I grigi (festeggiati) deludono sono battuti anche dal Lecco

I grigi (festeggiati) deludono sono battuti anche dal Lecco La squadra è deconcentrata e perde per 2 a 1 I grigi (festeggiati) deludono sono battuti anche dal Lecco I lombardi in vantaggio al 7' - L'Alessandria reagisce e pareggia su rigore con Manueli L'ultimo gol al 52' - Ai padroni di casa applausi e medaglie - I tifosi invadono il campo (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 9 giugno. Terza sconfitta consecutiva dei grigi che, dopo aver perso clamorosamente il derby casalingo con la Pro Vercelli e nella trasferta di Monza, hanno anche oggi, ultimo incontro della stagione al «Moccagatta», ceduto le armi di fronte a un Lecco certamente non irresistibile. Subita una rete nei primi minuti e raggiunto verso la mezz'ora il pareggio, grazie a un discutibile rigore, gli alessandrini sono stati infine piegati da una seconda rete dei lariani, ancora nei primi minuti della ripresa. Dopo aver raggiunto, col pareggio di Mantova, a quattro partite dalla conclusione, la matematica certezza della promozione in B, i grigi hanno, negli ultimi tre incontri, perduto lo smalto, subendo ben otto reti e realizzandone soltanto due, una inoltre, l'odierna, su calcio di rigore. La squadra, dopo lo sforzo compiuto nell'intero arco del campionato per raggiungere una promozione inseguita invano da sette anni, ha, in queste ultime gare, deluso i tifosi. I giocatori, forse, sono deconcentrati, non è da escludere però che abbiano negativamente influito le troppe polemiche causate dal licenziamento di Ballacci, dalle dimissioni del presidente Paolo Sacco e, infine, dalle affermazioni del commissario straordinario, ingegner Remo Sacco (padre di Paolo) che ha ri. petutamente dichiarato di non voler più interessarsi della squadra. Barbìero e compagni, è certo, sono apparsi trasformali. Venuto meno l'entusiasmo, sono mancati i risultati posttivl. Oggi, al « Moccagatta » doveva essere la giornata di apoteosi. 1 tifosi presenti — non molti in verità, considerato che i paganti erano 2400 per un incasso di 5 milioni e 300 mila lire — sono usciti però con la bocca amara per la nuova sconfitta. Malgrado ciò, al fischio finale dell'arbitro, gruppi di «aficionados» hanno invaso il campo contendendosi le maglie dei giocatori, usciti tutti a torso nudo, e tributando applausi, anche se non sono mancati i commenti amari e qualche polemico grido di «Ballacci, Ballacci». Prima dell'inizio della partita, dopo che il Lecco aveva offerto un dono al neopromossi, i calciatori hanno sfilato in campo a fianco delle majorettes del complesso «La filarmonica» di Occlmiano, invitato dal club «Ale grigi». Al termine dell'incontro, invece, in piazza Garibaldi, dinanzi al bar Jolly, sede del club «Fedelissimi grigi», presenti le majorettes e il complesso musicale di Sezzadio, dopo brevi parole del presidente del club, Zambruno, ai calciatori sono state offerte medaglie ricordo. Con centinaia di tifosi erano l'assessore comunale Barberis e l'assessore provinciale Pilottl. Torniamo ora alla cronaca dell'incontro. Il Lecco è andato in vantaggio al 7'; centro di Gamba dalla sinistra, esce Pozzani su Zandegù, la palla, su respinta corta, perviene a Foglia che, a porta vuota, insacca. Reagiscono i grigi, bella azione di Mazzia al 13', ma il tiro diagonale viene respinto con le punte delle dita dall'ottimo Meraviglia: la mischia si conclude senza nulla di fatto. Attacca