Chi sono gli imputati

Chi sono gli imputati Chi sono gli imputati C'è chi ha l'istitutrice tedesca e chi ha lasciato la madre con boutique in via Montenapoleone - Appartengono a movimenti diversi, non riconoscono capi , a o i . e . l i Nel secondo braccio del carcere di San Vittore è rinchiusa l'elite del Movimento Studentesco. Capanna è il più notò fra i « compagni arrestati» il più pubblicizzato, il megafono dell'off-Milano, ma per gli studenti che occupano l'Università Statale di via Festa del Perdono gli amici in galera sono tutti uguali, e ad ognuno di loro è stata dedicata un'aula M'Università. Marco Laurini, vent'anni, matricola di Giurispruaenza. Proviene da una famiglia dell'alta borghesia. Il padre è medico, Ha una istitutrice tedesca in casa che sì occupa del fratellino. L'anno scorso fu una delle migliori pagelle del liceo Parinì. Alto, magro,"stempiato, pallido. Ha la fronte da intellettuale harvardiano. I suoi professori gli riconoscono una straordinaria intelligenza. Il primo dei « gruppi dì studio » di legge. Una parola sciolta, una voce dalle tonalità flautate. Passa con indifferenza dal maglione di Shetland verde alla divisa di fatica dei marines, al completo grigio. Viene dalle file della Federazione Giovanile Repubblicana. Recentemente, in una sezione ha commosso sino alle lacrime un gruppo di vecchi mazziniani. E' un radicale riformista. Dicono i suoi amici: « Se il Movimento racco glie 20 mila persone alle manifestazioni, e non tutte sono " cinesi ", è perché esistono tanti Marco Laurini ». Andrea Banfi, 22 anni, al III anno di filosofia, latitante. E' figlio del senatore socialista Arialdo Banfi. I più bei baffi del Movimento. Proviene da una famiglia di intellettuali, da due anni è uno dei leaders della lotta universitaria. Introverso, estremamente minuzioso nella scelta dei particolari teorici da allegare ai propri ducersi politici, passa per un isolato. « Troppo sofisticato ». dicoiio i suoi critici. Le sue posizioni ondeggiano fra la linea del Potere Operaio, spontaneista e populista, e lo scintillante discorso marcusiano dei sociologi trentini. E' l'elaboratore dei documenti sulla didattica del comitato di studio di filosofia. Giuseppe Liverani. 21 anni, iscritto al II anno di Scienze Politiche. Figlio di un perito industriale, è, dopo Laurini, il più giovane degli arrestati. Giunto da non molto tempo alla militanza politica, ne è uno dei più entusiasti. Formidabile nei contatti a livello personale, col suo simpatico e pesante accento milanese. Si dichiara cattolico. Spesso, durante le discussioni si impuntava su alcune questioni senza mai cedere, sino a restare isolato nel voto dei documenti. Luca Pozzi. 24 anni, laureando in filosofia, è,il rappresentante dell'Unione dei Comunisti italiani nel Movimento Studentesco. Alto, magro, veste con sobrietà, senza alcun eccesso folklorlstico: L'Unione, infatti, vuole i pròprii aderenti con l'« abito del popolo ». Critica gli anarchici e lo stesso Capanna perché « troppo pittoreschi e avventuristi». In questi giorni avrebbe dovuto sposarsi. Ora è latitante. Quando la polizia si presentò nella sua abitazione per arrestarlo, era a Cutro in Calabria per fare lavoro politico fra i contadini Proviene dalle Me del pei, dove fu fra ì fondatori del grup¬ po di Falcemartello. E' passato da un anno fra i marxisti-leninisti dell'Unione con Brandirali e Meldolesi. E' un santone del Movimento, rigido teorico, fanatico dell'organizzazione di partito. Salvatore Toscano, psiuppino, ha trentun anni, è stato segretario del suo partito a Crotone e a Frosinone. Basso, tarchiato, scuro di capelli. Nato da una famiglia di braccianti in provincia di Catania, .fuori corso di lettere, è il più povero fra gli arrestati: Vive, -alla giornata, presso compagni-che. te.ospitano. Fondatore di Al Fatah e del Fronte di Liberazione del Sud-Italia, è il principale luogotenente di Capanna. Anche lui populista, anche lui pauperista cataro. Fu il primo a proporre in assemblea il superamento del « caso Trimarchi » dicendo: « Lasciamogli far lezione a questo foruncolo della reazione, la lotta deve avere altri obiettivi ». Era con Capanna al momento dell'arresto. Giuseppe Fallisi detto Jo. Bello, slanciato, alto, biondo, romantico personaggio che si dichiara anarco-marxistalibertario. Organizzatore delle « brigate antisfratto », vive all'ex Hotel Commercio. Ha per amica una bellissima ragazza bionda. Rifiuta l'etichetta della violenza anarchica, cui contrappone un impegno organizzativo nei quartieri. Giuseppe Saracino detto « Popi il rosso ». Figlio di un noto avvocato, frequenta il terzo anno di Scienze politiche. La madre è proprietaria dì una delle più eleganti boutiqùes di vìa Montenapoleone. Vive fuori casa su una « ringhiera » in via Spartaco. Ricciuto, sempre abbronzato, muscoloso, ha una espressione dura e decisa. «Ti difendi come i criminali nazisti a Norimberga», ha detto in una assemblea a Trimarchi che cercava di giustificare il proprio comportamento. E' uno dei più noti esponenti del Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista, linea rossa) e critica lo spontaneismo del Movimento Studentesco dicendo: ti Senza il partito niente rivoluzione... ». c. r.

Luoghi citati: Calabria, Catania, Crotone, Cutro, Frosinone, Italia, Norimberga, Shetland