Merzario, quando il rischio è troppo
Merzario, quando il rischio è troppo Ancora una volta al centro di un episodio discusso Merzario, quando il rischio è troppo Amici riferiscono che Jackie lekx, a proposito del suo « sì » a correre ad Imola in coppia con Arturo Merzario, avrebbe commentato: » Almeno, non rischio di essere preso a sportellate ». Una battuta un po' cattivella del belga, che l'anno scorso, quando si trovava alla Ferrari, ebbe una serie di vivaci polemiche con il comasco, anche allora suo compagno di squadra E' una battuta, però, che riflette gli umori di molti piloti nei confronti di Merzario. Dal commento di Stewart in Spagna (« Non so come faccia a stare in pista con quel sistema di guida ») alle roventi accuse di Stommelen in Germania [« E' un matto A, si nota che Arturo ha perso qualche simpatia fra i suoi colleghi. Ancora lekx, e poi Larrousse e Pescarolo hanno detto di non capire l'impeto e l'animosità dell'italiano nei primi giri di una gara di mille chilometri. • Che bisogno c'era — hanno commentato — di correre tanti rischi? ». In effetti, in questi ultimi mesi Merzario, volente o nolente, è stato al centro di molti episodi discussi. Ricordiamo nelle corse di durata le sportellate con Pescarolo al primo giro della « 1000 km » di Monza, quelle con il compagno di squadra Stommelen al Nuerburgring e, infine, la collisione di domenica con Nanni Galli ad Imola. Nei Grandi Premi di Formula 1 ecco l'uscita di pista del Jarama e un modo di guidare piuttosto personale, dentro, sopra ed oltre i cordoli che delimitano le piste. E' di relativa importanza, a proposito soprattutto dell'incidente di Imola, stabilire di chi e in quale misura è la responsabilità. Può darsi che la colpa sia di Galli, ma resta il fatto che Merzario corre ormai al limite delle possibilità sue e della vettura che gli viene affidata. Non ha. secondo noi. un margine di sicurezza per ovviare ad eventuali errori — suoi o di altri — 0 a cedimenti della macchina. Può darsi che Merzario la pensi diversamente e ritenga di essere sempre nei suoi limiti. Certe sue dichiarazioni un po' guascone non hanno però trovato riscontro con la dura realtà dei fatti, dalla pretesa superiorità dell'Alfa Romeo sulla Matra-Simca alle possibilità della Iso. un « team » che, fra l'altro, sta attraversando un momento finanziario assai difficile. Merzario sta cercando di dimostrare a tutti il suo valore, di far vedere che lui. nella sua squadra, è sempre il più forte e che. nel confronto con gli avversari, è l'osso più duro. Un desiderio di rivalsa che nasce, probabilmente, dal suo « divorzio » con la Ferrari e che, sul piano umano, è apprezzabile e comprensibile. Ma chi fa il professionista in questo difficile mestiere di pilota deve anche saper ragionare con lucida freddezza. Merzario non deve dimostrare niente, ormai chi segue le vicende dello sport automobilistico sa quanto sia bravo. Si accontenti di essere se stesso, ed allora, speriamo, subirà meno amarezze e conquisterà più successi. Ora rischia davvero troppo, per sé e per chi gli sta vicino. m. fe.
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