Fra gli arbitri designati per gli azzurri una novità è il venezolano Llobregat

Fra gli arbitri designati per gli azzurri una novità è il venezolano Llobregat Aurelio Angonese dirigerà Cile-Germania Est a Berlino Fra gli arbitri designati per gli azzurri una novità è il venezolano Llobregat Gli è stata affidata la partita d'esordio con Haiti - Il sovietico Kasakov sarà il direttore di gara con l'Argentina, il tedesco occidentale Weyland con la Polonia ■ L'italiano preoccupato ma soddisfatto per il delicato incarico (Dal nostro inviato speciale) Francoforte, 12 giugno. Reticolati, autoblindo, cani poli- ziotti. agenti con mitra davanti al ritiri delle sedici squadre: al con- trario un oasi di tranquillità e di indillerenza più assoluta all'ai- bergo Esso-Motor dove da alcuni giorni vivono e si allenano gli arbitri prescelti dalla Fila per dirigere le gare mondiali. Fra questi, oltre al nostro Angonese, al quale è stato alfidato un grosso carico dì responsabilità con una partita molto delicata, cioè Cile-Germania Est a Berlino per i suoi possibili risvolti politici, incontriamo i tre direttori di gara designati per le partite iniziali dell'Italia. Il venezuelano Vicente Llobregat per il match con Haiti (guardalinee un brasiliano, Marques e un irakeno Namdar). il sovietico Pavel Kasa- kov per la partita con l'Argentina (guardalinee il tedesco occidenta- le Gloeckner, quello, della finale Brasile-Italia in Messico, e il ru me"° Carnea), quindi il tedesco occidentale Hans Joachin Weyland m incontro con la Polonia (guar dalmee un altro tedesco. Schou lenburg e il canadese Wmse mann). La sorpresa nelle designazioni è giunta indubbiamente dal venezue- | lano Llobregat. un contabile di 42 i anni di Caracas al quale è stata affidata la partita d'esordio con i l'Haiti. Mentre Angonese lo ha de- finito " un ottimo collega » // bel- ] ga Loraux, lo stesso che ha direi- I to la prima finale della Coppa dei ' Campioni fra Atletico e Bayern, ! candidato ora per la finalissima di \ Monaco, si è espresso con un ge- ì sto assai significativo commen- j tando: « Meritavate qualcosa di j meglio ». Una frase addirittura la- j pidaria. Di altro valore invoce ap- ! paiono il sovietico Kasakov, 46 an- ! 1 ni. insegnante di calcio all'Istituto di educazione fisica di Mosca, e il quarantaseienne Weyland. direttore di uno dei settori di un importante supermarket di Oberhausen: due fischietti collaudati, gente abituata a far rispettare il regolamento con decisione. L'atmosfera Ira gli arbitri è del- le più serene. Si direbbe che si tratta di simpatici signori in vacanza (quando li abbiamo incon trati erano reduci dalle visite mediche e stavano partendo per una crociera sul Reno). Il brasiliano Marques ci ha confidato con fie rezza di essere l'unico arbitro che abbia avuto il coraggio di espelle- I re Pelè per tre volte ai Maracana, mentre l'australiano Tony Bosko- \ vie ha raccontato la sua strana I odissea: nato in Jugoslavia, natu- j ratizzato australiano a Sidney dove ! risiede, è un autentico poliglotta: parla pertettamente italiano, ingle- j se. russo, polacco, cecoslovacco e tedesco. £' uno dei più giovani ar-j bitri avendo appena trentaquattro anni. L'unico in verità un po' preoccupato è sembrato proprio Angonese che durante il colloquio ci ha invitato a mettere via il taccuino perché si sentiva osservato con troppa attenzione. Chi lo guarda- : va, in verità, era un giornalista tedesco che conoscendo l'italiano cercava forse di captare qualche scampolo del dialogo. L'arbitro italiano in efletti è sembrato un pochino teso anche se si e detto soddisfatto della difficile designa- ■ zione' •■■ Meglio cosi — ha coni- : mentalo —. E' proprio nelle gare impegnative che si può notare il | valore di un arbitro, lo spero prò- \ prio che si tratti di una partita se non cattiva, comunque molto combattuta: vi assicuro che non starò a guardare ». In questi giorni di ritiro, oltre ad allenarsi con severo impegno (due ore al giorno di footing e di esercizi ginnici) Angonese ha presenziato con i colleghi alle lezioni teoriche svolte da alcuni esperti nel settore arbitrale. Al direttore di gara è stato raccomandato di reprimere con decisione il gioco ostruzionistico, di punire — ha precisato Angonese — quei giocatori che con i loro marcamenti ossessivi, impediscono all'avversario di partecipare all'azione. Gli arbitri, insomma, non dovranno punire solo dove si svolge l'azione col pallone, ma anche in quei settori dove troppo spesso i contatti Ira i calciatori portano ad inevitabili irregolarità. Anche i portieri saranno attentamente sorvegliati: guai a quelli che cercheranno di perdere tempo facendo scivolare la palla per terra accompagnandola per diversi secondi. In proposito è imminente una nuova regolamentazione da parte dell'lnternational Board. Saranno severamente repressi anche certi tackles molto di moda ma irregolari: si potrà cioè giocare alla Schnellinger intervenendo in scivolata sulla palla, ma non più saltando letteralmente sulla sfera e sui piedi dell'avversario. Il belga Loraux, vecchio marpione delle sedi internazionali, un ampio sorriso alla Franco Franchi, ci ha dato addirittura una esibizione pratica nella hall dell'albergo su altri tipi di gioco irregolare, come ad esempio l'intervento a fianco a fianco col quale si porta via la palla all'avversario ma nel contempo lo si blocca mettendogli una gamba fra le sue- g. gand.

Persone citate: Aurelio Angonese, Franco Franchi, Hans Joachin, Loraux, Namdar, Pavel Kasa, Pelè, Schou