In Tribunale i ventinove dimostranti arrestati per gli scontri a Mirafiori

In Tribunale i ventinove dimostranti arrestati per gli scontri a Mirafiori Processati per «direttissima» dopo cinque giorni di carcere In Tribunale i ventinove dimostranti arrestati per gli scontri a Mirafiori Tra gli imputati, due donne e tre minorenni - Non tutti trovano posto a sedere, alcuni restano in piedi - Le imputazioni: blocco stradale, resistenza, oltraggio, radunata sediziosa, lesioni - Le pene possono variare dai sei mesi ai sei anni - Il processo rinviato a oggi perché i difensori possano esaminare gli atti - Uno degli accusati è stato scarcerato - Altro fatto: colpito dalla polizia, presenta querela I 29 arrestati per i tuonati e gli scontri con la poltrita al carabinieri accaduti giovala In corso Traiano e a Nichelino sono comparsi ieri per « direttissima » davanti alla terza sezione del Tribunale, presieduta dal dott. Iannlbelll. L'accusa è sostenuta dal p. m. dott. Moschella. Gli Imputati sono Matteo Alteri, 17 anni; Carlo Anglono, 18 anni; Renato Anglono, 20 anni; Ida Casu, 23 anni; Giovanni Croln, 25 anni; Michele Crlspo, 28 anni; Michele Di Terllzzi, 26 anni; Salvatore Galta, 19 anni; Vincenzo Greco, 24 anni; Pasquale Laurino, 20 anni; Nino Malvaso, 21 anni; Romano Marenghi, 32 anni; Angelo Maratta, 30 anni; Alberto Pacini, 24 anni; Giuseppe Ronco, 21 anni; Gino Rossin, 23 anni; Rosina Siviera, 56 anni; Girolamo Pignataro, 16 anni; Valentino DI Palma, 23 anni; Michele Leone, 27 anni; Giuseppe Del Grosso, 19 anni; Antonio TJghetto, 20 anni; Maggiorino Ughetto, 17 anni; Domenico Varacalli, 19 anni; Cosimo Folazzo, 22 anni; Francesco Angiulo, 19 anni; Biagio Ferrerò, 17 anni; Giuseppe Frutterò, 22 anni; Umberto Innato, 19 anni. Nel gruppo, due donne e tre minorenni. Tutti gli altri giungono in manette. La scorta dèi carabinieri è stata rinforzata, ma all'interno del tribunale non si nota uno speciale servizio d'ordine. Il processo si svolge nell'aula della prima sezione che, pur essendo tra le più ampie, appare gremitissima. Alcuni Imputati debbono restare in piedi. Un pubblico di parenti e conoscenti si pigia al di là delle transenne. Gli accusati sono In maggioranza giovani. Uno solo, Alberto Pacini, è nato a Torino, altri cinque sono piemontesi. Vi sono due coppie di fratelli, gli Anglono di Fontaneto Po, e gli Ughetto di Carbonia. A vederli sul banco degli imputati, non hanno l'aspetto di rivoluzionari o di violenti. Uno di essi piange senza ritegno. Il presidente legge le Imputazioni, che vanno dal blocco stradale alla resistenza, dall'oltraggio alla « radunata sediziosa », dalle lesioni al rifiuto di obbe- dire all'ordine di scioglimento di corteo non autorizzato. Le pene possono variare dal 6 mesi ai 6 anni In particolare, queste sono le imputazioni. Alteri, i due Anglono, la Casu, Croin, Crlspo, Di Terllzzi, Gatta, Greco, Savino, Malvaso, Marenghi, Maratta, Pacini, Ronco, Rossin, Pignataro, DI Palma, Leone, Del Grosso, 1 due Ughetto e Varacalli rispondono di resistenza per avere «scagliato pietre ed altri corpi contundenti » contro le forze dell'ordine. DI blocco stradale sono accusati Carlo Anglono, Di Terllzzi, Malvaso, Marenchl, Maratta, Rossin, Pignataro, Di Palma, Leone, Del Grasso è 1 .due Ughetto. Pacini, "nella 1 zona del Valentino, avrebbe '• pronunciato pesanti insuiti contro gli agenti, incitando tra l'altro la folla alla violenza con la frase: « Unitevi e spaccate la testa ai poliziotti ». Rosina Siviera avrebbe rivolto una parola oltraggiosa al questore dottor Guida e, contro le forze dell'ordine, avrebbe urlato: « Assassini, siete voi che spargete il sangue nelle strade ». Polazzo avrebbe insultato e preso a pugni il capitano dei carabinieri Vincenzo DI Masi, mentre Angiulo e Ferrerò, nel lanciare sassi, avrebbero causato « lievissime lesioni » ai carabinieri Lini e Grillo. Un altro carabiniere, Nicola DI Mauro, sarebbe stato colpito con un sasso al viso dal Frutterò, mentre l'Innato, in piazza Bengasi, con la. sua « 500 », avrebbe minacciato di travolgere alcuni militari, che tentavano di sciogliere un assembramento. Tutti gli imputati, infine, rispondono di « radunata sediziosa » e di disobbedienza all'ordine di scioglimento. I numerosi avvocati hanno chiesto un breve rinvio per avere il tempo di esaminare gli atti processuali. La difesa di Pasquale Laurino ha inoltre fatto presente che il giovane era accusato soltanto di due contravvenzioni e che pertanto, nel caso hnecilico, non era consentito 11 mandato di cattura. II Tribunale ha concesso al solo Laurino la libertà provvisoria, disponendo che venga giudicato con rito ordinarlo. Ha poi rin¬ viato 11, processo, per gli altri 28, a stamane. I « cellulari », carichi di detenuti, sonò stati applauditi da un gruppetto di persone all'uscita dal palazzo di giustizia, • ; — Giovanni Migone, 29 anni, strada San Vito 350, ha presentato ieri mattina querela alla Procura della Repubblica contro funzionari ed agenti di polizia per lesioni personali. Incaricato da una.rivista romana di preparare un servizio sugli' scioperi torinesi, si ^ecò giovedì in corso Traiano deve, erano scoppiati J tumulti tra dimostranti e forze d'ordine. Entrò' nel bar all'angolo con via Veli per bere, una:bibita. A4 un i tratto si udirono del rumori e là padrona del locale abbassò la saracinesca: « La saracinesca —: si legge nella querela — fu rialzata da alcuni agenti che si fermarono un attimo sulla soglia per osservare 1 presènti ». I poliziotti aggredirono tutti gli avventori, compre¬ Un gruppo dei dimostranti arrestati. Rinforzata la scorta dei carabinieri, l'aula è affollata di parenti e di amici so il Migone che cercava di fuggire. Fu colpito con manganelli e riportò lesioni guaribili In dieci giorni. Afferma 11 Migone che, nonostante gli Inviti alla calma di un commissario, gli agenti continuarono a picchiarlo e ad Insultarlo.

Luoghi citati: Carbonia, Fontaneto Po, Nichelino, Torino