Dopo la vittoria annuncia il ritiro di Maurizio Caravella

Dopo la vittoria annuncia il ritiro Dopo la vittoria annuncia il ritiro Il velocista belga lascerà la corsa a Sanremo - Vuole prepararsi per il Tour (Dal nostro inviato speciale) Modena, 26 maggio. Patrick Sercu, ancora nell'ebbrezza della vittoria, ha annunciato che si ritirerà dal Giro. Pedalerà fino a giovedì, cioè fino a Sanremo, poi, alla vigilia di tappe più difficili con percorsi montani, tornerà a casa. Il belga offre una ragione valida: in montagna il suo ritmo subirà inevitabilmente una battuta d'arresto e lo impegnerà moltissimo; vuole evitare questo « stress » fisico e nervoso perché vuole presentarsi al Tour de France in condizioni ottimali, pensando a questa prova come al terreno più adatto per battersi e inseguire traguardi e soddisfazioni. Basso, lo sconfitto di oggi, ha dichiarato, piangendo: « Sono stato presuntuoso, sono scattato troppo presto. Quando si vuol vincere a tutti i costi, si Unisce col commettere errori da principiante. Ero solo, nessun gregario mi era vicino. Mi sono trovato allo scoperto, sono partito ai 250 metri. Stavolta ce la (accio, pen- | | savo. Macché, è come una persecuzione. Arriva Sercu e mi sorpassa a due passi dal traguardo, proprio quando ero sicuro che finalmente sarei riuscito a rompere il ghiaccio. Sa, è tanto che non vinco. Troppo ». I suoi compagni di squadra lo hanno accusato, nei giorni scorsi, di non saper più fare le volate: loro si sacrificano per portarlo nelle primissime posizioni, lui però si pianta sui pedali e tutto il lavoro va sprecato. « Oggi ero solo — ripete Basso — ho dovuto arrangiarmi. Sarebbe facile rispondere per le rime ai miei gregari, ma è inutile polemizzare. L'anno scorso avevo Guai azzini, ma la Brooklyn gli ha offerto un contratto più vantaggioso e ce lo siamo lasciato scappare. Adesso la squadra di Cribiori. oltre a Sercu e De Vlaeminck, ha anche lui, e In volata può fare il gioco che vuole. E' troppo comodo accusare me ». Mentre Basso, in un angolo, continua a piangere (« lasciatemi sfogare », dice a tutti e fa un po' pena), Sercu racconta che quella di oggi è stata la più bella volata della sua carriera: « Abbiamo raggiunto il gruppetto di testa a soli ottocento metri dal traguardo, andava molto più piano di noi e c'è stata parecchia confusione. Qualcuno cercava di passare a destra, qualcun altro a sinistra, io ero bloccato da un muro di corridori. Basso, involontariamente, ha fatto il mio gioco: quando è scattato ha aperto un varco, io mi ci sono infilato subito, poi l'ho rimontato. Ho vinto anche per merito suo. oggi Marino voleva imporsi a tutti i costi e invece senza farlo apposta è stato il migliore dei miei gregari ». Oltre al danno anche la beffa, insomma, per l'ex campione del mondo, che ora cerca di consolarsi delle sue disavventure ciclistiche (ma non ci riesce) pensando ai suoi quadri: « Mi sono messo a dipingere — spiega — mi calma i nervi, mi distrae. Quando sono a casa mi chiudo in soffitta con tele ed acquerelli e torno sereno, è un'ottima medicina ». Ma è un medicina che ha lasciato a Retorgole, un piccolo centro nei dintorni di Vicenza. Nella prima semltappa di domani, con arrivo sul Ciocco, i velocisti spariranno dalla scena lasciando il posto ai « grandi ». Un altro attacco di Fuente a Merckx. Lo spagnolo dice: « Nella "cronometro" di Forte dei Marmi perderò almeno due minuti e mezzo da Eddy, quindi domani per metermi al sicuro dovrei guadagnare ancora su di lui almeno un minuto. Sarà difficile, ma ci proverò. Merckx in salita è vulnerabile. Ma non è il mio unico avversario. Temo Gimondi quasi quanto lui: il campione del mondo finora ha corso con intelligenza, si è risparmiato, approfittando della rivalità tra me e Merckx. Credo che sarà proprio Gimondi a vincere, a Forte dei Marmi ». Gimondi sorride, ma non risponde. E' riuscito finora a limitare i danni senza mai far parla- I re di sé' asPe.tta 11 !B?m**L'2£ I 1 no per uscire allo scoperto. | Maurizio Caravella