Accordo tra i Paesi Ocse per vincere le difficoltà di Loris Mannucci
Accordo tra i Paesi Ocse per vincere le difficoltà Conclusi due giorni di lavori a Parigi Accordo tra i Paesi Ocse per vincere le difficoltà L'intesa sui tre problemi fondamentali: lotta all'inflazione, disavanzo valutario, situazione economica del "Terzo Mondo" (Dal nostro corrispondente) Parisi, 30 maggio. Una dichiarazione « di buo- i na condotta » commerciale internazionale — che però j non e impegnativa — e stata adottata all'unanimità dal- le delegazioni dei ventiquattro Paesi dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) il cui Consiglio a livello dei ministri si è riunito ieri ed oggi a Parigi sotto la presidenza dell'italiano Antonio Giolitti al cui fianco si trovava, nella delegazione italiana, il senatore Tommaso Morlino. Tre problemi erano soprattutto all'ordine del giorno: inflazione e modo di lottare contro di essa; disavanzo della bilancia dei pagamenti in vari Paesi; conseguenze sidla situazione economica e finanziaria dei Paesi in via di sviluppo. E' stato ammesso che dovrebbero essere affrontati mediante « un'ampia azione comune nei settori delle politiche in materia di economia, scambi, finanze, valuta, investimenti e sviluppo », e che il disavanzo della bilancia dei pagamenti rappresenterà « un problema delicato » per certi Paesi e quindi « i Paesi membri coopereranno con ogni mezzo per facilitare tale finanziamento e sono pronti a considerare gli adeguati accordi che possono rivelarsi necessari ». Poiché i provvedimenti adottati unilateralmente sono nocivi, è stato auspicato « un impegno comune allo scopo di ogni nuova azione unilaterale che pregiudicherebbe le relazioni economiche internazionali ». I ministri dichiarano quindi che per un anno si dovrebbe: evitare di prendere misure unilaterali per ridurre le importazioni e misure contrarie agli obiettivi della dichiarazione di « buona condotta »; evitare misure « per stimolare artificialmente le esportazioni » e di farsi «una concorrenza distruttiva mediante sovvenzioni ufficiali al credito per l'esportazione»; evitare restrizioni all'esportazione contrarie agli obiettivi memente agli ìmpegnì ìnterdella dichiarazione; consultarsi utilizzando le procedure dell'Ocse affinché la dichiarazione venga applicata; applicare le decisioni confor- nazionali e tenendo presenti le necessità dei Paesi in via di sviluppo. Il comunicato rilasciato dopo la riunione del Consiglio dei ministri precisa che il freno al rialzo dei prezzi è il primo obiettivo da raggiungere, pur mantenendo la attività economica « a soddisfacenti livelli » ed evitando il « trasferimento dei problemi dell'occupazione da un Paese all'altro ». Occorre quindi far sì che non appaia « un eccesso di domanda nella zona Ocse » e che a tal fine vengano adottate le opportune politiche finanziarie e monetarie. Altro obiettivo da raggiungere: limitare l'ampiezza e la durata dell'indebolimento delle bilance dei pagamenti. Si osserva a Parigi, a proposito di suggerimenti con tenuti nella dichiarazione di « buona condotta », che i maggiori sacrifici dovrebbero esser fatti dalla Germania, e non si crede che Bonn sia disposta a sacrificarsi per tutti. E' soprattutto alla Francia che la Germania offrirebbe assisteiiza. Loris Mannucci
Persone citate: Antonio Giolitti, Parisi, Tommaso Morlino
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