Un'altra brutta figura per il Brasile

Un'altra brutta figura per il Brasile I campioni del mondo hanno deluso anche contro gli scozzesi Un'altra brutta figura per il Brasile Lo zero a zero favorisce però i traversa di Leivinha nel primo partita di Francoforte è stata sudamericani per la qualificazione ai danni dei britannici - Una tempo, due grosse occasioni per gli scozzesi nella ripresa - La molto dura, con la direzione incerta dell'olandese Van Gemert Brasile 0 Scozia 0 SCOZIA: Harwey; Jardine, Me Grain; Holton, Buchan, Bremmer; Morgan, Dalglish, Jordan, Hay, Lorimer. BRASILE: Leao; Nelinho, Francisco Marinho; Luis Pereira, Piazza, Mario Marinho; Jairzinho, Rivelino, Mirandinha, Paulo Cesar, Leivinha (dal 71' Carpeggiani). Arbitro: Van Gemert (Olanda). (Dal nostro inviato speciale) Francoforte, 18 giugno. Ancora uno 0 a 0 per il Brasile alla seconda uscita dei campioni del mondo, ed ancora una volta i cariocas possono essere molto contenti del risultato. La Scozia, che ha iniziato la partita con un certo timore reverenziale, contrariamente alle reboanti dichia¬ razioni della vigilia, è salita di tono con il passare dei minuti sino a schiacciare gli avversari nella loro area, costringendoli a salvataggi affannosi ed a considerare la divisione dei punti come un grosso successo. La partita è stata combattuta, violenta, cattiva, ricca di capovolgimenti di fronte e giocata su un livello atletico notevole. Alcuni scontri, sono stati quasi sempre - conditi » da falli, che l'incerto arbitro olandese raramente puniva: i più decisi sono stati Jardine, Bremner e Holton da parte scozzese, Luis Pereira, Francisco Marinho e Piazza da parte brasiliana, ma nessuno si è tirato indietro. A centrocampo il duello fra Rivelino e Bremner, i due capitani, ha avuto delle punte drammatiche. La Scozia, presentata da Ormond in formazione largamente rinnovata, ha dimostrato non solo di avere delle individualità valide come si sapeva, ma ha trovato sul campo un accordo notevole. Dalglish e Hay hanno costituito con il capitano Bremner una cerniera a centrocampo molto efficace. Il Brasile ha iniziato con maggiore ritmo che non contro la Jugoslavia, ma ha terminato la gara letteralmente sulle ginocchia. Ha deluso in pieno Mirandinha, il giovane attaccante che Zagalo ha lasciato in campo fino in fondo, forse con la maligna intenzione di dimostrare a chi l'aveva voluto in squadra quanto lui avesse ragione a voler puntare sulla formazione-tipo. Di fronte a 50 mila spettatori (c'è anche in tribuna il "premier" inglese Wilson] in una cornice di pubblico ancora più entusiasta che non per la gara di apertura, con almeno 15 mila scozzesi, molti del quali in gonnellino, e 5 mila brasiliani scatenati, con due bande tipo Maracanà, le due squadre hanno presentato novità interessanti al loro ingresso in campo. Da parte brasiliana Zagalo ha evi- j dentemente ceduto alla corrente dei dirigenti ed ha convinto Jair- \ zinho a tornare all'ala destra inserendo al centro dell'attacco il ventiduenne Mirandinha del S. Paolo, che disputa cosi la sua terza partita in Nazionale. Ancora maggiori le novità da parte scozzese. Il trainer Ormond, dopo una lunga pretattica, ha deciso di lasciare fuori non solo Law ma anche Johnstone per cercai r> una squadra più manovriera e più compatta anche se meno estrosa. Variazioni anche in difesa in quanto, contrariamente al solito, il ruolo di libero è affidato a Me Grain, mentre il lungo Holton si porta su Mirandinha e Jardine sta sulla destra bene attento alle incursioni di Paulo Cesar. Buchan è incaricato di custodire Jairzinho, mentre Rivelino finisce nella morsa di Dalglish e del capitano Bremner. Hay segue il più possibile le mosse di Leivinha il quale gioca a pendolo alle spalle delle punte che sono, in definitiva, soltanto Mirandinha e Jairzinho, con inserimento a sinistra di Paulo Cesar ed a destra dell'ottimo terzino Nelinho. Alle prime mosse veniva capovolta la situazione della vigilia. Ad avere paura, ad essere contratti sono chiaramente gli scozzesi, mentre il Brasile cerca di approfittare della situazione per rovesciarsi nella metà campo avversaria. Si vedeva subito però, alle prime puntate in contropiede degli scozzesi i cui centrocampisti cercavano soprattutto il lungo Jordan, che la difesa brasiliana presentava le solite pecche: se sulle ali Nelinho e Francisco Marinho facevano buona guardia, il blocco centrale composto da Piazza, Luis Pereira e Mario Marinho, aveva