Dopo la vittoria annuncia il ritiro Dopo la vittoria annuncia il ritiro Il velocista belga lascerà la corsa a Sanremo - Vuole prepararsi per il Tour (Dal nostro inviato speciale) Modena, 26 maggio. Patrick Sercu, ancora nell'ebbrezza della vittoria, ha annunciato che si ritirerà dal Giro. Pedalerà fino a giovedì, cioè fino a Sanremo, poi, alla vigilia di tappe più difficili con percorsi montani, tornerà a casa. Il belga offre una ragione valida: in montagna il suo ritmo subirà inevitabilmente una battuta d'arresto e lo impegnerà moltissimo; vuole evitare questo « stress » fisico e nervoso perché vuole presentarsi al Tour de France in condizioni ottimali, pensando a questa prova come al terreno più adatto per battersi e inseguire traguardi e soddisfazioni. Basso, lo sconfitto di oggi, ha dichiarato, piangendo: « Sono stato presuntuoso, sono scattato troppo presto. Quando si vuol vincere a tutti i costi, si Unisce col commettere errori da principiante. Ero solo, nessun gregario mi era vicino. Mi sono trovato allo scoperto, sono partito ai 250 metri. Stavolta ce la (accio, pen- | | savo. Macché, è come una persecuzione. Arriva Sercu e mi sorpassa a due passi dal traguardo, proprio quando ero sicuro che finalmente sarei riuscito a rompere il ghiaccio. Sa, è tanto che non vinco. Troppo ». I suoi compagni di squadra lo hanno accusato, nei giorni scorsi, di non saper più fare le volate: loro si sacrificano per portarlo nelle primissime posizioni, lui però si pianta sui pedali e tutto il lavoro va sprecato. « Oggi ero solo — ripete Basso — ho dovuto arrangiarmi. Sarebbe facile rispondere per le rime ai miei gregari, ma è inutile polemizzare. L'anno scorso avevo Guai azzini, ma la Brooklyn gli ha offerto un contratto più vantaggioso e ce lo siamo lasciato scappare. Adesso la squadra di Cribiori. oltre a Sercu e De Vlaeminck, ha anche lui, e In volata può fare il gioco che vuole. E' troppo comodo accusare me ». Mentre Basso, in un angolo, continua a piangere (« lasciatemi sfogare », dice a tutti e fa un po' pena), Sercu racconta che quella di oggi è stata la più bella volata della sua carriera: « Abbiamo raggiunto il gruppetto di testa a soli ottocento metri dal traguardo, andava molto più piano di noi e c'è stata parecchia confusione. Qualcuno cercava di passare a destra, qualcun altro a sinistra, io ero bloccato da un muro di corridori. Basso, involontariamente, ha fatto il mio gioco: quando è scattato ha aperto un varco, io mi ci sono infilato subito, poi l'ho rimontato. Ho vinto anche per merito suo. oggi Marino voleva imporsi a tutti i costi e invece senza farlo apposta è stato il migliore dei miei gregari ». Oltre al danno anche la beffa, insomma, per l'ex campione del mondo, che ora cerca di consolarsi delle sue disavventure ciclistiche (ma non ci riesce) pensando ai suoi quadri: « Mi sono messo a dipingere — spiega — mi calma i nervi, mi distrae. Quando sono a casa mi chiudo in soffitta con tele ed acquerelli e torno sereno, è un'ottima medicina ». Ma è un medicina che ha lasciato a Retorgole, un piccolo centro nei dintorni di Vicenza. Nella prima semltappa di domani, con arrivo sul Ciocco, i velocisti spariranno dalla scena lasciando il posto ai « grandi ». Un altro attacco di Fuente a Merckx. Lo spagnolo dice: « Nella "cronometro" di Forte dei Marmi perderò almeno due minuti e mezzo da Eddy, quindi domani per metermi al sicuro dovrei guadagnare ancora su di lui almeno un minuto. Sarà difficile, ma ci proverò. Merckx in salita è vulnerabile. Ma non è il mio unico avversario. Temo Gimondi quasi quanto lui: il campione del mondo finora ha corso con intelligenza, si è risparmiato, approfittando della rivalità tra me e Merckx. Credo che sarà proprio Gimondi a vincere, a Forte dei Marmi ». Gimondi sorride, ma non risponde. E' riuscito finora a limitare i danni senza mai far parla- I re di sé' asPe.tta 11 !B?m**L'2£ I 1 no per uscire allo scoperto. | Maurizio Caravella

Luoghi citati: Forte Dei Marmi, Modena, Sanremo, Vicenza