Del Piero a Liverpool ispirandosi a Bryant

Del Piero a Liverpool ispirandosi a Bryant IN COPPIA CON ALEX CI SARA IBRAHIMOVIC. TREZEGUET CONVOCATO Del Piero a Liverpool ispirandosi a Bryant Il capitano della Juventus prima di imbarcarsi per l'Inghilterra ha chiesto di poter scambiare la maglia con la stella dei Lakers Come lui, domani sera ad Anfield ha tutta l'intenzione di volare Alessandro Alclato TORINO Il Liverpool e Sasha Vujacic, i pensieri di Alessandro Del Piero sono serviti. Perché la vita è fatta di priorità. La Champions League e la Nba, la coppa più bella d'Europa e il campionato di basket più bello del mondo, un sogno da regalare ai tifosi e un desiderio da tifoso da vedere realizzato. Pinturicchio questa mattina giocherà a carte, sul charter che porterà la Juventus nella città dei Beatles: lo fa sempre. Intanto si arrovellerà per scoprire come battere i Reds, perché Capello al fianco di Ibrahimovic farà giocare lui ad Anfield, e allo stesso tempo tenterà di capire quanto tempo ci vorrà per recuperare quella benedetta maglia. La numero 8, che nella Juventus è proprietà privatissima di Emerson ma che nei Los Angeles Lakers dall'altra parte del mondo, dove l'ultimo imperatore riconosciuto si chiamava Michael Jordan - appartiene a Kobe Bryant. L'uomo che nella città degh angeli vola. Il capitano bianconero, che di quella squadra e della sua stella è assolutamente innamorato, ha fatto di tutto per poter mettere le mani su ima delle canotto più ambite d'America. Ce l'ha quasi fatta, perché ha trovato un tramite d'eccezione: il Vujacic di cui sopra, sloveno, compagno di Bryant che nella scorsa stagione giocava a Udine, dove il calcio gli è entrato nel sangue. Ha accettato, ma a una condizione: «Ok, io vado da Kobe e gh chiedo una maghe per Alex, però anch'io voghe la casacca ninnerò 10 di Del Piero». Sarà accontentato, lo scambio multiplo sta per essere fatto. La fantasia del calcio con quella del basket, e viceversa. Rimangono da chiarire i tempi, ma siamo nel campo dei dettagli. Alex lo inseguiva da un bel po', quel regalo. Ora che ci siamo quasi, non gli resta che inseguire la Champions League. Che è sempre un bel correre. Per lui, per la Juventus, per tutti. Domani sera a Anfield si gioca l'andata dei quarti di finale, la spedizione inizia questa mattina da Caselle e, come nell'operazione-Bryant, ci sono da mettere a posto solo i dettagli. Capello ha già ben presente la formazione anti-Liverpool, solo, con qualche ragionevole dubbio. Del Piero di quegli undici pare proprio un punto fisso. Insieme a lui Ibrahimovic, e la ] )arte più avanzata del 4-4-2 è : atta. Perché, a meno di clamorosi cambiamenti di rotta, 4-4-2 sarà. E questo significa che dal primo minuto scenderà in campo anche Nedved, nella parte sinistra del centrocampo. L'ultima comparsata del ceco risale allo scorso 22 febbraio al Bemabeu, contro il Real Madrid. Il reparto d'attacco potrà contare pure su Trezeguet e Zalayeta: entrambi dopo i guai patiti con le rispettive Nazionali sono stati convocati, però almeno all'inizio - sembra la panchina il posto a cui verranno destinati. Idee simili a certezze per il tecnico, a cui, ce ne fosse bisogno, rimangono ventiquattro ore per cambiarle. Sul charter per l'Inghilterra non saliranno Tacchinardi (squalificato), Ferrara (problema muscolare) e Kapo (chi sa con certezza quale sia il suo infortunio, scagli la prima pietra). Ci saranno invece Emerson e Monterò, nonostante ieri mattina alla Sisport non abbiano svolto lo stesso lavoro dei com¬ pagni. Il primo contatto con il prato di Anfield, la Juventus lo avrà stasera. Si allenerà nella casa dei Reds, tenterà di esorcizzarla, prenderà le misure. Con la consapevolezza che chi sbagha paga e i cocci sono suoi, perché il momento - in Cham¬ pions League come in serie A - è quello delle partite che non si possono più sbagliare. La legge di Highlander. ne resterà solo una, e i bianconeri ci provano. Come ci prova Del Piero, che da troppo tempo non vive una partita così importante nel mo- do in cui piace a lui: da protagonista fra i protagonisti, magari con un sorriso, anche se forse questo è chiedere troppo. Perché la priorità è un'altra: maltrattare il Liverpool, possibilmente volando. Come un Kobe Bryant con i tacchetti. Nel 4-4-2 di Capello ci sarà Nedved dal primo minuto anche se il ceco manca dal 22 febbraio quando si infortunò a Madrid Per Emerson seduta a parte con Monterò ARBITRO BELGA M È DE BLEECKERE COLLINA A LIONE È stato chiamato l'arbitro belga Frank de Bieeckere a dirigere Liverpool-Juventus ad Anfield. Per l'altra partita dei quarti di finale di Champions League in programma domani sera, quella di Lione fra la squadra francese allenata da Le Guen e gli olandesi del Psv Eindhoven, estate designato il viareggino Pierluigi Collina. IBRAHIMOVIC Gioca dal primo minuto, inseguendo il suo sogno; «Vincere la Chartìpiom. Ce la fanno solo I migliori, infatti io sto lavorando per quello». Non fa gol dal 12 febbraio Anche il capitano parte titolare, al fianco di Ibrahimovic nel 4-4-2 dì Capello. In questa edizione della Champiom. 2 gol in 440' É' stato convocato anche se la caviglia è ancora malconcia dopo tsraeie-franda. Contro 11 Real Madrid era stata decisiva ia sua rovesciata Decisivo contro il Real come Trezeguet, Zalayeta combatte contro problemi alla schiena. Convocato, parte dalla panchina L'ultima apparizione il 22 febbraio al Bernabeu, dove è svenuto dopo la testata di Raul Bravo. Ad Anfield, sarà il quarto di sinistra a centrocampo WtflBBUUHnHBBB ZEBtNA COSI' IN CAMPO DOMANI àj^ ZAMBROTI CAMOKAKESI NEDVED DEL PIERO Afìanco: la grinta di Kobe Bryant Sopra: un pensieroso Fabio Capello