I cattolici di fronte alle riviste «porno»

I cattolici di fronte alle riviste «porno» Un artìcolo dell'arcivescovo di Ravenna I cattolici di fronte alle riviste «porno» Bologna, 9 luglio. « Il primo rimedio contro la pornografia sta nella più approfondita coscienza cristiana, e quindi anche nella strutturazione pastorale che lascia da parte alcune cose che apparivano oro prezioso e che si rivelano oggi semplici orpelli »; cosi scrive l'arcivescovo di Ravenna, mons. Salvatore Baldassarre sulla rivista II regno, osservando che, nonostante «campagne, crociate, raccolte di firme, appelli alle autorità», la situazione non è migliorata,' anzi « tutto va come prima, salvo, a peggiorare le cose, qualche contro-appello in nome della libertà ». Il presule scrive che anche tra i « cattolici partecipanti » si riscontra un atteggiamento di «indifferenza» di fronte alla pornografia dilagante, come conseguenza di « una scarsa formazione interiore ». Mons. Baldassarri si domanda quindi se gli strumen¬ ti a disposizione (come il decreto conciliare sulle comunicazioni sociali) non siano « troppo generici ». Quanto ai laici, tra 1 quali in ogni tempo ci sono «menti morali altissime », il loro limite — secondo l'arcivescovo di Ravenna — sta nella persistenza di una mentalità anticlericale, «pianta dura a morire »: cosicché « due blocchi si contendono la privativa della morale in una sterile contesa; e la pornografia incalza indisturbata, ridicolizzando la diatriba dei moralisti ». Mons. Baldassarri cosi conclude: « Quando invece la coscienza cattolica approfondisce e matura la testimonianza; quando ì propri legittimi mezzi saranno usati con criterio, e quando, d'altra parte, l'anticlericalismo cesserà e la coscienza morale sarà prevalente e industurbata regolatrice, allora la pornografia sarà in serio pericolo». (Ag. Italia)

Persone citate: Baldassarri, Salvatore Baldassarre

Luoghi citati: Bologna, Italia, Ravenna