Merckx fugge sui valichi dei Pirenei e s'afferma da fuoriclasse a Mourenx

Merckx fugge sui valichi dei Pirenei e s'afferma da fuoriclasse a Mourenx Il dominatore del Tour vince con lo stile dei famosi assi del passato Merckx fugge sui valichi dei Pirenei e s'afferma da fuoriclasse a Mourenx Il belga stacca tutti a 140 chilometri dal traguardo e conclude la sua impresa con 8 minuti di vantaggio sugli inseguitori - Dancelli si impone su un gruppetto di 6 compagni nella volata per il secondo posto - Gimondi, sofferente e demoralizzato, giunge quattordicesimo con un quarto d'ora di ritardo (Dal nostro Inviato speciale) Mourenx, 15 luglio. Nel giorno in cui Merckx ha finalmente compiuto una imprésa, alla Coppi (140 chilometri di fuga solitaria, arrivo trionfale con un vantaggio di quasi otto minuti sui suoi più vicini inseguitori), Gimondi - ha malinconicamente ammainato bandiera. Felice non sta bene, si trascina malato nel fisico e forse anche malato, nel morale. Miracolosamente, è riuscito a tener duro sino al traguardo, però con un quarto d'ora nei confronti della scatenata Maglia Gialla. E in classifica generale, è sceso di un posto, è diventato quarto. Gimondi continua la còrsa; perché è- leale e coraggioso. Ma'è. ridotto ormai al molo smorto di, comparsa, nel corteo che accompagnerà sino a Parigi la fantastica galoppata del nuovo «campionissimo » del ciclismo. ■;- C'è ben poco da dire, di fronte alla superiorità entusiasmante del fuoriclasse belga. Ancora prima che il Tour cominciasse, un coro di consigli, forse qualcuno interessato, è piòvuto su Merckx, tutti a raccomandargli di star calmo, tutti a dirgli di fare attenzione, che il Giro di Francia è gara traditrice, guai a chi esagera negli sforzi, finisce con il pagarne il fio. Eddy ha risposto sempre di si, poi, per fortuna generale, ha fatto di testa sua. Un attacco al Ballon d'Alsace, una serie di successi nelle tappe a cronometro, una tattica accorta, e redditizia, sulle Alpi. Merckx si è trovato in testa alla graduatoria, con vantaggi di assoluta sicurez- za. Un altro, al suo posto, avrebbe tirato i remi in, barca, accontentandosi di andare al piccolo tratto, giusto qnel che bastasse per evitare le sorprese. Eddy no, Eddy possiede smisurato orgoglio. Ha meditato a lungo il colpo, attento a cogliere l'occasione buona. E l'ha sferrato con violenza, con slancio, con fredda determinazione. Una' grande, una grandissima affermazione: è giusto, e doveroso tributargli l'ovazione che si merita. La Maglia Gialla ha messo in atto il suo piano oggi verso il culmine del terzo colle, il Tourmalet. La corsa, sino a quell'attimo, s'era trascinata a lenta andatura, il gruppo aveva scalato praticamente compatto il Peyresourde (Galera e Gutty in testa, a 10" Bellone, Pingeon e Merckx, a 25" Ochsle e Dancelli, a mezzo minuto il plotone) e l'Aspin (primo ancora Galera con Gutty, quindi a 5" Merckx, a 15" Pingeon. Gondarias. Delise e Bellone, a 20" «li altri). Cominciava il Tourmalet, 13 chilometri di rampa dura, persino ossessionante per il caldo. Van Den Boss'fchev gregario di Merckx, faceva l'andatura, i ranghi si sfoltivano a vista d'occhio. oDieci soltanto, a ruota di Van Den Bossche^ Anche Gimondi. Ma l'italiano soffriva. Si lasciava staccare. Ci fermammo a cinque chilometri dalla vetta. La crisi di Gimondi aveva svegliato Poulidor, che tirava con energia, seguito da Van De Bossche, da Merckx, da Zimmermann, da Pingeon, da Gutty, da Bayssière, da Theillière, da Gandarias. Più indietro venivano Agostinho, Van Impe e Dumont. Gimondi era in ritardo di quasi un minuto, stava suonando per lui l'ora amara della sconfitta. Su, in cima, in mezzo ad una folla