"Iva: impresa e professionista"

"Iva: impresa e professionista" Presentato al Circolo della stampa un volume dell'Utet "Iva: impresa e professionista" «Iva Impresa e professionista» di Gianfranco Gallo-Orsi e Lionello Jona Celesia edito dalla Utet va ad arricchire la collana di Studi notarili diretta dallo stesso Gianfranco Gallo-Orsi. Il fatto che questa importante opera, fondamentale per la comprensione della nuova imposta, appaia tra i primi volumi della collana Utet è una conferma «dell'appassionato fervore di studi — come si legge nella premessa al volume — che in questi ultimi anni ha permeato l'attività degli operatori del diritto in genere e dei notai e commercialisti in specie». Sono stati proprio questi professionisti a rendersi responsabilmente conto dell'importanza del momento in cui si trovano ad operare e della traccia che essi possono incidere nell'applicazione della nuova normativa. Con la riforma fiscale — l'unica sin qui attuata in Italia, come ha affermato l'intendente di Finanza di Torino dottor Amitrano nel corso di un incontro al Circolo della Stampa per la presentazione del volume — il contribuente ha sempre più cercato l'aiuto del professionista preparato e responsabile e bisogna convenire che lo ha trovato in misura molto più vasta e più valida di .uanto non si aspettasse. Il libro presentato l'altra sera ad un qualificato pubblico di professionisti e di autorità tributarie, è la più riuscita dimostrazione di quanto detto, poiché entrambi gli autori sono docenti universitari particolarmente apprezzati e valenti professionisti: notaio GalloOrsi, commercialista Jona Celesia. Il loro libro — è stato detto dagli intervenuti al dibattito —, ineccepibile per il rigore dell'impostazione giuridica, è, nello stesso tempo, un utile strumento operativo. Gli autori, infatti, hanno saputo dare una sistemazione giuridica ad una normativa assai difficile da impostare rigorosamente, hanno saputo chiarire problemi di terminologia, da cui derivano numerosi corollari di utilizzazione pratica ed in generale approfondire concetti che rappresentano assolute novità nel campo tributario. Diviso in quattro capitoli — parte generale, presupposti oggettivi, presupposti soggettivi, norme applicative dell'imposta — il volume riporta una ricca appendice nella quale vengono riportate tutte le leggi e tutti i decreti che interessano la materia. Inoltre gli autori hanno voluto dare allo studioso una completa informazione anche sulle circolari, istruzioni, telegrammi che hanno fatto seguito all'emanazione del decreto istitutivo dell'imposta, «informazione tanto più meritevole — si legge ancora nella premessa al volume di Lobetti Bodoni, presidente del Consiglio notarile di Torino — quanto più grandi sono le difficoltà che si frappongono al conseguimento di questo materiale di informazione e di studio». Difficoltà nel capire l'Iva non mancano e sono chiaramente emerse nell'interessante dibattito al Circolo della Stampa, dove 11 volume di Gallo-Orsi e Jona Celesia è stato lo spunto per analizzare la nuova imposta nei suoi pregi e nei suoi difetti. Il dottor Amitrano, intendente di finanza, il dottor Lobetti Bodoni e il professor Piero Piccatti, presidente dei commercialisti di Torino, hanno trattato con grande competenza la materia, ciascuna dal loro punto di vista. Il tema del dibattito «Iva, una imposta da modificare», è stato garbatamente contestato da Amitrano il quale, dopo avere ricordato la serie di modifiche «integrative e correttive, più che sostanziali» proposte dalle categorie economiche, ha affermato che l'Iva non ha dato risultati deludenti, «se pensiamo anche alle enormi difficoltà di ogni genere che gli uffici Iva, specie nel primo anno di applicazione, hanno dovuto superare». Ed ha aggiunto: «Indubbiamente alcune modifiche sono necessarie. Pur essendoci estremo riserbo sull'argomento, le modifiche saranno di tre tipi: di carattere chiarificatore, cioè chiarire norme esistenti che hanno suscitato dubbi interpretativi: di carattere correttivo, circa alcune disposizioni che hanno causato inconvenienti: di carattere integrativo per disciplinare istituti che già esistono, ma che hanno una normativa incompleta. Occorre il parere della Commissione dei 30 e si spera di averlo entro quest'anno». Alle relazioni è seguito un "ampio dibattito con il pubblico pre¬ sente, nel corso del quale sono anche intervenuti i due autori che hanno spiegato alcuni passi del volume ed hanno chiarito alcune fra le disposizioni più «oscure» della legge. Fra gli interventi, di grande interesse quello della signorina Clerico, direttrice dell'Ut, ficio Iva di Torino, la quale ha ricordato, fra l'altro, come a tale ufficio arrivino 443 mila dichiarazioni all'anno con quasi altrettanti versamenti che comportano un lavoro impossibile da sbrigare, per cui le pratiche si accumulano continuamente e progressivamente. Quindi, ha detto, o si aumenta il personale o, meglio ancora, si trova qualche semplificazione che consenta all'Ufficio di poter meglio operare, eliminando lavori inutili. Fra le proposte avanzate dalla Clerico, quelle di eliminare, ad esempio, le dichiarazioni mensili e trimestrali e di stabilire che i versamenti vengano effettuati esclusivamente su un conto corrente postale intestato all'ufficio Iva o anche presso la sezione di Tesoreria provinciale dello Stato r. v.

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