Sui muri del Fiandre l'impresa di Boonen e la scoperta Ballan di Giorgio Viberti

Sui muri del Fiandre l'impresa di Boonen e la scoperta Ballan PARLA FIAMMINGO LA PRIMA CLASSICA DEL NORD Sui muri del Fiandre l'impresa di Boonen e la scoperta Ballan Azione decisiva del nuovo astro belga a 9 km dall'arrivo Sesto il giovane veneto, ripreso dopo una fuga solitaria Giorgio Viberti Il Giro delle Fiandre consacra il 24enne belga Tom Boonen astro nascente del cicUsmo mondiale e scopre il nostro Alessandro Ballan, 25 anni, uomo nuovo per le classiche del Nord. Boonen ha dominato la corsa dei muri fiamminghi arrivando tutto solo sul traguardo di Meerbeke dopo essersi scrollato di dosso, a 9 km dalla conclusione, anche i cinque compagni di fuga con i quali aveva costruito l'azione decisiva. Ballan ha invece animato gli ultimi 50 km della corsa ed è stato protagonista anche di una fuga solitaria prima di essere raggiunto dagli altri cinque, che lo hanno infine preceduto all'arrivo. Il Fiandre si è deciso come previsto sugli ultimi dei 17 muri previsti. A circa 50 km dal traguardo è stato Ballan a dare fuoco alle polveri, andando a riprendere i pochi fuggitivi che ancora precedevano in quel momento il gruppo dei migliori e restando poi solo in testa a una ventinma di km dal traguardo. Alle sue spalle i due belgi Boonen e Van Petegem, favoriti della vigilia, hanno scatenato la rincorsa, formando cosi in testa il sestetto - comprendente anche i tedeschi Klier e Zabel e gli italiani Ballan e Petite - che è rimasto compatto anche sul mitico muro di Grammont (-16 km dal traguardo) e sull'ultima breve salita del Bosbeig (-12 km). Pareva profilarsi una volata a sei, quando invece a 9 km dalla fine c'è stata la stoccata decisiva di Boonen, arrivato solitario a Meerbeke, con netto distacco su Klier (20) che ha preceduto a sua volta Van Petegem, Zabel, Perito e Ballan. L'exploit di Boonen conferma il giovane corridore belga come l'erede di Johan Museeuw, il famoso conidore fiammingo, vincitore di tre Fiandre ('93, '95, '98), ritiratosi nel 2004 a 39 anni dopo 102 vittorie da professionista. Quando il giovane Tom, tredicenne, cominciò a correre, Museeuw di anni ne aveva già 27 e vinceva il suo primo Fiandre. Un segno del destino. Tommy, al quale papà Andre - ex discreto professionista del pedale aveva spesso raccontato le gesta di Merckx, Maertens e De Vlaeminck, quel giorno trovò il suo idolo. E lo stesso Museeuw, lo scorso aprile al termine della sua ultima fatica nel Gp Escault, gli regalò il rosario che portava sempre con sé, anche in bicicletta. Fu il simbolico passaggio delle consegne, con Boonen che l'anno scorso - alla sua terza stagione da professionista - ha ottenuto ben 22 vittorie, tra le quali la Gand-Wevelgem e due tappe al Tour, l'ultima delle quali sui Campi Elisi a Parigi. E quest'anno è partito forte, conquistando già 2 tappe in Qatar, 2 tappe alla Parigi-Nizza, il Gp Herelbeke in Belgio prima dell'exploit di ieri, la più grande affermazione della sua vita. «Speravo anche nella Milano-Sanremo - ha ricordato Boonen, che nella classica di Primavera vinta da Petacchi si era dovuto accontentare dell'S0 posto - ma ho ancora due grandi obiettivi: laPari^i-Roubaix e il Mondiale di Madrid». H pnmo dei due appuntamenti è domenica prossima e Tomba già dimostrato di poterlo vincere, grazie al suo fisico possente -192 cm per 84 kg - che lo fa volare sul pavé. Due anni fa si era sfiancato per l'americano Geoige Hincapie, allora suo capitano, e solo quando quest'ultimo concluse la sua corsa in un fosso Tom ebbe via libera, finendo terzo anche se lontano dal vincito¬ re, guarda caso, Johan Museeuw. Dal quale, però, Boonen si distingue sicuramente per atteggiamenti e carattere. Tanto era chiuso e introverso il vecchio Johan, tanto è solare e aperto Tom, amato particolarmente anche dalle ragazze per gli occhi vivaci, il sorriso da star del cinema, i capelli biondi sparati in aria dalla gommina, la barba incolta e il look da rapper metropolitano. Boonen, come Cunego che ha quasi un anno in meno, rappresenta la nouvelle vague del ciclismo mondiale. Giovani atleti magari con capelli tinti, orecchini e tatuaggi, amanti della musica techno o di modelli trasgressivi alla Jim Morrison, ma poi solidi nel temperamento e tenaci nel fisico. ComeAlessandro Ballan, 25ennetrevigiano di Castelfranco Veneto, la rivelazione italiana del Fiandre di ieri. Dopo un 2004, la sua prima stagione da professionista, senza vittorie, è diventato compagno di squadra di Cunego e Simoni, scoprendosi corridore da classiche del Nord: a fine marzo ha vinto in Belgio una tappa della Tre Giorni di La Panne (20 nella classifica finale), poi ieri ha sfiorato l'impresa nel Fiandre, restando in fuga da solo negli ultimi 40 km e poi ancora capace di arrivare sesto con i migliori, alle spalle del dominatore Boonen. In pochi mesi la sua vita è cambiata: il 26 dicembre ha sposato Daniela, presto diventerà papà e ha finalmente dimostrato di meritare un posto di riguardo tra i professionisti. Cunego ha trovato un altro alleato. CHI E IL VINCITORE Nome e cognome: Tom Boonen Nato il: 15/10/1980 Dove: Mol (Belgio) Altezza e peso: 192 cm per 84 kg Domicilio: Balen (Belgio) lntemet:www.tomboonen.be Soprannome: Tommy Professionista dai: 2002 Team: Quick Step Davitamon Hobby: mountain bike, musica Corsa preferita: Parigi-Roubaix Colore preferito: verde Vittorie da prò': 31 Principali vittorie; Giro delle Fiandre '05; 2 tappe Parigi-Nizza '05; 2 tappe Tour de France '04; Gand-Wevelgem '04; Tour di Picardia '04; Gp Herelbeke '04 e '05 Il belga Tom Boonen, 25 anni, passa sul muro di Grammont, Il punto più famoso del Fiandre