Bernadette, tribuno dei cattolici irlandesi di Carlo Cavicchioli

Bernadette, tribuno dei cattolici irlandesi L'eloquenza della più giovane deputata sa mordere Bernadette, tribuno dei cattolici irlandesi In una sfida davanti alla stampa internazionale ha schiacciato il suo avversario, « leader » conservatore dell'Ulster - Ma prima dei 25 anni lascerà i Comuni: giudica più efficace la protesta di strada (Nostro servizio particolare) Londra, luglio. Giunta al Parlamento britannico a 21 armi, Bernadette Devlin ci resterà per poco: non conta di ripresentarsi alle pròssime elezioni. E* la più giovane deputata e forse la miglior aratrice che abbia avuto la storia inglese. Ma a che-serve esser deputati? Non certo a risolvere in fretta i problemi amari dei diseredati dell'Irlanda del Nord, cui Bernadette, prima di sei fratelli rimasti presto senza genitori, s'è votata. «Da quando seggo ai Comuni — dice — non ho ottenuto che questo: una nuova cabina telefonica nella mia circoscrizione, due nuove buche delle poste, alcune riduzioni di tasse a elettori che m'avevano scritto...». Il Parlamento, conclude, è una talking shop, una « bottega delle chiacchiere», dove si parla molto e si conclude poco. Timida a tavola Ho conosciuto un po' più da vicino Bernadette Devlin ieri ad un pranzo della « Foreign Press Association » londinese: con lei era stato invitato a parlare ai giornalisti il sno più aspro oppositore, l'onorevole Robert Chichester-Clark, fratello dell'at¬ tuale premier dell'Ulster ed esponente ai Comuni dell'» Union Party» conservatore dell'Irlanda del Nord. Fu un confronto illuminante. La piccola Bernadette, figlia di un falegname della depressa contea di Tyrone, educata a spese pubbliche perché orfana all'età di nove anni, sedeva intimidita all'imponente lunga. tavola, incerta su quale fosse la giusta posata da usare tra le molte che le avevan messo dinanzi, e quando si alzò al microfono rovesciò la zuccheriera d'argento («a beneficio dì coloro cui sia sfuggito — esordi — ho rovesciato la zuccheriera»). Ma l'onorevole Chichester-Clark, aristocratico alunno di colleges d'elite, non aveva complessi, ed era perfettamente a suo agio, impeccabile, al banchetto. Sennonché nel dibattito che segui al pranzo, la sua arte consumata di fine dicitore gli giovò poco: Bernadette se lo divorò dopo averlo ridicolizzato sul fuoco d'una logica per molti versi socratica, perché lascia che l'interlocutore si metta in trappola da soU irima di colpirlo coi suoi stessi argomenti. Secondo Robert ChichesterClark, che spesso ricorda da vicino il volteriano professor Pangloss, nell'Ulster tutto va nel migliore dei modi; più ancora che in Inghilterra. Le industrie prosperano o si avviano alla prosperità, la disoccupazione è un problema trascurabile, e presto si concederà addirittura il voto anche ai poveri. L'unico neo in questo mondo roseo viene, ahimè, dai movimenti per il riconoscimento del « diritti civili », chiassose « parate » di ispirazione verosimilmente comunista talora capeggiate da Bernadette Devlin, che turbano l'ordine pubblico, causano danni e scoraggiano gli investimenti. Delusa dai Comuni Bernadette replica con una serie di dati concreti: il numero de Sii stabilimenti, quello dei disoccupati, quello degli alloggi e delle scuole mancanti. Non sono, precisa, i provvedimenti del governo ad attrarre qualche nuova industria, ma il fatto che il paese offre la manodopera a basso costo d<>l suoi diseredati: un salario di bei scellini l'ora, contro nove scellini nel resto del Regno Unito. Naturalmente l'onorevole collega non si preoccupa di queste inezie perché il suo elettorato ha altri redditi e, fino a che le leggi non cambieranno, i poveri potranno far sentir la loro voce solo nelle dimostrazioni. La piccola deputata parla con la passione e la sincerità dei giovani e con l'amarezza di chi ha conosciuto esperienze di vita dure: appena adolescente ebbe sulle spalle cinque fratelli, e doveva insieme badare loro e studiare. Vuole riforme « do attuare adesso e non fra venti o trentanni »: il Parlamento l'ha delusa perché tutto vi diventa oggetto di disquisizioni e non di decisioni. Sperava di portare ai Comuni una ventata di indignazione e di celo per la giustizia sociale « che scuotesse la vecchia catapecchia di Westminster »; l'hanno applaudita, ma di concreto le han dato solo una cabina telefonica, due buche delle lettere e uno stipendio annuo dì 3000 sterline (quattro milioni e mezzo di lire): «E' un reddito che mi dà un senso di colpa ». Così lascerà la « bottega delle chiacchiere » e tornerà a occuparsi più a fondo della protesta popolare. Negli apparati burocratici dei Comuni la sua rivolta isolata si perde. Una parte consistente della gioventù britannica, quella che manifesta in Tra- falgar Square contro i rifornimenti d'armi al Biafra o la guerra del Vietnam, è d'accordo con Bernadette Devlin Carlo Cavicchioli *

Persone citate: Bernadette Devlin, Biafra, Chichester-clark, Robert Chichester-clark, Robert Chichesterclark

Luoghi citati: Inghilterra, Irlanda Del Nord, Londra, Regno Unito, Ulster, Vietnam