Mugello: in pista sotto il diluvio

Mugello: in pista sotto il diluvio Inaugurato l'autodromo toscano con gare deludenti Mugello: in pista sotto il diluvio Le corse delle formule minori si sono disputate regolarmente - Scese in pista le monoposto 5000 è cominciato a piovere - In due manches "mutilate" si impone la Lola di Hobbs (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 23 giugno. Generoso nei due giorni di prove, il sole ha negato la propria illustre e indispensabile presenza alla Formula 5000, prima gara ufficiale del nuovo Impianto del Mugello. E' stata dunque rovinata la festa del non folto pubblico presente, non soltanto per le precarie condizioni nelle quali gli appassionati si sono trovati costretti a seguire la manifestazione, ma anche per l'irrilevanza tecnica dei risultati. Fino al momento della partenza della prima manche della massima categoria, le altre gare di contorno si erano svolte, infatti, alternativamente con il sole o una pioggia leggera, con discreta regolarità. Con l'asfalto quasi asciutto, i superbolidi prendevano il via con ì pneumatici normali, nel corso dei primi sette giri le condizioni atmosferiche peggioravano però notevolmente, fino ad un vero diluvio, costringendo il direttore di corsa, Remo Cattini, a fermare i piloti con la bandiera a scacchi- Ed a interrompere le gare per oltre un'ora e mezzo, in attesa del miglior tempo, affinché gli addetti al percorso ripulissero l'asfalto dal fango. In testa in quel momento era David Hobbs, su Lola T 330 che conquistava così una facile vittoria di manche. Non si può dire, insomma, che la fortuna abbia premiato il lavoro degli organizzatori del Mugello, unanime comunque è stato, al termine delle tre giornate automobilistiche, Il parere dei piloti che hanno definito ottimo il tracciato fiorentino, come uno dei migliori e spettacolari d'Europa. La manifestazione odierna non rappresenta l'inaugurazione ufficiale di questo « stadio automobilistico » che avverrà soltanto quando gli impianti saranno completati. Ampia, oltre il limite minimo del regolamento federale, lunga 5245 metri, la pista del Mugello vuole proseguire idealmente la tradizione della vecchia corsa su strada, effettuata per l'ultima volta nel 1970. In proposito, da notare che ai tempi della corsa su strada libera, le vetture superavano un dislivello totale di 1200 m, altrettanti ne superano I piloti all'odierno Mugello, in dodici girl di gara, cento metri, cioè ad ogni giro. E' questa forse la dimostrazione pratica che l'A.C. di Firenze non ha trascurato i sentimenti che legavano i fiorentini alla vecchia competizione. Per questo anche al primo collaudo sono state chiamate a partecipare le vetture in assoluto più potenti, e dunque più spettacolari, le monoposto 5000. Il campionato europeo della categoria vede quest'anno in testa il belga Teddy Pilette e al secondo posto Peter Gethin. L'unico italiano conduttore di questi bolidi, è una donna, la piemontese Leila Lombardi, che è anche l'unica donna in grado di pilotare queste vetture. La prova del Mugello, una località posta in magnifica posizione adiacente a Scarperia (35 km da Firenze) è la prima che si svolge in Italia in questa stagione: ne era infatti in programma un'altra a Misano, annullata, mentre altre tre si svolgeranno, nell'ordine, a Monza (il 30 giugno). Imola (15 settembre) e Casale (22 settembre). Tornando allo svolgimento della manifestazione, dopo la lunga interruzione, sopportata per la verità pazientemente dal pubblico presente, le gare sono riprese con un programma estremamente mutilato: cinque giri soltanto per la formula « Ford », invece delle due manches previste (20 giri), cinque per la formula « Ford-Mexìco » e otto per la formula « Italia -, In programma inizialmente sulla stessa distanza della « Ford ». La « 5000 », che inizialmente si sarebbe dovuta disputare su due manches di trenta giri, ha Impegnato i piloti soltanto nei sette giri della prima manche e quattro della seconda. Una giornata dunque decisamente rovinata, sia nel significato tecnico che nella spettacolarità, dal maltempo, per quanto fortunatamente non turbata da alcun grave incidente. Nella formula •< Ford », monoposto dotate di motore 1600, derivate dalle Ford Escort Mexico, si è imposto Orazio Ragaiolo, su BWA, con un tempo di 12'47" (alla media di 123.089 km orari), secondo Pier Carlo Ghinzani (BWA), 12'47"5, terzo Stefano Nisini (Delta), 12'50"7. Il favorito, Lucas (Lola FR), vittima di un pauroso testa-coda iniziale, si è classificato al sesto posto. Nella categorìa <• Mexico » — tutte Ford Escort con motore 1600, portato da! 93 Hp originari a circaca 110 — dominio di Davide Fargion, con un tempo di 14'09"1, ad una media di 111,188 km orari; secondo Beppe Schenetti (14'09"1), terzo Baronio (14'11"11). Nella formula « Italia », macchine monoposto con motore Fiat 124 sport 1600, vittoria di Bruno Giacomelli, con un tempo di 20'32"2, alla media di 123,592 km orari, davanti ai piloti Lamberto Leoni e Oscar Pedersoli. Anche la seconda manche della Formula 5000 è stata interrotta per la pioggia torrenziale al quarto giro. In quel momento era in testa Pilette col tempo di 9'26"1 seguito da Hobbs e da Evans. La classifica finale ha quindi visto il successo di Hobbs (Lola T 330) in 25'25"9 su Evans (LoIaT 332) in 25'57"10 e Pilette (Chevron) 26'21"5. Salvatore Rotondo Mugello: