Ivini dell' Astigiano e il Piano Mansholt di Vittorio Marchisio

Ivini dell' Astigiano e il Piano Mansholt Ivini dell' Astigiano e il Piano Mansholt (Dal nostro corrispondente) Asti, 12 luglio. Un convegno provinciale sul « memorandum Mansholt » si svolgerà domani ad Asti. Il dott. Giovanni Ramerò, della Confederazione coltivatori diretti, parlerà sulle « Prospettive dell'agricoltura astigiana di fronte al Piano Mansholt ». L'Astigiano è una delle Provincie agricole italiane per eccellenza. Ha una superficie agraria di 142 mila ettari, contro 37 mila aziende. Almeno 30 mila fondano la loro economia sulla viticoltura. Il 97 °/o della superficie appartiene alla zona collinare. « La prevalenza della viticoltura — sostiene il dott. Andriano presidente della provincia di Asti — rende non molto facile l'applicazione dei criteri relativi a determinate dimensioni aziendali. A meno che anche la maggior parte delle nostre colline non debbano rientrare tra quei milioni di ettari marginali destinati a ritornare a madre natura, il che però ci induce a chiedere quale sarà la sorte dei nostri vini pregiati. Non solo, ma la stessa zootecnia non potrà raggiungere in provincia di Asti le dimensioni previste dal piano». Il problema dell'agricoltura astigiana è un problema di forze di lavoro. Oltre il 50 per cento della popolazione agricola è costituita da persone che hanno più di cinquant'anni. Sono soprattutto i giovani ad abbandonare la campagna, non sufficientemente rimpiazzata nel numero dagli immigrati provenienti da altre regioni. Un recente studio riconferma che la provincia astigiana è volta ad un lento decadimento. La popolazione alla fine del '68 è risultata di 218.006 unità. Vittorio Marchisio *

Persone citate: Andriano, Giovanni Ramerò

Luoghi citati: Asti