«I 150 milioni li ho persi al casinò» sostiene il cassiere della cooperativa

«I 150 milioni li ho persi al casinò» sostiene il cassiere della cooperativa Per molti anni era stato un amministratore scrupoloso «I 150 milioni li ho persi al casinò» sostiene il cassiere della cooperativa Ma alcuni sospettano che li abbia depositati in una banca straniera - I soci della casa di corso Cosenza lo denunceranno per appropriazione indebita Ladri in un negozio sparano contro il proprietario e lo picchiano Il Vigile-sanitario dell'amministrazione provinciale Santino"Zazzeroni, che si è appropriato di oltre 150 milioni della cooperativa edilizia di cui è presidente e cassiere, si è presentato ieri mattina al consiglio di amministrazione dei sindaci. Era accompagnato dal suo legale, avv. Zancan. Ha ammesso apertamente di avere speso al tavolo della roulette tutti 1 soldi ed ha detto di essere pronto ad affrontare ogni responsabilità. Questa mattina l'aw. Magnani Nova presenterà alla Procura della Repubblica una denuncia dei soci della cooperativa contro il Lazzeronl per appropriazione indebita. Il cassiere Infedele, che ha 40 anni, abita con la moglie Maria Pia e tre bimbi In corso Trapani 185. Ieri però, dopo la sua comparsa davanti al consiglio di amministrazione, si è allontanato e non è stato possibile rintracciarlo. Il Lazzeroni era presidente della cooperativa « Pro Juventute », costituita sei anni fa e riservata ai dipendenti della Provincia e del Consorzio provinciale antitubercolare. I soci sono 54. Per la costruzione della casa, che sorge in corso Cosenza angolo via Agricoltura, sono stati stanziati 390 milioni, più 60 per il terreno. Lo statuto prevede il pagamento del 25 per cento in contanti e il resto con un mutuo venticinquennale della Cassa di Risparmio. Gli alloggi, di tre camere più servizi, costano 7 milioni. Santino Lazzeroni era un dipendente modello della Provincia, perciò il consiglio d'amministrazione della « Pro Juventute » non ebbe dubbi nel nominarlo presi- dente e nell'affidargli anche la cas sa. Aiiir.izio dell'anno essa conteneva 400 milioni: 50 dei dipen denti, il rimanente di mutuo Il Laz.-.eronl pagò le quote ogni mese, fino alla Une di maggio, poi non po'é più far fronte agli Impegni. L'altro Ieri, mentre soci e amministratori cominciavano a preoccuparsi del ritardo nel pagamento l'aw. Zancan ha annunciato l'ammanco. ■■-regol->»,'j..«;l?è* leri il cassiere si è presentato spiegando che da più di un anno prelevava soldi per andare a gloSftfft'—** cas.nò. in totale si ap^>ropriò di 153 milioni, ma c'è chi afferma che la cifra supera i 180 milioni. Pare — ma non è ancora stato accertato — che il Lazzeroni a un certo punto, trovandosi con l'acqua alla gola, sia ricorso a prestiti da usurai, facendo precipitare cosi la situazione Per giovedì prossimo è convocata un'assemblea straordinaria degli amministratori e dei sindaci della « Pro Juventute ». La posizione di alcuni amministratori sarebbe molto delicata: infatti, secondo il codice civile, essi hanno la funzione di controllo sulla contabilità. Qualora venisse accertato che ouesto controllo non fu o fu insufficiente, anche gli amministratori verrebbero .nvolti nella vicenda. Non tutti 1 soci, però, sono convinti che il loro presidente abbia sperperato 1 milioni al tavolo verde. Pensano piuttosto che siano finiti in qualche banca all'estero e che le favolose giocate nei casinò siano state abilmente inventate dal Lazzeronl per coprire e giustificare la « fuga » del denaro. * ★ Assalto a un negozio di elettrodomestici con sparatoria, ieri notte in via Genova 108. E' di proprietà di Livio Bastiancich, 43 anni, via Millefonti 6, il quale subì già due furti: 1 ladri riuscirono In entrambe le volte a portar via merce per parecchi milioni. Dopo l'ultimo furto un figlio del Bastiancich, Alfio di 18 anni, si è adattato a dormire nella retrobottega. Ed è riuscito a sventare due altri tentativi di furto. Ieri notte 1 ladri sono arrivati In tre, con un'auto. Uno si è fermato sul marciapiede con la pistola in pu.jno, a fare da palo, e gli altri due hanno forzato una serranda e sono entrati. Il giovane sì è accorto del ladri quanI do erano già dentro. Coraggiosamente si è a^iy.uBtato contro uno. l'ha afferrato per la gola e l'ha trascinato a terra, gridando per dare l'allarme E' stato sentito da Francesco Vecchio di 39 anni, che abita di fronte e che altre j volte ha aiutato il Bastiancich a | mettere in fuga i ladri. E' uscito } sul balcone e, vedendo 11 com plice armato, ha gridato al gioI vane per avvertirlo di non uscire. Alfio Bastiancich nel frattempo stava lottando con,ili bandito a terra; ma questi è'riuscito a togliere di tasca la pistola e ha sparato un colpo che, sfiorato 11 giovane, si è conficcato in un frigorifero. E' Intervenuto anche il secondo bandito: ha afferrato un ventilatore e l'ha battuto con tutta forza sulla testa del ragazzo, il quale ha quasi perduto- 1 sensi. — Drammatica cattura di un ladro coH-i- a rubare in una chiesa di Carmagnola. E' accaduto Ieri notte/ Sono le 24, il parroco don Armonio Michele Sanino, 37 anni, "Bella sua chiesa di S. Maria /Salsasio viene avvertito da ur*Ji fedele: « Ho visto entrare un frutto ceffo, un altro lo sta aspettando nell'auto In strada » Il sacerdote dalla sacrestia passa dietro l'altare e vede un giovane che sta staccando due applique! del '700 dalle pareti. Senza farsi notare, il sacerdote telefona al carabinieri di Carmagnola che accorrono. Il motore della « jeep » mette in allarme il ladro, che sguscia fuori dalla chiesa e fugge. Lo insegue il carabiniere più giovane, Mario Serafini di 23 anni, che dopo circa quattrocento metri riesce a raggiungerlo e lo blocca tuffandosi e avvinghiandolo alle gambe. I due ruzzolano a terra, il ladro si rialza per primo e tenta di stordire 11 carabiniere colpendolo selvaggiamente con pugni e calci. Sotto la gragnuola di colpi il Serafini è costretto ad arretrare e, nel timore di'essere sopraffatto, estrae dalla fondina la pistola e spara due colpi, alzando la canna verso il cielo. Alle detonazioni, il ladro si ferma impietrito dal terrore e alza le mani. Un istante dopo è ammanettino. Si chiama Guido Monnet, 23 anni, carpentiere, celibe, di Luserna S. Giovanni, abitante a Torino nell'albergo Villa della Regina in via Monferrato. Il com plice in auto si è dileguato. Alfio Bastiancich all'ospedale, ferito al capo dai ladri

Luoghi citati: Gioi, Luserna, Torino