I pregi del riscaldamento a metano prezzo minore e inquinamento nullo

I pregi del riscaldamento a metano prezzo minore e inquinamento nullo I pregi del riscaldamento a metano prezzo minore e inquinamento nullo Convegno di tecnici presso la Fondazione Agnelli - "Le riserve italiane bastano per 15 anni, senza contare i contratti ventennali stipulati all'estero" Si è svolto ieri presso la Fondazione Agnelli 11 primo di una serie di incontri organizzati dall'Ati, associazione termotecnica italiana, sezione piemontese, sul tema «Riscaldamento a metano e razionalità della sua utilizzazione ». All'iniziativa hanno aderito l'Italgas e l'Assistal, associazione nazionale Installatori. « Scopo del convegno — ha detto ring. Capetti, vicepresidente dell'Ati — è chiarire con alcune lezioni e un dibattito, aperto a tutti gli installatori ed ai termotecnìcì, i problemi connessi all'utilizzazione del metano nelle centrali e negli impianti individuali. Oggi a Torino una famiglia su tre si riscalda con questo combustibile; più di 100 mila famiglie usufruiscono di un impianto centralizzato a metano e circa 32 mila hanno un impianto individuale ». Fino a qualche tempo fa il metano era apprezzato soprattutto per i vantaggi indiscutibili che presentava rispetto al problema dell'inquinamento atmosferico. «Dopo la crisi del petrolio e lo aumento vertiginoso dei prezzi degli oli combustibili il metano rappresenta oggi la soluzione più economica — hanno affermato i dirigenti dell'Italgas —; la richiesta di trasformazione degli impianti cresce enormemente in questo periodo e l'80 per cento degli stabili di nuova costruzione hanno un impianto a meta¬ no. In pochi anni si prevede che ne usufruirà la maggior parte delle abitazioni di Torino e cintura ». L'Italia ha riserve di metano sufficienti a coprire il suo fabbisogno per i prossimi 15 anni (180 miliardi di metri cubi contro un consumo di circa 16 miliardi registrato lo scorso anno). « Inoltre il nostro Paese ha stipulato contratti ventennali per l'acquisto di metano in Russia, Olanda e Libia, a prezzi che tutto il mondo ci invidia — ha affermato Capetti — e le riserve europee sono di circa 4500 miliardi di metri cubi di metano. Le ricerche in corso in Italia come nelle nazioni del Mec danno sempre nuovi risultati ». Il prezzo attuale del metano per uso domestico è 36 lire al metro cubo (Iva esclusa) contro le 76 lire circa per un litro di gasolio. « Si parla ormai da tempo e con insistenza di un aumento del prezzo del metano, ma "resterebbe ancora il combustibile meno costoso" — ha precisato ring. Brossa, presidente dell'Ati —. Oltre ad essere il più sicuro nella continuità della distribuzione. Il consumo si paga in base alla bolletta fornita dall'Italgas e chiunque può controllare di persona il contatore». Nel corso di questo primo incontro sul riscaldamento a metano Sergio Sorassi dell'Italgas ha parlato sul tema « Impianti termici alimentati con metano, aspetti energetici, norme UniCig » e Ovidio Jacorossi dell'Assopetroli ha trattato: « II servizio negli impianti centralizzati di riscaldamento a metano ». La seconda riunione si svolgerà oggi alle 18, presso la Fondazione Agnelli.

Persone citate: Brossa, Capetti, Ovidio Jacorossi, Sergio Sorassi

Luoghi citati: Italia, Libia, Olanda, Russia, Torino