Espulso il cecoslovacco Kodes Zugarelli è nei quarti di finale

Espulso il cecoslovacco Kodes Zugarelli è nei quarti di finale Aggredito il giudice Brunetti per una palla "rubata,, Espulso il cecoslovacco Kodes Zugarelli è nei quarti di finale Il punto avrebbe assegnato all'italiano una seconda palla-gara - Inevitabile la decisione dopo le violenze del giocatore in campo - Negli spogliatoi diverbio con l'innocente Tonino (Dal nostro inviato speciale) Roma, 30 maggio. // cecoslovacco Jan Kodes spintona Michele Brunetti, 35 anni, avvocato e assessore alla pubblica istruzione del comune di Ancona agli internazionali di Roma nelle vesti di giudice arbitro. Il motivo è una palla contesa e importantissima giudicata a favore di Tonino Zugarelli, l'ultimo italiano in gara. Inevitabile la decisione di espulsione del tennista cecoslovacco. Così Zugarelli entra nei quarti conquistando un risultato clamoroso, forse il più importante della sua carriera ma rovinato dallo scandalo finale che lo vede però senza colpe. Primo set tiratissimo. Vince Zugarelli al tie-break. La seconda partita è per Kodes e si va al set decisivo. Sembra che per Kodes non debbano esserci più difficoltà anche se accanto a me Gaio Fratini, il Marziale degli anni Sessanta, scrive sul mio notes un punteggio di 6-4 in favore di Zugarelli. La fiducia è l'ultima a morire per l'epigrammista innamorato del tennis. Kodes va 2-0. Poi 3-1, 4-3, quindi Zugarelli gioca le sue palle più belle scoprendo anche il « lob » prima ignorato per beffare un avversario che non credeva di incontrare tali difficoltà e si porta in vantaggio per 5-4. Si arriva al « casus belli ». Su servizio di Kodes Zugarelli si procura un primo match-point, ma lo dilapida scendendo a rete precipitosamente e lasciandosi sfuggire sul dritto un perfetto passante del rivale. Parità. Ed ecco un altro passante del cecoslovacco, quello all'incrocio delle linee di fondo campo dalla parte del giudice di sedia. A nostro avviso la palla è decisamente buona. Il giudice della linea di fondo (Alcide Ratti per la cronaca) dà il fuori, quello della linea laterale (Giuseppe Buonanno: « La palla era buona, la mia coscienza non mi permetteva di dare il fuori ») non fiata. La palla è più di competenza del secondo che non del primo, dato che era almeno venti centimetri prima della linea di tondo. Ma tant'è. Zugarelli si è fermato. Per lui è la seconda palla gara. Non giudica il punto, c'è una decisione che gli ha impedito di rispondere al colpo dell'avversario. Kodes, che è stato danneggiato un paio di volte, non di più, aggira la rete visibilmente alterato e Investe malamente il giudice che ha parlato. Michele Brunetti, giudice arbitro che seguiva la partita da una buca sotto le tribune, entra pure lui in campo. Invita Kodes ad allontanarsi, questi gli dice di uscire fuori e lo spintona. Brunetti, alla maniera di un arbitro di calcio, gli indica subito gli spogliatoi, poi ci ripensa: il tennis non è il foot-ball e interpella i due giudici di linea in questione e non può far altro che invitare Kodes a riprendere a giocare con il punto a sfavore. Nuovo spintone di Kodes e partita vinta a Zugarelli per espulsione dell'avversario sul punteggio di 5-4 del terzo set, mentre i carabinieri, come lo scorso anno per la partita tra Nastase e Bertolucci, sono costretti a scendere in campo per evitare quai maggiori. Negli spogliatoi Kodes, furente, insulta Zugarelli e tutti gli italiani. Tonino replica e i due rischiano di venire alle mani se non intervenissero altri giocatori a dividerli. « Non verrò più a giocare in Italia — dice Kodes —. Brunetti, quando è entrato in campo, ha invitato il giudice di linea a non mutare il proprio atteggiamento ». L'incidente rammarica. Non è una pagina di correttezza sportiva. Brunetti, in una conferenza stampa, spiega che lui non poteva iar altro che dare ragione al giudice di linea e che lo stesso giudice di sedia non poteva mutare il verdetto. Ammette però che se Kodes avesse tenuto un comportamento più corretto si poteva benissimo giungere a rigiocare due palle come il « fair play » tennistico avrebbe comandato. i Due risultati positivi nel dop! pio per gli italiani. Panatta e Bertolucci hanno battuto l'affiatato tandem francese composto da Goven e Proisy faticando nel primo set, vinto ai tie-break, e dominando per cappotto nel secondo. Nel doppio femminile la •• baronessa Marzano, in coppia con Monique Di Maso, ha superato il torte doppio cecoslovacco composto da Neumannova e Kozelhuova in tre combattutissimi sets in cui ha dimostrato di attraversare un '.timo grado di forma. Rino Cacioppo Jan Kodes

Luoghi citati: Ancona, Italia, Roma