Pareggio delle azzurre a Torino davanti a quindicimila tifosi: 2-2

Pareggio delle azzurre a Torino davanti a quindicimila tifosi: 2-2 Pareggio delle azzurre a Torino davanti a quindicimila tifosi: 2-2 La Nazionale femminile di calcio ha esordito al Comunale contro la Danimarca - Bandieroni e petardi come per gli incontri di campionato - Per le italiane segnano la Rossero e la Gerwien Ieri 11 football femminile hr forse conquistato 11 diritto ad affiancarsi, nell'attenzione degli sportivi a quello maschile. Le calciatrici hanno vinto un'altra battaglia per affermare lo sport di cui sono appassionate protagoniste. Merito delle « azzurre » della nostra Nazionale che hanno debuttato allo Stadio torinese, affrontando la Danimarca, una delle nazioni da anni all'avanguardia in fatto di calcio femminile. Il debutto delle Italiane è stato positivo al di là di ogni previsione. Per 11 pubblico (quindicimila spettatori, quanti spesso non riesce ad attirarne una « notturna » fra squadre di serie A), per 11 risultato (2 a 2, dopo essere state in vantaggio per 2 a 0) e per 11 gioco messo in mostra. Una serata entusiasmante che segna un grosso passo avanti per il calcio femminile, uscito dalla sua fase embrionale e che ora pretende una considerazione sempre maggiore Il particolare più sorprendente della serata è stato dato dal pubblico. Prima dell'Inizio ci sono state le « code » al botteghini per acquistare il biglietto, durante la gara non sono mancati gli incitamenti sonori, i cori « Italia-Italia », l'agitare di bandieroni e addirittura il lancio di petardi. La stessa coreografia, calorosa e vibrante, che accompagna 1 grandi incontri di campionato. Di fronte ad una cornice tanto suggestiva le « azzurre » si sono superate giocando con uno slancio, una grinta ed anche un'abilità da lasciare stupiti pure quelli che si erano recati alla partita con l'intento di ridere più che di ap plaudire. Gli sportivi hanno quindi ora un nuovo svago per il loro « tifo ». Le calciatrici offrono lo stesso spettacolo di Rivera, Mazzola e soci con in più una grazia, una eleganza che gli assi del football non possono certo vantare. E la prospettiva di poter ammirare i capelli biondi di un mediano o le gambe affusolate di uno « stopper » potrebbe in futuro attirare 11 pubblico più ancora del dribblings di Corso o delle « cannonate » di Riva. Il 2 a 2 che ha concluso l'incontro è stato il giusto risultato di una partita molto combattuta e sostanzialmente equilibrata. Le italiane sono partite di slancio, nanne, sorpreso le danesi scese in campo convinte di poter vincere con facilità. In breve tempo le azzurre si sono portate in vantaggio per 2 a 0, salutando con grida e lacrime la segnatura delle reti: poi le nordiche hanno imposto alla distanza la loro maggiore preparazione atletica. La prima rete è stata segnata da Marisa Rossero, la torinese che gioca terzino destro ed ha 11 fisico e la falcata di Facchetti (oltre 1 metro e 80 di statura, con gambe in proporzione). Una sua punizione da quasi metà campo ha sorpreso dopo 20 minuti 11 portiere Termansen, una ragazzona dal corpo poderoso, da far pensare ad una lapidatrice di disco. Sei minuti dopo ha raddoppiato Maria Grazia Gerwien, ala destra, di Genova: fa l'odontotecnica e in campo si produce in scatti rabbiosi e brucianti. Le danesi hanno realizzato 11 primo goal con la massiccia centravanti Kristensen un minuto prima del riposo, su un corner calciato dalla cecoslovacca Sevcikova (numero 7) una delle migliori fra le avversarie. Il pareggio è giunto nella ripresa, all'8', su una mischia fortunosamente risolta dalla Hansen. Alla fine applausi per tutte. Per la bionda Ann Lindt, un mediano piccolo, biondissimo e molto vivace, e per le azzurre Medrl (la cannoniera che ha dato spettacolo con rovesciate e colpi di tacco ma non ha segnato) e la Meles (la mezzala destra « regista » della squadra, brava nel calcio come lo è nel Judo e nell'atletica). Antonio Tava-ozzi Italia: Mignone; Rossero, Colombo; Cittadino (Branca) Zaramella (Gerwier II), Tessadori; Gerwien I, Meles, Ciceri, Bertolo, (Fabbri), Medri. Danimarca: Ternansen; Nlensen J. Nlelsen B.; Lindt, Schaefer, Kristensen J.; Sevcikova, Hansen, Kristensen I., Ostergard (Nielsen L.) Hansen. Arbitro: Cosentina.

Luoghi citati: Danimarca, Genova, Italia, Torino