In vendita "pezzi,, da museo di Augusto Minucci

In vendita "pezzi,, da museo La seconda rassegna di antiquariato ad Assisi In vendita "pezzi,, da museo Alla mostra-mercato, allestita nella parte più antica del sacro convento, partecipano 63 antiquari - Esposti preziosi dipinti, ceramiche e mobili di alta epoca (Dal nostro inviato speciale) Assisi, 24 maggio. Specie per gli italiani del Nord, raggiungere Assisi, malamente collegata alle grandi arterie di traffico e servita da una ferrovia a scartamento ridotto, non è comodo. Il viaggio è lungo, ma vale la pena, non soltanto per gli innumei revoli monumenti del passato ! (gli affreschi di Giotto, Cimabue, Simone Martini, Lorenzetti; le chiese, la superba basilica) e la religiosa serenità ambientale e paesaggistica, ma anche per le manifestazioni artistiche e culturali che da due anni a questa parte fioriscono in questa splendida città. Lo scorso anno furono esposti, per la prima volta, i fondo-oro senesi, fiorentini e umbri del XIV e XV secolo della collezione Perkins e fu allestita per la prima mostra di antiquariato; quest'anno con un'iniziativa assai stimolante si è voluto mettere a confronto i grandi del passato con quattro maestri dell'arte contemporanea: Moore, Manzù, Lipchitz e Greco. Di questa eccezionale rassegna abbiamo già parlato, ma non ci sembra meno interessante la mostra di antiquariato che, giunta alla seconda edizione, sta diventando una delle più importanti del genere. La mostra è allestita nella parte più antica del sacro convento che, con le sue nu¬ de e possenti strutture romaniche e gotiche, sembra fatta appositamente per creare un suggestivo contrasto con gli eccezionali «pezzi» artistici che vi sono stati collocati. Gli espositori sono sessantatré e le opere presentate tutte, o quasi, degne di figurare in un museo. Basta citare ad esempio le sculture, i disegni e i dipinti legati ai nomi di Mino da Fiesole, dei fratelli Pisano, dJ Giambologna, Riccio, Sodoma, Tiepolo, Van Loo, Cavaliere d'Arpino; le maioliche medioevali e rinascimentali, arazzi seicenteschi di Bruxelles, tappeti persiani del Cinquecento e del Seicento, argenteria romana e veneta del Settecento, mobili rinascimentali e seicenteschi. Non possiamo qui fare un elenco dettagliato degli oggetti esposti, il cui valore supera certamente i tre miliardi, ma ricordiamo le statue in terracotta policroma epoca Ming, e la testa in bronzo di Budda del tredicesimo secolo esposte dal torinese Giorgio Colombari; due bellissime nature morte di scuola italiana del Seicento, una ribaltina in noce del Settecento che abbiamo notato nello stand del fiorentino Luigi Mazzoni. Poi la «Madonna con Bambino» attribuita a maestro Marradi; il «Cristo nell'orto» attribuito a Girolamo da Carpi; un bellissimo mobile a due corpi del Rinascimento francese, un'an¬ fora Deruta del Cinquecento e una «Madonna col Bambino» in legno policromo di Francesco Laurana. Poi una rarissima cassa a tarsie in noce esposta dal fiorentino Bellini che ha anche un bellissimo dipinto attribuito a Girolamo Giovenone. Inoltre, abbiamo notato una credenza veneziana del Cinquecento; due piatti Deruta del Quattrocento; due bricchi in maiolica di Faenza del XVI secolo, due Coppe d'amore di Castelduranto; e, nello stand del torinese Cohen, un tappeto usciak del XVII secolo. Non è più un segreto per nessuno che il grande boom dell'anti quariato è dovuto al fatto che anche coloro che non si sono mai interessati d'arte, si sono resi conto che l'acquisto di una tavoletta del Cinquecento o di un tappeto antico, di un mobile d'epoca o di un pezzo d'argenteria costituisce un ottimo investimento. Naturalmente ciò ha contribuito al diradarsi dell'oggetto antico sul mercato ed all'aumento dei prezzi che si è fatto più sensibile con lo slittamento della lira. Tuttavia considerando la eccezionalità dei « pezzi » esposti i prezzi ci sono sembrati abbastanza contenuti. Insomma, tutto considerato una mostra destinata a suscitare grande interesse fra i collezionisti e tutti gli appassionati d'arte. Augusto Minucci

Luoghi citati: Assisi, Bruxelles, Carpi, Deruta, Faenza, Fiesole, Marradi