Sollecitati finanziamenti per esportazione in Urss

Sollecitati finanziamenti per esportazione in Urss Dai costruttori di macchine utensili Sollecitati finanziamenti per esportazione in Urss Milano, 4 giugno. (Radiocorj L'accelerazione dell'» iter » della legge per l'assegnazione dei fondi al « Mediocredito Centrale » per consentire la rapida effettiva utilizzazione del! l'ultimo credito di 350 miliardi di lire per finanziare le esportazioni meccaniche italiane nella Unione Sovietica è ritenuta « inI dispensabile ed urgente » dalla I Unione costruttori italiani mac! chine utensili (Ucimu). Lo ha | dichiarato oggi alla stampa il [ consigliere dell'Unione stessa, | dott. Alberto Perna. Nel febbraio 1973, a seguito di I un accordo intergovernativo per ! contribuire all'ulteriore sviluppo \ della collaborazione economico. commerciale tra l'Unione Sovie; tica e l'Italia, l'Imi (Istituto moi biliare italiano) stipulò con la j Banca per il commercio estero : dell'Urss (Vneshtorgbank) una convenzione di credito di 350 miliardi, destinata al pagamento del 90 per cento di forniture complete in Urss di impianti, attrezzature industriali e servizi di produzione italiana. La banca sovietica si impegnò a rimborsare il finanziamento in sette anni al tasso annuo del 5,95 per cento. In tale situazione, l'Imi si preoccupò di assicurarsi il rifinanziamento da parte delle banche di interesse nazionale che garantirono all'esportatore italiano il pagamento delle forniture all'atto della consegna se¬ condo i termini della convenzione. Ora però che gli esportatori debbono ricevere i pagamenti, a seguito delle consegne effettuate, sono stati informati da alcune banche che il pagamento poteva essere fatto solamente riconoscendo la differenza di interesse fra quello della convenzione (5,95 per cento) e quello di mercato (minimo attuale 14 per cento) fino all'entrata in vigore della convenzione, che, come accennato, non ha ancora avuto attuazione. In conseguenza, l'operatore italiano deve pagare una differenza che si aggira sufi'8 per cento all'anno per una durata imprecisata, perché i fondi della convenzione debbono essere stanziati per decreto legge approvato dal Parlamento. Il consigliere dell'Ucimu ha afj fermato che « tate costo non può essere certamente sopportato dalle industrie che hanno acquisito le forniture ancora nel 1972 a prezzi fissi ed hanno dovuto sopportare i pesantissimi rincari del costo del lavoro, delle materie prime e del denaro ». I crediti sopra ricordati hanno consentito alle industrie italiane produttrici di macchine utensili di inserirsi per sostanziose forniture (il valore si aggira sui 90 miliardi) destinati al nuovo grande stabilimento sovietico di Kama per la produzione di autocarri.

Persone citate: Alberto Perna

Luoghi citati: Italia, Milano, Unione Sovietica, Urss, Vneshtorgbank