Accuse cinesi: l'Unione Sovietica "colonizza,, i Paesi Est-europei

Accuse cinesi: l'Unione Sovietica "colonizza,, i Paesi Est-europei Duro articolo del "Quotidiano del Popolo,, Accuse cinesi: l'Unione Sovietica "colonizza,, i Paesi Est-europei Pechino afferma che, col pretesto dell'integrazione economica, Mosca è in grado di controllare la sovranità di alcuni Paesi del "blocco" Tokio, 28 maggio. Il Quotidiano del Popolo di Pechino accusa oggi l'Unione Sovietica di controllare l'economia e la sovranità di Paesi del blocco sovietico nel quadro della cosiddetta «integrazione economica». Si tratta, secondo il giornale, di «una nuova versione della teoria della sovranità limitata enunciata da Breznev». Nell'articolo, diffuso dall'agenzia Nuova Cina, si dice: «I Paesi membri della "integrazione" devono riorganizzare la loro economia con V "aiuto" del revisionismo sovietico per "coordinarla" con i piani economici nazionali dell'Unione Sovietica. Devono agire eseguendo gli ordini dei revisionisti sovietici su ciò che va o non va prodotto». Il giornale cita alcuni esempi. La Germania Est «ha smesso la tradizionale produzione di trattori e aerei. Per giunta, anche i settori cui è stato permesso di svilupparsi devono operare in linea con le richieste dei revisionisti sovietici in nome della "specializzazione" o lasciarsi semplicemente governare da un' "organizzazione comune". L'industria fotochimica, uno dei tesori della Germania Est, è sotto il controllo dell'organizzazione industriale fotochimica russotedesca con sede a Mosca». In Cecoslovacchia, afferma ancora il Quotidiano del Popolo, «le miniere di uranio sono controllate e depredate dai revisionisti sovietici. I cecoslovacchi non hanno neppure voce in capitolo circa la produzione di uranio». La Bulgaria «è specializzata nella produzione di frutta e verdura e deve prima di tutto rifornire l'Unione Sovietica. E' così costretta a ridurre la sita coltivazione di grano». Il giornale dice che dato che l'Unione Sovietica vuole sviluppare le sue risorse in Siberia, i russi «hanno ordinato ai Paesi integrati di contribuire con fondi o manodopera. Questi Paesi devono rispondere positivamente nonostante soffrano essi stessi mancanza di fondi e di manodopera e nonostante la loro necessità di svilupparsi economicamente». «Attraverso l'integrazione economica, dice il Quotidiano del Popolo, i revisionisti sovietici stanno attuando un brutale sfruttamento extraeconomico, il controllo economico e l'annessione economica di membri della comunità. L'integrazione economica è solo uno strumento dei social-imperialisti sovietici per portare avanti la loro politica neo-colonialista, uno spregevole mezzo di aggressione». (Ap)

Persone citate: Breznev