in pista sotto il diluvio Inaugurato l'autodromo toscano con gare deludenti Mugello: in pista sotto il diluvio Le corse delle formule minori si sono disputate regolarmente - Scese in pista le monoposto 5000 è cominciato a piovere - In due manches "mutilate" si impone la Lola di Hobbs (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 23 giugno. Generoso nei due giorni di prove, il sole ha negato la propria illustre e indispensabile presenza alla Formula 5000, prima gara ufficiale del nuovo Impianto del Mugello. E' stata dunque rovinata la festa del non folto pubblico presente, non soltanto per le precarie condizioni nelle quali gli appassionati si sono trovati costretti a seguire la manifestazione, ma anche per l'irrilevanza tecnica dei risultati. Fino al momento della partenza della prima manche della massima categoria, le altre gare di contorno si erano svolte, infatti, alternativamente con il sole o una pioggia leggera, con discreta regolarità. Con l'asfalto quasi asciutto, i superbolidi prendevano il via con ì pneumatici normali, nel corso dei primi sette giri le condizioni atmosferiche peggioravano però notevolmente, fino ad un vero diluvio, costringendo il direttore di corsa, Remo Cattini, a fermare i piloti con la bandiera a scacchi- Ed a interrompere le gare per oltre un'ora e mezzo, in attesa del miglior tempo, affinché gli addetti al percorso ripulissero l'asfalto dal fango. In testa in quel momento era David Hobbs, su Lola T 330 che conquistava così una facile vittoria di manche. Non si può dire, insomma, che la fortuna abbia premiato il lavoro degli organizzatori del Mugello, unanime comunque è stato, al termine delle tre giornate automobilistiche, Il parere dei piloti che hanno definito ottimo il tracciato fiorentino, come uno dei migliori e spettacolari d'Europa. La manifestazione odierna non rappresenta l'inaugurazione ufficiale di questo « stadio automobilistico » che avverrà soltanto quando gli impianti saranno completati. Ampia, oltre il limite minimo del regolamento federale, lunga 5245 metri, la pista del Mugello vuole proseguire idealmente la tradizione della vecchia corsa su strada, effettuata per l'ultima volta nel 1970. In proposito, da notare che ai tempi della corsa su strada libera, le vetture superavano un dislivello totale di 1200 m, altrettanti ne superano I piloti all'odierno Mugello, in dodici girl di gara, cento metri, cioè ad ogni giro. E' questa forse la dimostrazione pratica che l'A.C. di Firenze non ha trascurato i sentimenti che legavano i fiorentini alla vecchia competizione. Per questo anche al primo collaudo sono state chiamate a partecipare le vetture in assoluto più potenti, e dunque più spettacolari, le monoposto 5000. Il campionato europeo della categoria vede quest'anno in testa il belga Teddy Pilette e al secondo posto Peter Gethin. L'unico italiano conduttore di questi bolidi, è una donna, la piemontese Leila Lombardi, che è anche l'unica donna in grado di pilotare queste vetture. La prova del Mugello, una località posta in magnifica posizione adiacente a Scarperia (35 km da Firenze) è la prima che si svolge in Italia in questa stagione: ne era infatti in programma un'altra a Misano, annullata, mentre altre tre si svolgeranno, nell'ordine, a Monza (il 30 giugno). Imola (15 settembre) e Casale (22 settembre). Tornando allo svolgimento della manifestazione, dopo la lunga interruzione, sopportata per la verità pazientemente dal pubblico presente, le gare sono riprese con un programma estremamente mutilato: cinque giri soltanto per la formula « Ford », invece delle due manches previste (20 giri), cinque per la formula « Ford-Mexìco » e otto per la formula « Italia -, In programma inizialmente sulla stessa distanza della « Ford ». La « 5000 », che inizialmente si sarebbe dovuta disputare su due manches di trenta giri, ha Impegnato i piloti soltanto nei sette giri della prima manche e quattro della seconda. Una giornata dunque decisamente rovinata, sia nel significato tecnico che nella spettacolarità, dal maltempo, per quanto fortunatamente non turbata da alcun grave incidente. Nella formula •< Ford », monoposto dotate di motore 1600, derivate dalle Ford Escort Mexico, si è imposto Orazio Ragaiolo, su BWA, con un tempo di 12'47" (alla media di 123.089 km orari), secondo Pier Carlo Ghinzani (BWA), 12'47"5, terzo Stefano Nisini (Delta), 12'50"7. Il favorito, Lucas (Lola FR), vittima di un pauroso testa-coda iniziale, si è classificato al sesto posto. Nella categorìa <• Mexico » — tutte Ford Escort con motore 1600, portato da! 93 Hp originari a circaca 110 — dominio di Davide Fargion, con un tempo di 14'09"1, ad una media di 111,188 km orari; secondo Beppe Schenetti (14'09"1), terzo Baronio (14'11"11). Nella formula « Italia », macchine monoposto con motore Fiat 124 sport 1600, vittoria di Bruno Giacomelli, con un tempo di 20'32"2, alla media di 123,592 km orari, davanti ai piloti Lamberto Leoni e Oscar Pedersoli. Anche la seconda manche della Formula 5000 è stata interrotta per la pioggia torrenziale al quarto giro. In quel momento era in testa Pilette col tempo di 9'26"1 seguito da Hobbs e da Evans. La classifica finale ha quindi visto il successo di Hobbs (Lola T 330) in 25'25"9 su Evans (LoIaT 332) in 25'57"10 e Pilette (Chevron) 26'21"5. Salvatore Rotondo

Luoghi citati: Europa, Firenze, Italia, Monza, Scarperia