enorme, vedemmo Merckx scattare insieme a Van Den Bossche. Sul cut? mine, gli altri componenti il drappello all'avanguardia transitavano scaglionati nella scia della coppia della Faema. Dancelli, che aiutava Vianelli, in evidente difficoltà, passava a 2'45". Per scorgere Gimondi fu necessario attendere 3*10". Giù in discesa. Quindi un tratto di piano, quindi l'inizio dell'Aubisque, una montagna brulla, terribile. Mancavano, al traguardo di Mourenx, oltre centoquaranta chilometri, eppure Merckx ebbe il fegato di giocar la sua carta. Conquistò 25" di vantaggio in discesa, sul tratto di pianura portò il suo distacco a circa un minuto. Ebbe qualche esitazione, a parecchie riprese si voltò indietro per constatare se gli inseguitori fossero nella scia. Nessuno. Ed allora Eddy si gettò all'avventura, e fu davvero avventura, splendida. Eddy, da solo,-affrontò l'Aubisque, nell'incoraggiamento d'urta folla al ' parossismo dell'entusiasmo. Metro per metro, con t stile perfetto, con ritmo implacabile, il belga costruì l'« exploit » d'eccezione. Al termine della salita sfibrante, aveva sei minuti su Van Den Bossche e Theillière, 7'26" su Poulidor, Pingeon, Bayssière e Zimmermann, 7'35" su Dancelli che aveva realizzato un mezzo miracolo lungo i tremendi tourniqués. Gimondi, in un drappello con Janssen e Vianelli, transitava a quattordici minuti. La sfida era bella, eccitante. Ancora settanta chilomet tri, Merckx da solo contro Dancelli, Bayssière, Pingeon, Theillière, Poulidor, Zimmermann, ■ che, :. sorvegliati da Van Den Bossche, si «rano uniti alla " sua caccia. Sei contro uno. E capitava co¬ me ai tempi di Coppi, che l'uomo solo aumentava il vantàggio, sino a portarlo, ad un certo punto, ad otto minuti e mezzo. Poi Eddy prese fiato. Si pulì il viso con Una spugna, si rinfrescò, andò per un attimo a ruota libera. Quindi tornò a piegare il groppone. E tirò dritto sino al traguardo, levando alte le braccia in segno di irrefrenabile gioia solo quando passò sotto lo striscione. Tanto tempo, avanti che comparissero gli inseguitori. Tanto tempo: 7'56" per il drappello di Dancelli, di Poulidor e di Pingeon, quasi un quarto, d'ora per il gruppetto di Gimondi, Vianelli e Gandarias. Distacchi da ciclismo epico. I commenti non sono difficili. E' spuntato un nuovo, irresistibile fuoriclasse. Si va avanti, ormai per abitudine, quel che aveva da dire il Tour l'ha detto, e a voce ben alta. Cinque giorni ancora. Domani: Mourenx Ville Nouvelle-Bordeaux, 201 chilometri di pianura, riservati ai velocisti. A quelli, beninteso, che avranno da sua maestà Merckx il permesso di libera uscita. Gigi Boccacìni Ordine di arrivo 1. Merckx, 214 chilometri in 7 ore 4'28" (media 30,320). 2. Dancelli a 7*56". 3. Van Den Bossche a 7'57". 4. Bayssière; 5. Pingeon; 6. Theillière; 7. Zimmerman; 8. Poulidor, tutti con il tempo di Van Den Bossche. 9. Janssen a 14'47". 17. Gimondi a 14*49". Classifica generale 1. Merckx in 84 ore 37'53". 2. Pingeon a 16*18". 3. Poulidor a 20'43". .„., 4. Gimondi a 2418". , * • 5.<,Gandarias a 28'45'V 6. Wagtmans à 30'50". 7. VianeUi a 35'22". Eddy Merckx, dopo il suo nuovo trionfo, entra nella «leggenda» del ciclismo,/aggiungendo i grandi campioni del passato. Al Tour, il fuoriclasse belga è attualmente al comando in tutte le graduatorie: è maglia gialla (classifica generale), maglia verde (classifica a punti) e maglia bianca (« combinata »). Il belga è inoltre primo nel Gran Premio della Montagna e nella speciale graduatoria della combattività. Nella telefoto l'arrivo di Merckx II rivale di Eddy Merckx, Felice Gimondi, malandato e stanco, vede il gruppo che fugge davanti a sé (Telefoto)

Luoghi citati: Francia, Parigi