Wayne stroncato, vittoria a Guerrino di Elvio Rossi
Wayne stroncato, vittoria a Guerrino Sconcertante risultato nel Gran Premio Città di Torino Wayne stroncato, vittoria a Guerrino Sconcertante risultato del Gran Premio Città di Torino ieri a Vinovo. Non tanto per la vittoria di Guercino, che già aveva battuto Wayne l'anno scorso (ma in questo momento Wayne sembrava in gran forma e Guercino no) quanto per la prova opaca e poco convincente fornita da Wayne che non è riuscito neppure ad essere secondo. Infatti è stato superato anche da Azzeccagarbuglio e si è salvato a malapena negli ultimi metri dal finale di Granacci. Subito dopo la sfilata di presentazione davanti alle tribune dei sei cavalli (Ortisei, indisposto, era rimasto a Milano), già si era intuito che Wayne non era nella sua miglior giornata. Nervosissimo, prima non voleva prendere il galoppo per recarsi al punto di partenza. Poi, quando Dettori è riuscito ad avviarlo non voleva più fermarsi ed ha strappato le braccia al fantino che cercava di frenarlo. Cavallo da 1600 metri, impie¬ gato ieri su una distanza — sia pure di poco — superiore alle sue attitudini, costretto a subire un vero e proprio assalto da parte di Azzazel nei primi 400 metri, Wayne ha pagato nel finale lo'-sforzo. Si è arreso praticamente senza lotta alla decisa progressione di Guercino che si è staccato autorevolmente per vincere nel più facile dei modi. Molto bravo è stato Luciano Bietolini in sella al vincitore: il giovane fantino romano ha tenuto Guercino a cinque o sei lunghezze dai primi, senza però gettarlo in una lotta che rischiava di essere pericolosa. Wayne invece, abituato ormai a dare il meglio di sé nelle corse di testa, si è trovato costretto a subire una lotta disperata che si è rivelata decisiva per il risultato. In dirittura d'arrivo Guercino è venuto con facilità su Wayne, trascinandosi Azzeccagarbuglio. Wayne non aveva più alcuna energia da spendere, nulla da opporre alla progressione del suo rivale. Mancavano circa 300 metri al traguardo e già era esausto. Dettori alzava la frusta, spingeva energicamente. Ma Wayne, vinto, accorciava il galoppo, proseguiva soltanto sullo slancio. Superato da Guercino che si avviava solitario al traguardo (sul palo d'arrivo avrà tre lunghezze di vantaggio), Wayne si arrendeva anche ad Azzeccagarbuglio e negli ultimi metri riusciva a resistere a Granacci che si era fatto avanti troppo tardi. Quinto era Veratrum, scomparso dopo una puntata a metà dirittura, dimostrando ancora una volta di essere impegnato su una distanza notevolmente eccedente le sue possibilità. In coda a tutti Azzazel, Wayne era favoritissimo, a 25 | contro 100. Naturalmente il pubblico ha accolto con stupore la | sua nettissima sconfitta. Molto soddisfatti i pochi che gli ave- l vano scommesso contro. Infatti j le quote del totalizzatore sono state piuttosto elevate per Guer- . cino ed Azzeccagarbuglio: vincen¬ te 55, piazzati 19-34, accoppiata 132. Il tempo è stato abbastanza buono U'53"4/5), i distacchi ufficiali sono di tre lunghezze fra Guercino ed Azzeccagarbuglio, di due lunghezze fra questo e Wayne, di mezza lunghezza fra Wayne e Granacci. Riuscite anche le altre sette corse della giornata. Febo ha vinto di stretta misura su Gregorio e Sir Chad; Cheikanblau ha lasciato a distacco Apricale e gli altri avversari. Fra i due anni Lucrimate ha ribadito la sua superiorità precedendo nettamente Tisistemoio e Alta Marea. Dettori, già vincitore con Febo, ha portato al successo anche Varzi che ha avuto ragione di Doublé Biade e Martinica. Nella prova in siepi facile affermazione di Notis su Nunez de Arce e Deana. Netta anche la vittoria di Ioppolo davanti a Jungle King e Kuala ed infine terzo successo di Dettori con Tigor davanti a Calvello ed Alna'Ir. Elvio Rossi Wayne stroncato, vittoria a Guerrino Sconcertante