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Forte sviluppo ogni anno dei trasporti merci aerei Convegno di studi al Politecnico di Torino Forte sviluppo ogni anno dei trasporti merci aerei Il trasporto aereo delle merci continua a svilupparsi ad un saggio variabile fra il 15 e il 22 per cento all'anno. Le vicende economiche che turbano gran parte del mondo invece di frenarlo gli danno stimolo, per il più rapido flusso e la migliore utilizzazione del denaro che permette di realizzare. Questi sono alcuni degli elementi di maggior interesse emersi ieri nel corso dell'incontro svoltosi al Politecnico di Torino su questo importante settore della distribuzione, per iniziativa del Centro studi e applicazioni di organizzazione aziendale. Relatore il dott. Ferdinando Rodriguez, dell'Alitalia. Ancora pochi anni fa questo genere di trasporto era considerato come secondario. La situazione è poi mutata, grazie alle notevoli prospettive che offre: la conquista di nuovi mercati, la possibilità di vendere prodotti prima con sbocchi limitati a causa della deperibilità o della rapida obsolescenza, gli imballaggi più economici e i risparmi nel magazzinaggio. Qualche dato significativo. Nel 1973 su 55 milioni di tonnellate di merci dell'interscambio italiano, soltanto 88 mila viaggiarono per via aerea, pari allo 0,16 per cento. Ma su certe direttrici l'aereo si accaparrò una larga parte del traffico. Per esempio verso il Canada (28 per cento), gli Stati Uniti (25), certi scali del Centro America e dell'Estremo Oriente (50). Sempre rispetto l'interscambio totale, l'aereo inoltre trasportò qualcosa come l'8 per cento del suo valore globale. Come gli altri vettori di tutto il mondo, l'Alitalia crede nel futuro del trasporto aereo delle merci. Tanto più che per i velivoli più moderni come i «747» e i <iDc 10» esso è un complemento essenziale del trasporto delle persone dal quale può derivare fino al 30 per cento del provento di una linea. a. v.