l'Alessandria. Al 22' Baisi, servito da Faedda calcia, ma è ancora il portiere a salvare egregiamente a terra. Quattro minuti dopo il pareggio. Tira Faedda, respinge la difesa lariana e la palla è toccata, forse involontariamente da un difensore. Il segnalinee sbandiera: rigore. Manueli, con un tiro sotto la traversa, realizza. L'Alessandria forse avrebbe meritato di passare ancora, ma gli attacchi si perdono sul fondo. Ottimo Faedda, il diciannovenne che aveva esordito domenica a Monza si fa ammirare. Qualcuno crede di riconoscere in lui un nuovo Rivera. Nella ripresa è ancora il Lecco a passare. Al 52' dopo infruttuosi affondi di Manueli e Mazzia, Sacchi, servito da Berta, lasciato troppo libero, calcia da fuori area: Pozzani non riesce a fermare la sfera che si insacca per la seconda volta nella rete grigia. Inutili gli attacchi degli alessandrini: al 68' il tiro di Di Prospero esce di poco. Al 70' manca per un soffio Baisi, servito da Faedda. Al 72' Meraviglia salva in corner su tiro di Manueli. Come due minuti dopo, Di Prospero si vede parare un tiro diagonale. Per l'Alessandria, incitata dai tifosi, nulla da fare. All'88' il portiere del Lecco para ancora un tiro di Reja, poi il fischio finale. Delusione, ma la gioia per la promozione ha il sopravvento. I tifosi applaudendo invadono il terreno di gioco. Franco Marchiaro Alessandria: Pozzani; Maldera, Di Brino; Reja, Cribio, Colombo; Manueli, Volpato, Baisi, Faedda, Mazzia (dal 73' Di Prospero). 12. Croci; 13. Gobbetti. Lecco: Meraviglia; Costiglioni, Santi; Berta, Sacchi, Motta; Gamba, Bosani, Zandegù, De Nadai, Foglia. 12. Casiraghi, 13. Meregalli; 14. Dell'Era. Arbitro: Scolari. Marcatori: al 7' Foglia; al 26' Manueli su rigore; al 52' Sacchi. I grigi (festeggiati) deludono sono battuti anche dal Lecco La squadra è deconcentrata e perde per 2 a 1 I grigi (festeggiati) deludono sono battuti anche dal Lecco I lombardi in vantaggio al 7' - L'Alessandria reagisce e pareggia su rigore con Manueli L'ultimo gol al 52' - Ai padroni di casa applausi e medaglie - I tifosi invadono il campo (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 9 giugno. Terza sconfitta consecutiva dei grigi che, dopo aver perso clamorosamente il derby casalingo con la Pro Vercelli e nella trasferta di Monza, hanno anche oggi, ultimo incontro della stagione al «Moccagatta», ceduto le armi di fronte a un Lecco certamente non irresistibile. Subita una rete nei primi minuti e raggiunto verso la mezz'ora il pareggio, grazie a un discutibile rigore, gli alessandrini sono stati infine piegati da una seconda rete dei lariani, ancora nei primi minuti della ripresa. Dopo aver raggiunto, col pareggio di Mantova, a quattro partite dalla conclusione, la matematica certezza della promozione in B, i grigi hanno, negli ultimi tre incontri, perduto lo smalto, subendo ben otto reti e realizzandone soltanto due, una inoltre, l'odierna, su calcio di rigore. La squadra, dopo lo sforzo compiuto nell'intero arco del campionato per raggiungere una promozione inseguita invano da sette anni, ha, in queste ultime gare, deluso i tifosi. I giocatori, forse, sono deconcentrati, non è da escludere però che abbiano negativamente influito le troppe polemiche causate dal licenziamento di Ballacci, dalle dimissioni del presidente Paolo Sacco e, infine, dalle affermazioni del commissario straordinario, ingegner Remo Sacco (padre di Paolo) che ha ri. petutamente dichiarato di non voler più interessarsi della squadra. Barbìero e compagni, è certo, sono apparsi trasformali. Venuto meno l'entusiasmo, sono mancati i risultati posttivl. Oggi, al « Moccagatta » doveva essere la giornata di apoteosi. 