Prova decisiva per Amon nel G. P. di Francia di Michele Fenu

Prova decisiva per Amon nel G. P. di Francia A 26 anni il pilota della Ferrari non ha ancora vinto un Gran Premio Prova decisiva per Amon nel G. P. di Francia A Clermont-Ferrand, nella quinta prova del « mondiale » di Formula 1 - Lo scozzese Stewart (che si allena da una settimana sul circuito) è il grande favorito - Tredici concorrenti al via, 306 chilometri di gaia (Dal nostro inviato speciale) Clermont Ferrand, 5 luglio. Chris Amon ha corso per la prima volta per la Ferrari nel 1967 a Daytona, in coppia con il povero Lorenzo Bandini. Da allora ha disputato per la Casa di Maranello 26 Gran Premi: 10 nel 1967, 12 nel 1968 e 4 quest'anno. Non ne ha mai vinto uno, malgrado in parecchie occasioni avesse vetture superiori o almeno pari alle altre. Domani, nel Gran Premio di Francia, quinta prova del campionato mondiale di Formula 1, tenterà per l'ennesima volta di spezzare questa paradossale situazione, frutto un po' di sfortuna, un po' di mancanza di autorità da parte sua nella « bagarre » di molte gare, un po' di guai meccanici, spesso banali. Amon è stato criticato e lodato al tempo stesso per la prova fornita nel recente Gran Premio d'Olanda, a Zandvoort. Prima si è fatto superare da un gruppo di avversari, poi ha compiuto un « grintoso » inseguimento, arrivando terzo, alle spalle di Stewart e di Siffert, e, davanti ad Hulme. Ma, si sa, chi corre per la Ferrari deve correre per vincere, non per il terzo posto. Amon si è fatto sfuggire, in un momento di malumore, giudizi negativi verso la macchina, e — come capita sovente in Italia — certe sue parole sono state ingigantite, tanto che, alla fine, Amon pareva sul punto di lasciare da un momento all'altro la Ferrari, e la Ferrari di rinunciare al suo apporto. Ora, a Clermont Ferrand, le acque, almeno in superficie, sembrano calme, né è venuto a turbarle l'incidente di ieri, in cui Amon, uscendo di strada, ha « picchiato » con una delle due monoposto a sua disposizione. La macchina è irrecuperabile, i danni (alla sospensione anteriore e al radiatore) si sono dimostrati più seri del previsto. Rimane a Chris l'altra vettura e ogb. -1 neozelandese è sceso dal 3'6"3 stabilito ieri a 3'4"2. Purtroppo, è soltanto il sesto tempo, davanti a Chris ci sono Stewart, Hulme, Jftindt, Ickx e Beltoise. Alla Ferrari sono stati «ambiati i rapporti e gli scarichi, ma Amon non è riuscito a fare di meglio. Si vede che Amon ha una disperata voglia di affermarsi. Ha 26 anni, cominciò a gareggiare nel 1961, per divertimento. Due anni dopo venne in Europa, guidò delle Lola e delle Cooper, passando indifferentemente dalle vetture sport alle monoposto di Formula. Nel 1966 vinse la « 24 ore » di Le Mans con la Ford, ma la sua affermazione più bella — a quanto afferma — è stato il successo colto l'anno scorso con la Dino Ferrari sulla pista di cnsa di Auckland nella Coppa Tasmania. E' un giovane tranquillo in apparenza, ma con un carattere forte. Ha l'hobby del volo (e in compagnia di un amico ha costituito una società per la compravendita di aerei), ma oggi regalerebbe volentieri un velivolo per conquistare un Gran Premio. Domani il suo compito sarà molto diffìcile, come sempre del resto. In vetta a tutti rimane Stewart, che è da una settimana a Clermont Ferrand per allenarsi sul circuito. Il pilota-capellone scozzese oggi ha girato nel fantastico tempo di 3'00"6/10, alla media oraria di km- 160,564. Jackie è quindi rimasto il più veloce, abbassando ulteriormente il primato di Jim Clark (1965, 3'18"9/10, media 145,791). Oggi Stewart ha provato anche la Matra a trazione integrale, ottenendo un eccellente 3'06"5 (mentre Miles, con la Lotus a quattro ruote motrici, è sceso dai 3'17" di ieri a 3'12"8), ma la panciuta monoposto blu ri- marra nei boxes. Jackie non si fida, preferisce — dovendo lottare per il titolo mondiale — puntare sul collaudato modello tradizionale che in un anno (Zandvoort 1968 Zandvoort 1969) ha portato alla Matra sei Gran Premi. Poi ci sono Hulme, Rindt, Beltoise, Ickx (con un buon 3'02"6) i quali tenteranno il colpo di un successo a sorpresa. Tutti, più o meno, hanno abbassato oggi i tempi di ieri e si preparano ad approfittare di un'eventuale crisi della Matra di Stewart. Ha provato anche lo svizzero Moser, per cui i partenti saranno tredici. Sono in programma 38 giri del circuito per una distanza di chilometri 306,090. Trecento chilometri difficili; il tracciato comporta continui cambi di ritmo per i piloti ed una tensione costante, e costituisce un severo banco di prova per le vetture, in cui organi di trazione e sospensioni sono particolarmente sollecitati. Il « via » sarà dato alle 15 (ore 16 italiane), l'arrivo è previsto per le 17. Michele Fenu ♦ L'inglese Jackie Stewart, su Matra, favorito oggi a Clermont-Ferrand (Telefoto)

Luoghi citati: Clermont Ferrand, Clermont-ferrand, Europa, Francia, Hulme, Italia, Olanda, Zandvoort