Paolini sincero grazie, Bitossi di Maurizio Caravella

Paolini sincero grazie, Bitossi Paolini sincero grazie, Bitossi "Ha fatto tutto lui, io mi sono limitato a stargli a ruota" - Merckx infuriato per il riposo (Dal nostro inviato speciale) Pietra Ligure, 30 maggio. Da tornitore al cantiere navale di Pesaro a campione d'Italia di ciclismo: Paolini, che aveva cominciato ad andare in bicicletta per guadagnare qualche soldo in più, col solo obbiettivo di diventare un buon gregario [<• Non mi sono mai illuso di poter diventare un campione — dice —■ aiutavo gli altri a vincere ed era come se vincessi io »), ora trova tanta gente disposta a saldargli il debito, e magari con gli interessi. « Oggi — spiega — devo la vittoria a Bitossi, ha fatto quasi tutto lui: io mi sono limitato a stargli a ruota, la volata è stato Franco a farla. A qualche chilometro dall'arrivo mi si è avvicinato e mi ha detto: se vuoi battere tutti allo sprint, mettiti dietro di me, fidati. Come si fa non fidarsi di uno come Bitossi? E' partito al chilometro, mi ha portato fino ai duecento metri, poi mi ha fatto passare. Insomma, mi ha fatto un grasso regalo. E io l'ho accettato, perché ho la maglia tricolore addosso e non voglio che qualcuno dica che l'ho vinta per caso. Mi impegno sempre al massimo, è vero, ma ogni tanto qualche vittoria ci vuole: una tappa del giro di Sardegna, poi a Mirandola, poi oggi. Insomma, faccio del mio meglio ». Won è un « super » e forse non lo sarà mai, però quella maglia tricolore non gli sta adatto larga e le sue vittorie non danno fastidio a nessuno. Dopo l'intermezzo di Pietra Ligure, domani un'altra tappa in cui chi non ha voglia di impegnarsi rischia di finire fuori tempo massimo. Ci sono due salite, ma Fuente dice subito che non attaccherà: « A me — spiega — i soldi del gran premio della montagna non interessano: io voglio vincere il giro, magari per un solo secondo su Merckx, ma voglio vincerlo. Domani corro in difesa: se nessuno mi stuzzica, me ne sto tranquillo, ho la maglia rosa e mi basta. Ma se qualcuno spera di trovarmi impreparato e cerca il colpo a sorpresa, gli faccio passare subito la voglia. Si facciano pure avanti, io li aspetto ». Chi dovrebbe farsi avanti è Merckx, che è piuttosto infuriato: « Il giorno di riposo non ci voleva proprio, ha rovinato i miei piani. Fuente aveva fatto una grossa cronometro, per riuscirci aveva speso molte energie, volevo fargli pagare lo sforzo. Ma con 24 ore di interruzione si è ripreso in pieno. Adesso, se voglio vincere il giro, devo cercare di sorprenderlo nelle tappe dure, come appunto quella di domani. Ci proverò, ma confermo ciò che ho già detto: il favorito numero uno, ora, è lui ». Anche Baronchelli, Battaglili e Moser sono molto attesi, ma non fanno promesse, perché hanno paura di non mantenerle. Tutti aspettano Merckx, come sempre. Maurizio Caravella

Luoghi citati: Italia, Pesaro, Pietra Ligure, Sardegna