risultato nel Gran Premio Città di Torino Wayne stroncato, vittoria a Guerrino Sconcertante risultato del Gran Premio Città di Torino ieri a Vinovo. Non tanto per la vittoria di Guercino, che già aveva battuto Wayne l'anno scorso (ma in questo momento Wayne sembrava in gran forma e Guercino no) quanto per la prova opaca e poco convincente fornita da Wayne che non è riuscito neppure ad essere secondo. Infatti è stato superato anche da Azzeccagarbuglio e si è salvato a malapena negli ultimi metri dal finale di Granacci. Subito dopo la sfilata di presentazione davanti alle tribune dei sei cavalli (Ortisei, indisposto, era rimasto a Milano), già si era intuito che Wayne non era nella sua miglior giornata. Nervosissimo, prima non voleva prendere il galoppo per recarsi al punto di partenza. Poi, quando Dettori è riuscito ad avviarlo non voleva più fermarsi ed ha strappato le braccia al fantino che cercava di frenarlo. Cavallo da 1600 metri, impie¬ gato ieri su una distanza — sia pure di poco — superiore alle sue attitudini, costretto a subire un vero e proprio assalto da parte di Azzazel nei primi 400 metri, Wayne ha pagato nel finale lo'-sforzo. Si è arreso praticamente senza lotta alla decisa progressione di Guercino che si è staccato autorevolmente per vincere nel più facile dei modi. Molto bravo è stato Luciano Bietolini in sella al vincitore: il giovane fantino romano ha tenuto Guercino a cinque o sei lunghezze dai primi, senza però gettarlo in una lotta che rischiava di essere pericolosa. Wayne invece, abituato ormai a dare il meglio di sé nelle corse di testa, si è trovato costretto a subire una lotta disperata che si è rivelata decisiva per il risultato. In dirittura d'arrivo Guercino è venuto con facilità su Wayne, trascinandosi Azzeccagarbuglio. Wayne non aveva più alcuna energia da spendere, nulla da opporre alla progressione del suo rivale. Mancavano circa 300 metri al traguardo e già era esausto. Dettori alzava la frusta, spingeva energicamente. Ma Wayne, vinto, accorciava il galoppo, proseguiva soltanto sullo slancio. Superato da Guercino che si avviava solitario al traguardo (sul palo d'arrivo avrà tre lunghezze di vantaggio), Wayne si arrendeva anche ad Azzeccagarbuglio e negli ultimi metri riusciva a resistere a Granacci che si era fatto avanti troppo tardi. Quinto era Veratrum, scomparso dopo una puntata a metà dirittura, dimostrando ancora una volta di essere impegnato su una distanza notevolmente eccedente le sue possibilità. In coda a tutti Azzazel, Wayne era favoritissimo, a 25 | contro 100. Naturalmente il pubblico ha accolto con stupore la | sua nettissima sconfitta. Molto soddisfatti i pochi che gli ave- l vano scommesso contro. Infatti j le quote del totalizzatore sono state piuttosto elevate per Guer- . cino ed Azzeccagarbuglio: vincen¬ te 55, piazzati 19-34, accoppiata 132. Il tempo è stato abbastanza buono U'53"4/5), i distacchi ufficiali sono di tre lunghezze fra Guercino ed Azzeccagarbuglio, di due lunghezze fra questo e Wayne, di mezza lunghezza fra Wayne e Granacci. Riuscite anche le altre sette corse della giornata. Febo ha vinto di stretta misura su Gregorio e Sir Chad; Cheikanblau ha lasciato a distacco Apricale e gli altri avversari. Fra i due anni Lucrimate ha ribadito la sua superiorità precedendo nettamente Tisistemoio e Alta Marea. Dettori, già vincitore con Febo, ha portato al successo anche Varzi che ha avuto ragione di Doublé Biade e Martinica. Nella prova in siepi facile affermazione di Notis su Nunez de Arce e Deana. Netta anche la vittoria di Ioppolo davanti a Jungle King e Kuala ed infine terzo successo di Dettori con Tigor davanti a Calvello ed Alna'Ir. Elvio Rossi
Luoghi citati: Apricale, Azzeccagarbuglio, Calvello, Martinica, Milano, Notis, Ortisei, Torino, Vinovo
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