La crisi economica e i suoi "squilibri"

La crisi economica e i suoi "squilibri" Documento della Confcommercio La crisi economica e i suoi "squilibri" (Nostro servizio particolare; Roma, 25 giugno. « L'Italia vive oggi al disopra delle sue possibilità, ma è altrettanto vero che essa produce molto al disotto delle sue capacità », afferma il documento conclusivo del consiglio generale della Confcommercio, sostenendo i che ogni soluzione concreta di politica economica, finanziaria, creditizia, sociale è obbligata a passare attraverso questi due aspetti contraddittori. La Confederazione dei commercianti, per superare la grave cri- ! si economica, ritiene innanzitut- j to indispensabile che l'accordo ! raggiunto dal « vertice » c'.i Villa Madama non sia soltanto una | i ' 1 I | ; l , I 1 ! | • i ! j ! | tregua nella lotta tra i partiti, i ma u espressione della comune ' volontà, superiore a qualsiasi di1 vergenza, di ideologie e di tolteI ressi, di preservare il Paese dal| la rovina economica e dalla per; dita delle libertà democratiche ». A giudizio della Confcommercio, il semplice uso della « terapia classica » dell'inflazione, conl sistente nel ridurre la domanda , interna coi mezzi dell'inasprìI mento fiscale e delle restrizio1 ni creditizie, sarebbe dannoso, in ! quanto rischierebbe solo di aggravare la situazione. A queste misure quindi devono accompa| gnarsi interventi atti ad accele• rare il ritmo produttivo e a ridurre gli sprechi di ricchezza in tutte le forme in cui si presenI tano: ore di lavoro perdute; gestione irresponsabile degli enti | e delle aziende pubbliche; inef| Scienza di apparati tecnici e bu: rocratici. La scarsa efficienza del nostro ! sistema economico, aggiungono i ; commercianti, si confronta con j la maggiore efficienza degli altri i Paesi ai quali siamo legati da | rapporti di scambio attraverso la bilancia dei pagamenti, che è | « in continuo, progressivo, precii pitoso deterioramento». Insieme j alle riserve valutarie, se ne va : cosi anche la credibilità in camj po internazionale. L'obiettivo ur ! §ente ^ quindi quello di ridurre i il disavanzo con l'estero. ; Manifestati « motivi di dubbio » I sulla efficacia risolutiva delle mi! sure anticongiunturali concorda| te nell'incontro di vertice, soj prattutto perché non si riesce a intravedere come si intenda af| frontare il problema di fondo (argine agli intollerabili sprechi di energia lavorativa e allo sper' pero del denaro pubblico), il doI cumento sottolinea che solo sulla i base di un concreto affidamento I di serietà e onestà nelle gestioni j possono trovare consenso gli auì menti delle tariffe dei servizi pubblici intesi a colmare i paurosi disavanzi dei bilanci degli enti pubblici che vi provvedono; I solo nell'aumento dell'efficienza pubblica amministrazione iustificazione i ideila | possono trovare j ritocchi fiscali. Il commercio italiano è pronto ad assumersi la sua parte di sacrifici, « però nella sua giusta misura e non oltre la possibilità di sopportazione ». e. p.

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