Alcuni tifosi del Foggia delusi tentano di incendiare lo stadio di Giulio Accatino

Alcuni tifosi del Foggia delusi tentano di incendiare lo stadio Dopo il pareggio col Milan che significa retrocessione Alcuni tifosi del Foggia delusi tentano di incendiare lo stadio Il fuoco è stato domato in circa mezz'ora, non si lamentano feriti - Distrutta anche una porta Negato un evidente rigore ai padroni di casa - I rossoneri hanno giocato una onesta partita Foggia Milan 0 0 FOGGIA: Trentin 7; Cimenti 6 (dal 70' Liguori s.v.), Colla 6; Pirazzini 7, Scorsa 5, Valente 5; Pavone 6, Fabian 5, S. Villa 6, Del Neri 6, Golin 5. MILAN: Pizzaballa 7; Anquilletti 6, Sabadini 6; Bianchi 5, Turone 7, Maldera 6; Bergamaschi 7, Benetti 6, Tresoldi 6, Rivera 6, Chiarugi 6. ARBITRO: Menicucci 5. (Dal nostro inviato speciale) Foggia, 19 maggio. // Foggia non batte il Milan, il Verona non perde a Torino, il Foggia retrocede in serie B, Gli sportivi pugliesi, accorsi in gran numero al richiamo di questa ultima gara di campionato, accolgono la « sentenza - con malcelata rassegnazione. C'è qualche protesta da parte dei tifosi più accesi. Un gruppo di giovani entra in campo. Pare per scherzo, poi d'improvviso esplode la follia. Una porta, quella a destra della tribuna centrale, viene divelta e rotta, nel frattempo nel settore dei popolari dal lato opposto scoppia un incendio. Le tavole di legno bruciano con crepitio sinistro. La polizia fa sgombrare gli ultimi ritardatari mentre arrivano i pompieri. In mezz'ora il fuoco è domato, e non si lamentano feriti. E' presto per parlare di danni, pare comunque che si aggirino sui cinque milioni. Negli spogliatoi assistiamo a scene toccanti. Toneatto piange: « In questo momento non voglio pai lare. Il sentimento di profonda tristezza avrebbe il sopravvento sul ragionamento. Discuteremo del Foggia e del suo avvenire domani 0 fra qualche giorno ». // presidente Fesce dà la colpa di tutto alla sfortuna e aggiunge: « Non meritavamo la retrocessione ». / giocatori sembrano i meno provati. Pirazzini accenna appena agli infortuni ed alle assenze lamentate dalla squadra nei momenti cruciali del torneo e precisa: «Abbiamo mancato traguardi possibili, ed ora siamo nei guai ». Fuori intanto la folla si allontana muta. Il « dramma » continuerà nei discorsi nei caffè e nei circoli. Durerà parecchi giorni. Il Foggia è tornato in serie Bl Potrà ritornare in A molto presto? La risposta non è possibile. Nei prossimi giorni i dirigenti studieranno la situazione ed esamineranno anche la posizione di Toneatto. Il vice presidente Russo dice: ■ Non è detto che dobbiamo cambiare allenatore. Non è certo colpa sua ». Sarebbe infatti ingiusto dire che è colpa di Toneatto, però anche il trainer ha le sue responsabilità, come responsabili, sia pure parzialmente, sono i giocatori per certi errori in campo ed i dirigenti che non hanno saputo seguire la squadra nel momenti opportuni. Però è necessario ammettere che anche cause esterne hanno contribuito a questo triste finale, a cominciare naturalmente da alcuni errori arbitrali. Più volte gli arbitri non sono stati benevoli con 1 pugliesi; se ne ha prova anche oggi. Menicucci non vede — o finge di non vedere — un netto e volontario fallo di mano in area dì rigore del Milan. Ma è bene dire con altrettanta franchezza che le sviste arbitrali, sebbene numerose, da sole non bastano a giustificare la retrocessione del Foggia. Durante il campionato qualcosa non ha funzionato nella squadra rossonera. Contro il Milan ed anche in altre circostanze, come ad esempio nelle gare contro il Verona, contro la Sampdoria e contro il Bologna. Sono tre squadre che venute a Foggia sono tornate a casa con un punto prezioso, i punti che ora mancano alla squadra pugliese nel conteggio finale. Parliamo della partita. Ci si attende un Foggia » arrabbiato », una squadra decisa e votata all'assalto per conquistare la vittoria, condizione indispensabile per raggiungere la salvezza. Invece vediamo \ il « solito » Foggia, con i centrocampisti bravi ma eccessivamente ì leziosi nella manovra, con Valente, Fabian e Del Neri impegnati I nel ' portare la palla », con tre punte di ruolo, ma con Villa costantemente solo a lottare in area j avversaria. Il Milan non vuole guai. Gioca senza grinta ma senza lare regali. In dilesa Turone non fallisce un intervento, Sabadini ed Anquilletti sono custodi attenti di Villa e di Golin, Benetti corre in aiuto a un Rivera bravo nei tocchi ma per nulla deciso negli Interventi. E' un Milan tranquillo, disposto a tutto, ma non un Milan arrendevole. La squadra non è in forma. Non è una novità. I recenti risultati ne sono la conferma. A Foggia i milanesi reggono il confronto senza sudare molto ma senza combattere troppo. Corre molto Bergamaschi, tenta qualche puntata Chiarugi. Ma non c'è continuità. Il Foggia attacca a lungo ma con scarso orofitto. Ha paura del contropiede e non arrischia mai. Tenta qualche avanzata Pirazzini. Il capitano prova a tirare in gol: la palla supera tutti j Turone si lancia per respingere di testa. Però è fuori posizione. Allunga il braccio sinistro e colpisce nettamente con il pugno. E' rigore sacrosanto, ma Menicucci non vede 0 stranamente concede la regola del vantaggio. La palla giunge a Valente che conferma la sua ' giornata no » soedenuc fuori. La partita non offre molte emozioni. Al 36' su contropiede avanza Bergamaschi che serve Chiarugi. L'ala tenta il tiro, e Trentin respinge. Sulla palla è ancora Chiarugi, interviene Pirazzini e Chiarugi cade a terra. Per Menicucci tutto è regolare. Da Torino intanto giungono notizie poco buone per il Foggia. 1 pugliesi perdono anche lo slancio. Entra Liguori al posto di Cimenti (70') ma agli uomini di Toneatto mancano la forza e la rabbia per insistere. La partita finisce sullo zero a zero, finisce tristemente con il Foggia condannato alla B. Il Milan esce senza colpa e con poco merito da questo confronto. Il Foggia doveva osare di più. Era necessario vincere a tutti i costi. La prudenza e la leziosità, 7 ragionamento non servivano a nulla. Purtroppo ai foggiani è mancato il coraggio. Del resto il risultato di TorinoVerona bastava a decidere la sorte del campionato. Vincere o pareggiare per i pugliesi in fondo non cambiava nulla. Giulio Accatino Alcuni tifosi del Foggia delusi tentano di incendiare lo stadio Dopo il pareggio col Milan che significa retrocessione Alcuni tifosi del Foggia delusi tentano di incendiare lo stadio Il fuoco è stato domato in circa mezz'ora, non si lamentano feriti - Distrutta anche una porta Negato un evidente rigore ai padroni di casa - I rossoneri hanno giocato una onesta partita Foggia Milan 0 0 FOGGIA: Trentin 7; Cimenti 6 (dal 70' Liguori s.v.), Colla 6; Pirazzini 7, Scorsa 5, Valente 5; Pavone 6, Fabian 5, S. Villa 6, Del Neri 6, Golin 5. MILAN: Pizzaballa 7; Anquilletti 6, Sabadini 6; Bianchi 5, Turone 7, Maldera 6; Bergamaschi 7, Benetti 6, Tresoldi 6, Rivera 6, Chiarugi 6. ARBITRO: Menicucci 5. (Dal nostro inviato speciale) Foggia, 19 maggio. // Foggia non batte il Milan, il Verona non perde a Torino, il Foggia retrocede in serie B, Gli sportivi pugliesi, accorsi in gran numero al richiamo di questa ultima gara di campionato, accolgono la « sentenza - con malcelata rassegnazione. C'è qualche protesta da parte dei tifosi più accesi. Un gruppo di giovani entra in campo. Pare per scherzo, poi d'improvviso esplode la follia. Una porta, quella a destra della tribuna centrale, viene divelta e rotta, nel frattempo nel settore dei popolari dal lato opposto scoppia un incendio. Le tavole di legno bruciano con crepitio sinistro. La polizia fa sgombrare gli ultimi ritardatari mentre arrivano i pompieri. In mezz'ora il fuoco è domato, e non si lamentano feriti. E' presto per parlare di danni, pare comunque che si aggirino sui cinque milioni. Negli spogliatoi assistiamo a scene toccanti. Toneatto piange: « In questo momento non voglio pai lare. Il sentimento di profonda tristezza avrebbe il sopravvento sul ragionamento. Discuteremo del Foggia e del suo avvenire domani 0 fra qualche giorno ». // presidente Fesce dà la colpa di tutto alla sfortuna e aggiunge: « Non meritavamo la retrocessione ». / giocatori sembrano i meno provati. Pirazzini accenna appena agli infortuni ed alle assenze lamentate dalla squadra nei momenti cruciali del torneo e precisa: «Abbiamo mancato traguardi possibili, ed ora siamo nei guai ». Fuori intanto la folla si allontana muta. Il « dramma » continuerà nei discorsi nei caffè e nei circoli. Durerà parecchi giorni. Il Foggia è tornato in serie Bl Potrà ritornare in A molto presto? La risposta non è possibile. Nei prossimi giorni i dirigenti studieranno la situazione ed esamineranno anche la posizione di Toneatto. Il vice presidente Russo dice: ■ Non è detto che dobbiamo cambiare allenatore. Non è certo colpa sua ». Sarebbe infatti ingiusto dire che è colpa di Toneatto, però anche il trainer ha le sue responsabilità, come responsabili, sia pure parzialmente, sono i giocatori per certi errori in campo ed i dirigenti che non hanno saputo seguire la squadra nel momenti opportuni. Però è necessario ammettere che anche cause esterne hanno contribuito a questo triste finale, a cominciare naturalmente da alcuni errori arbitrali. Più volte gli arbitri non sono stati benevoli con 1 pugliesi; se ne ha prova anche oggi. Menicucci non vede — o finge di non vedere — un netto e volontario fallo di mano in area dì rigore del Milan. Ma è bene dire con altrettanta franchezza che le sviste arbitrali, sebbene numerose, da sole non bastano a giustificare la retrocessione del Foggia. Durante il campionato qualcosa non ha funzionato nella squadra rossonera. Contro il Milan ed anche in altre circostanze, come ad esempio nelle gare contro il Verona, contro la Sampdoria e contro il Bologna. Sono tre squadre che venute a Foggia sono tornate a casa con un punto prezioso, i punti che ora mancano alla squadra pugliese nel conteggio finale. Parliamo della partita. Ci si attende un Foggia » arrabbiato », una squadra decisa e votata all'assalto per conquistare la vittoria, condizione indispensabile per raggiungere la salvezza. Invece vediamo \ il « solito » Foggia, con i centrocampisti bravi ma eccessivamente ì leziosi nella manovra, con Valente, Fabian e Del Neri impegnati I nel ' portare la palla », con tre punte di ruolo, ma con Villa costantemente solo a lottare in area j avversaria. Il Milan non vuole guai. Gioca senza grinta ma senza lare regali. In dilesa Turone non fallisce un intervento, Sabadini ed Anquilletti sono custodi attenti di Villa e di Golin, Benetti corre in aiuto a un Rivera bravo nei tocchi ma per nulla deciso negli Interventi. E' un Milan tranquillo, disposto a tutto, ma non un Milan arrendevole. La squadra non è in forma. Non è una novità. I recenti risultati ne sono la conferma. A Foggia i milanesi reggono il confronto senza sudare molto ma senza combattere troppo. Corre molto Bergamaschi, tenta qualche puntata Chiarugi. Ma non c'è continuità. Il Foggia attacca a lungo ma con scarso orofitto. Ha paura del contropiede e non arrischia mai. Tenta qualche avanzata Pirazzini. Il capitano prova a tirare in gol: la palla supera tutti j Turone si lancia per respingere di testa. Però è fuori posizione. Allunga il braccio sinistro e colpisce nettamente con il pugno. E' rigore sacrosanto, ma Menicucci non vede 0 stranamente concede la regola del vantaggio. La palla giunge a Valente che conferma la sua ' giornata no » soedenuc fuori. La partita non offre molte emozioni. Al 36' su contropiede avanza Bergamaschi che serve Chiarugi. L'ala tenta il tiro, e Trentin respinge. Sulla palla è ancora Chiarugi, interviene Pirazzini e Chiarugi cade a terra. Per Menicucci tutto è regolare. Da Torino intanto giungono notizie poco buone per il Foggia. 1 pugliesi perdono anche lo slancio. Entra Liguori al posto di Cimenti (70') ma agli uomini di Toneatto mancano la forza e la rabbia per insistere. La partita finisce sullo zero a zero, finisce tristemente con il Foggia condannato alla B. Il Milan esce senza colpa e con poco merito da questo confronto. Il Foggia doveva osare di più. Era necessario vincere a tutti i costi. La prudenza e la leziosità, 7 ragionamento non servivano a nulla. Purtroppo ai foggiani è mancato il coraggio. Del resto il risultato di TorinoVerona bastava a decidere la sorte del campionato. Vincere o pareggiare per i pugliesi in fondo non cambiava nulla. Giulio Accatino

Luoghi citati: Foggia, Interventi, Torino