BREVETTI

BREVETTI . i.-::-', 'di': . LA STAMPA VII cordi intrecciati da una sponda all'altra degli oceani, o piuttosto delle componenti di intese più generali? Non c'è che l'atomo: l'informatica, l'elettronica, la chimica, senza dimenticare la farmacia, hanno i loro pionieri, che ricercano e anche trovano. Le loro invenzioni, grandi o piccole, hanno fatto il mondo in cui viviamo. A chi vanno le licenze? Innanzitutto, ed è naturale, alle filiali e associate di industrie che hanno raggruppato e pagano le équipes di ricercatori. Per il gioco delle « licenze incrociate », susciteranno la nascita di club in cui ogni partner trarrti vantaggio dagli sforzi degli altri. 11 mercato libero, quello dei brevetti offerti o messi a punto da aziende che si conoscono poco, è un'avventura... Le statistiche disponibili indicano chiaramente le somme in eccedenza o spese negli scambi internazionali della tecnologia. Ma le statistiche non distinguono le somme che risultano dai vincoli di affiliazione o associazione, da quelle versate o incassate da società che non hanno fra loro che rapporti brevetto-licenza. Inoltre, le statistiche ignorano i contratti firmati tra le aziende della slessa nazionalità. Parlando dunque soltanto d'esportazione e d'importazione, va segnalato che per i Paesi dell'Europa continentale la bilancia è in passivo. Così per la Germania, così per la Francia. Ma era in attivo per la Gran Bretagna, almeno nel 1970. Un esempio pratico? In Francia, nel 1972, 1,7 miliardi di franchi sono stati spesi per degli acquisti di brevetti o di licenze, contro un incasso di 1,1 miliardi. Nel complesso delle esportazioni, la tecnologia rappresenta in Europa meno dell'I per cento. Negli Stati Uniti è rappresentata dal 6 per cento: nel 1970, 2,5 miliardi di dollari sono confluiti nel credito delle industrie americane; esse non hanno pagato all'estero, per licenze, che la decima parte di questa somma. Per il capo di un'industria, piccola o media, sfruttare un'invenzione al di fuori della sua fabbrica, anche nel suo stesso Paese, è un problema. Concludere l'accordo per una licenza con un'industria di un'altra nazione sa un po' del miracolo. Il negoziato è difficile: le diversità dei linguaggi e delle leggi non facilitano le cose. Auguriamoci che da questa parte dell'Atlantico il futuro « Brevetto europeo » offra ai responsabili delle imprese maggiore spazio per lo sfruttamento delle proprie invenzioni, assieme a un'armonizzazione dei loro rapporti giuridici. Ampio spazio viene dedicato alla geologia ed alla demografìa, al succedersi dei governi e dei sistemi legali, alle tendenze commerciali e persino ad un'indagine sui centri di conflitto esistenti nel Continente. Grafici multicolori aiutano il lettore a capire le informazioni statistiche sull'Europa. Illustrazioni e mappe sono state usate con larghezza di mezzi ed il carattere plurilingue dell'ambizioso progetto editoriale viene sottolineato dall'impiego delle località nella loro lingua madre. Un esempio dell'accurato lavoro di ricerca svolto dagli editori è dato da una serie di fotografie dei continente scattale dai satelliti. John Crossland BREVETTI

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti