Gli studenti sgombrano il Politecnico di Milano
Gli studenti sgombrano il Politecnico di Milano E' occupato dal 28 marzo di quest'anno Gli studenti sgombrano il Politecnico di Milano Lo hanno deciso ieri sera al termine di un'accesa assemblea (Dal nostf.- corrispondente) Milano, 30 giugno. L'occupazione del Politecnico che si protraeva dal 28 marzo scorso è teoricamente cessata questa sera: lo ha deciso la maggioranza degli studenti al termine di una affollata assemblea che si è protratta per tutta la giornata. Domani, comunque, la situazione potrebbe nuovamente cambiare in quanto il Movi nr-to studentesco ha convo oato una nuova assemblea, deciso di rimettere ai voti le d"e mozioni favorevoli alla continuazione dell'occupazione, mozioni respinte oggi con 1362 voti contrari, contro i 710 favorevoli e 110 astenuti. L'assemblea si è svolta in un clima di accesa tensione e sin dal mattino non erano mancati significativi episodi. All'inizio dei lavori qualcuno aveva proposto, tra accesi battibecchi, di rinviare Immediatamente ogni discussione e di organizzare Invece una nuova manifestazione di protesta per l'arresto di Mario Capanna e gli altri giovani che dovranno comparire davanti ai giudici il 9 luglio prossimo. A quell'ora', la data del processo non era ancora nota e questa circostanza aveva indotto gli estremisti a chiedere ai loro compagni di seguirli per le vie del centro come già era accaduto sabato sera. La proposta è stata respinta. Poco dopo un gruppetto di genitori si è presentato davanti alle aule del « Trifoglio » per « contestare » l'atteggiamento degli studenti. « I nostri figli — hanno gridato più volte — vogliono studiare. Basta con la violenza». Tra studenti e genitori si sono avuti vivaci battibecchi: sono intervenuti 1 vigili urbani che hanno indotto tutti a lasciar libera la sede stradale dove la discussione si stava svolgendo. All'assemblèa erano presenti' circa 2000 studenti, numerosi assistenti e docenti incaricati nonché 1 professori di ruolo Grandorl, Gatti e dimetti. Il ministero aveva inviato a Milano l'ispettore della Pubblica Istruzione prof. Visco che è finalmente riuscito a strappare ai docenti il loro assenso sul documento preparato a Roma durante 1 colloqui col ministro. Nel corso dell'assemblea di oggi è stata subito data lettura di una lettera del preside della facoltà di Ingegneria prof. Citrini, nella quale si confermava che le autorità accademiche avevano accettato e approvato senza riserve il documento stilato a Roma. Questo particolare ha avuto l'effetto di rendere meno tesa l'assemblea e di permettere agli studenti di discutere sulle varie clausole che in pratica contemplano quanto da loro proposto, salvo lievissime varianti. Uno dei punti cardine della lunga discussione si è imperniato sulla ormai famosa iiiiiin il iiliiiiiniiiiiiiiiii iiiiiiiiii « decurtazione », cioè sulla possibilità di ridurre il programma d'esame. Nell'accordo ministeriale si stabiliva che gli stralci sarebbero stati annunciati dai rispettivi docenti, alla ripresa delle lezioni: gli studenti invece lo pretendevano subito. Si è arrivati ad un compromesso accettato dalla maggioranza; su alcune materie sarà possibile ottenere gli stralci. Su queste basi l'assemblea ha ratificato gli accordi presi a Roma ed ha respinto la mozione per continuare l'occupazione. g. m. iiiinmiiiiniiiMi niiiiituiiiiii iniiiiiii L'avv. De Angelis, parte civile al processo Menegazzo, durante l'arringa (Tel. Ansa)
Persone citate: Citrini, De Angelis, Gatti, Mario Capanna, Menegazzo, Visco
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