1 tifosi presenti — non molti in verità, considerato che i paganti erano 2400 per un incasso di 5 milioni e 300 mila lire — sono usciti però con la bocca amara per la nuova sconfitta. Malgrado ciò, al fischio finale dell'arbitro, gruppi di «aficionados» hanno invaso il campo contendendosi le maglie dei giocatori, usciti tutti a torso nudo, e tributando applausi, anche se non sono mancati i commenti amari e qualche polemico grido di «Ballacci, Ballacci». Prima dell'inizio della partita, dopo che il Lecco aveva offerto un dono al neopromossi, i calciatori hanno sfilato in campo a fianco delle majorettes del complesso «La filarmonica» di Occlmiano, invitato dal club «Ale grigi». Al termine dell'incontro, invece, in piazza Garibaldi, dinanzi al bar Jolly, sede del club «Fedelissimi grigi», presenti le majorettes e il complesso musicale di Sezzadio, dopo brevi parole del presidente del club, Zambruno, ai calciatori sono state offerte medaglie ricordo. Con centinaia di tifosi erano l'assessore comunale Barberis e l'assessore provinciale Pilottl. Torniamo ora alla cronaca dell'incontro. Il Lecco è andato in vantaggio al 7'; centro di Gamba dalla sinistra, esce Pozzani su Zandegù, la palla, su respinta corta, perviene a Foglia che, a porta vuota, insacca. Reagiscono i grigi, bella azione di Mazzia al 13', ma il tiro diagonale viene respinto con le punte delle dita dall'ottimo Meraviglia: la mischia si conclude senza nulla di fatto. Attacca l'Alessandria. Al 22' Baisi, servito da Faedda calcia, ma è ancora il portiere a salvare egregiamente a terra. Quattro minuti dopo il pareggio. Tira Faedda, respinge la difesa lariana e la palla è toccata, forse involontariamente da un difensore. Il segnalinee sbandiera: rigore. Manueli, con un tiro sotto la traversa, realizza. L'Alessandria forse avrebbe meritato di passare ancora, ma gli attacchi si perdono sul fondo. Ottimo Faedda, il diciannovenne che aveva esordito domenica a Monza si fa ammirare. Qualcuno crede di riconoscere in lui un nuovo Rivera. Nella ripresa è ancora il Lecco a passare. Al 52' dopo infruttuosi affondi di Manueli e Mazzia, Sacchi, servito da Berta, lasciato troppo libero, calcia da fuori area: Pozzani non riesce a fermare la sfera che si insacca per la seconda volta nella rete grigia. Inutili gli attacchi degli alessandrini: al 68' il tiro di Di Prospero esce di poco. Al 70' manca per un soffio Baisi, servito da Faedda. Al 72' Meraviglia salva in corner su tiro di Manueli. Come due minuti dopo, Di Prospero si vede parare un tiro diagonale. Per l'Alessandria, incitata dai tifosi, nulla da fare. All'88' il portiere del Lecco para ancora un tiro di Reja, poi il fischio finale. Delusione, ma la gioia per la promozione ha il sopravvento. I tifosi applaudendo invadono il terreno di gioco. Franco Marchiaro Alessandria: Pozzani; Maldera, Di Brino; Reja, Cribio, Colombo; Manueli, Volpato, Baisi, Faedda, Mazzia (dal 73' Di Prospero). 12. Croci; 13. Gobbetti. Lecco: Meraviglia; Costiglioni, Santi; Berta, Sacchi, Motta; Gamba, Bosani, Zandegù, De Nadai, Foglia. 12. Casiraghi, 13. Meregalli; 14. Dell'Era. Arbitro: Scolari. Marcatori: al 7' Foglia; al 26' Manueli su rigore; al 52' Sacchi.

Luoghi citati: Alessandria, Mantova, Monza, Sezzadio