spesso delle incertezze nella posizione e rischiava di farsi prendere in velocità. Il migliore dei tre era ancora una volta Luis Pereira il quale si salvava come poteva, anche con qualche scorrettezza nelle occasioni difficili. L'avvio era veloce. Già al secondo minuto la porta scozzese correva un grosso pericolo con un'astuta punizione di Nelinho, dopo un fallo su Paulo Cesar. La palla sfiorava il palo dalla parte opposta dove si era piazzato il portiere Harvey. Reagiva la Scozia con una puntata sulla sinistra dell'ottimo Lorimer, poi tentava un affondo Bremner ma era stoppato da Rivelino in modo piuttosto duro. Quando la Scozia premeva, il Brasile teneva il solo Mirandinha in avanti: il giovane attaccante è evidentemente emozionato e scivola anche sul terreno inzuppato dalla pioggia caduta nel pomeriggio. I brasiliani si facevano vivi ancora con un tiro da lontano di Rivelino, deviato con difficoltà in angolo da Harvey e sono sfortunati sul corner, calciato ancora da Rivelino e deviato al volo con una violenta botta sulla traversa da Leivinha. Papera della difesa scozzese al 15'. Me Grain toccava indietro per Holton, ma andava via Jairzinho e taceva partire un violento tiro trasversale che Jardine deviava al volo con un certo affanno. La partita si accendeva verso il 20', cominciavano i primi scontri, I brasiliani, ad onor del vero, erano i primi ad entrare duro sugli scozzesi, a tutto loro svantaggio perché i britannici non aspettavano altro che la partita diventasse più combattuta per trovare il giusto ritmo. Scattava Paulo Cesar al 25' sulla destra, tentava un dribbling poi toccava indietro per l'avanzante Francisco Marinho il cui tiro finiva appena alto. Rivelino, più attivo che non nella prima partita, ma molto nervoso e duro, scalciava Hay al 28' che rendeva la botta. Il brasiliano si vendicava sull'incolpevole Daeglish ma era subito braccato da Bremner: in tutto questo bailamme l'arbitro olandese Van Gemert, paludato in un'incredibile divisa rossa, assisteva senza intervenire. Non poteva fare a meno, però, al 34' di ammonire finalmente Rivelino, il quale scalciava da tergo Bremner che stava cercando spazio per un'apertura verso Dalglish, scattato sulla destra. Insistevano gli scozzesi in attacco nel finale del tempo, Luis Pereira • stoppava » come poteva Jordan in area con un'ancata che faceva reclamare il penalty da parte dei britannici. Ancora una avanzata di Lorimer sulla sinistra, poi su uno scontro a centrocampo fra Dalglish e Piazza si chiudeva il tempo. La ripresa ha offerto ancora maggiori emozioni. Le squadre si sono ripresentate in campo nella medesima formazione iniziale, il Brasile ha iniziato spingendosi in avanti, la gara si è subito rimessa su binari - caldi ». La Scozia ha cercato di ribattere in contropiede, ma gradatamente è salita di tono sino a prendere il sopravvento a centrocampo. Sempre più duri I duelli fra Jardine e Paulo Cesar, gli scontri Ira Luis Pereira e Jordan. Davvero l'arbitro olandese Van Gemert ha tollerato troppo ed ha rischiato molto anche se alla fine per fortuna non sì sono verificati Incidenti gravi. I brasiliani si sono rilatti vivi in attacco al quarto d'ora con un colpo di testa in tuffo di Leivinha su punizione calciata da Paulo Cesar, ma pronta è stata la parata di Harvey. Sono proseguiti a centrocampo gli scontri cruenti fra Rivelino e Bremner. Da parte scozzese ha preso quota II gioco di Hay, che si è latto luce con alcuni tiri potenti che hanno messo in difficoltà Leao. La Scozia ha aumentato il ritmo ancora dopo il 20', quando con una mossa davvero inspiegabile Zagalo ha richiamato in panchina Leivinha sino a quel momento uno dei migliori per mandare in campo Paulo Cesar Carpegianl. I brasiliani hanno dovuto a tratti chiudersi in difesa subendo la pressione avversaria anche se sterile per la stanchezza che cominciava ad attanagliare le punte biancoblù. Ancora gli scozzesi in avanti, al 35' su punizione di Lorimer Jordan ha schiacciato di testa, Leao non ha trattenuto la palla ma nessuno è stato pronto a toccare in rete. Ha risposto il Brasile con una avanzata sulla destra di Nelinho. Insomma le sorti del Brasile sono legate al risultato di ScoziaJugoslavia: in caso di pareggio, i cariocas dovranno segnare almeno tre gol allo Zaire per qualificarsi, grazie alla dilferenza reti ai danni della squadra di Bremner. Bruno Perucca Francoforte. Mischia in area brasiliana, Jordan tenta il colpo di testa (Telefoto)