«Libro bianco» degli assistenti: una valanga d'accuse ai cattedratici dell'Ateneo fiorentino di Felice Froio

«Libro bianco» degli assistenti: una valanga d'accuse ai cattedratici dell'Ateneo fiorentino La commissione del. Senato ha iniziato l'indagine sulle Università «Libro bianco» degli assistenti: una valanga d'accuse ai cattedratici dell'Ateneo fiorentino Sono state denunciate irregolarità amministrative e numerosi casi di raccomandazione per i concorsi a cattedra - Il ministro FerrariAggradi: «Sono cose molto gravi: manderò un ispettore per controllare» - Gli studenti: «Manca la volontà di fare una vera riforma» (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 1 luglio. La commissione Istruzione del Senato si è trasferita a Firenze ed ha iniziato le « indagini conoscitive » sugli Atenei. Chiunque può riferire alla commissione e presentare documenti o relazioni. Per tutta la giornata la commissione, riunita nella sede della Pro-i noia, ha ascoltato professori, assistenti, studenti. Le varie componenti universitarie hanno sottoposto a critica serrata il progetto governativo di riforma. Ma il discorso non si è fermato qui: ci sono state gravi denunce contro titolari di cliniche e dì istituti delle quali si occuperanno la magistratura ed il ministero della Pubblica Istruzione. Era scontato un franco ed aperto discorso da parte di coloro che avevano chiesto di « riferire » ma non era prevista una requisitoria così dura: i senatori e lo stesso ministro Ferrari-Aggradi ne sono rimasti sorpresi. Il momento di maggior tensione si è avuto quando hanno parlato gli assistenti dell'Associazione fiorentina docenti universitari. Hanno presentato un « libro bianco » su irregolarità amministrative: fotocopie di lettere raccomandatizìe per i concorsi a cattedra e di note circa la distribuzione (considerata irregolare dai presentatori) dei proventi delle cliniche e degli istituti. Con tono severo il prof. Serio si è rivolto alla commissione affermando subito che nelle nostre Università « accadono cose che nulla hanno che fare con la cultura o la ricerca»; il problema del « potere » — ha detto — è uno dei mali più gravi deali Atenei. Cifre alla mano, ha parlato delle irregolarità. Un esempio: al direttore della clinica odontoiatrica su 30 milioni di proventi ne sono stati assegnati 15; due professori hanno avuto rispettivamente due milioni e un milione e mezzo, gli altri cifre che vanno dalle 40 alle 900 mila lire. Ha detto che alcuni « aiuti » ed assistenti percepiscono danaro senza mai andare all'Università; ha definito « industria delle ossa » il Centro traumatologico dell'Inail e la clinica ortopedica dove alcuni titolari riescono a guadagnare somme ingenti; ha denunciato che le industrie farmaceutiche presentano al ministero della Sanità domande di registrazione dei prodotti con le relazioni dì professori universitari, senza che queste domande siano vistate come vuole la legge, dal rettore. In questo modo le ditte « pagano grosse somme alle persone; se invece ci fosse il visto del rettore queste somme andrebbero versate all'Università». Ferrari-Aggradi: « Lei ha denunciato cose molto gravi: incaricherò immediatamente un ispettore di controllare quello che lei ha riferito ». Le denunce non sono finite qui. Un altro assistente, il prof. Cappuggi, ha detto: «Voi | potreste pensare che queste cose avvengono soltanto nel le facoltà di Medicina. Non è vero, i nostri colleghi delle altre facoltà forse non Hanno avuto tempo, o coraggio, per fare le indagini che abbiamo condotto noi. La magistratu-, t ra di Firenze, sia pure a rilento, sta indagando anche in altre facoltà. Posso dirvi che alla facoltà di Architettura le cose non vanno diversamente». Ha quindi denunciato che da quindici anni V85 per cento degli appalti per lavori nell'Università di Firenze sono stati vinti sempre dalla stessa ditta di cui è titolare un docente universitario; inoltre quasi tutti i progetti (il 90 per cento) sono stati redatti da professori universitari. Ed ha concluso: «Abbiamo la sensazione che i parlamentari non conoscano la realtà». Distribuendo copie del « libro bianco » un assistente diceva: « Nelle prime pagine abbiamo riportato gli introiti ufficiali di alcuni cattedrattici e le denunce delle tasse quali risultano dalla pubblicazione ufficiale del ministero delle Finanze; è un'interessante documentazione ». Gli studenti si sono presentati davanti alla commissione del Senato divisi: i moderati della Confederazione studentesca, quelli del Movimento studentesco, gli aderenti al pei ed al partito socialista. Tutti hanno criticato la riforma; gli oltranzisti sono entrati nel merito del problema, hanno contestato il metodo con il quale si è giunti al progetto e la decisione di condurre le « indagini» fuori dell'Università, Studente: « Siamo venuti qui per dire che la riforma è stata elaborata in modo da eludere il contributo degli studenti, queste " indagini conoscitive " (volute dalle opposizioni di sinistra, n.d.r.) sono tardive, servono poco ». Presidente Russo: « La legge non è ancora fatta, stiamo lavorando, mente è pre giudicato ». Un altro studente: « Disscn tiamo da questa indagine, do vremmo essere nell'Università, non nei locali della Pro vincia ». Presidente: « Ci dia qualche contributo sui problemi che stanno a cuore agli studenti» Studente: « No, non è que stione di contributo, è l'impostazione politica che è sbagliata, manca la volontà politica di fare una vera riforma ». Presidente: « Ci dica il suo pensiero ». Studente: « Preferisco di no». Poi uno studente, rivolgendosi al ministro ed ai semitori, ha detto: « Siete venuti qui il giorno successivo alla elezione sperimentale del consiglio dell'Ateneo fiorentino. Questo esempio di sperimentazione dovrebbe dirvi qualcosa: hanno partecipato alle votazioni il 3 per cento degli aventi diritto (664 tra docenti e studenti su 21.685) e soltanto lo 0,3 per cento degli studenti (73 su 18.929)». Quando si è parlato dei vari aspetti della riforma sono emerse in maniera netta le divergenze anche tra appartenenti allo stesso schieramento politico. Il prof. Luporini, comunista, ha detto che il progetto governativo non risolve uno dei problemi di fondo dell'Università, quello del reclutamento del personale, cioè della preparazione dei futuri docenti. Ha subito aggiunto che neanche il disegno di legge presentato dal'pei dà un'adeguata soluzione al problema. Il prof. Devoto non crede in una riforma organica: a suo iiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii parére, si dovrebbe fare subito una legge per alcune soluzioni; poi, col tempo, si potrà giungere ad una riforma. Un altro momento di tensione si è avuto nel pomeriggio, quando i rappresentanti del dipartimento di Psicologia hanno detto che l'arrivo della commissione è coinciso con la condanna da parte della magistratura di 156 studenti che avevano occupato la facoltà di Lettere. Hanno, inoltre, osservato in una lettera aperta, letta ai senato ri: « Venite a luglio, quando l'attività accademica è terminata, cioè quando gli studenti, per aver finito esami e seminari, non frequentano più, o, per sostenere gli ultimi esami, stanno studiando. Si tratta di un'evasione della realtà da parte dei politici o di atto deliberatamente prò vocatorio? ». Felice Froio iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiini Il ministro Ferrari-Aggradi

Persone citate: Luporini, Manca

Luoghi citati: Firenze