Polemiche per l'«esilio» di Caetano
Polemiche per l'«esilio» di Caetano In Portogallo Polemiche per l'«esilio» di Caetano Lisbona, 21 maggio. Per la prima volta dopo il 25 aprile, giorno in cui venne spazzato via il regime salazarista, raffiche di armi automatiche sono state rivolte dalla polizia militare contro due folti gruppi di manifestanti che si sono selvaggiamente affrontati a Praia, la capitale dell'arcipelago di Capo Verde. Otto feriti, di cui alcuni gravi, fra i quali un maggiore della polizia militare trafitto da una coltellata all'addome. L'episòdio preoccupa Lisbona non tanto per le sue proporzioni, relativamente modeste, quanto per il suo significato: l'immenso impero coloniale africano del Portogallo ribolle di tendenze opposte, da quelle dei pìeds-noirs bianchi a quelle delle genti di colore. Basterebbe una scintilla perché la guerriglia, virtualmente cessata in molti settori, come in Angola, si trasformi in una lunghissima guerra civile^ con le truppe probabilmente costrette a rimanere nelle caserme o addirittura ritirate dai territori contesi: sarebbe una lotta non più di soldati contro •guerriglieri, ma di bianchi contro negri, questi ultimi col probabile appoggio dei guerriglieri. E, data la sproporzione nel numero (600 mila bianchi contro 16 milioni di gente di colore), il risultato non sarebbe dubbio. E' per questo che l'idea della necessità dalia madrepatria e la proclamazione dell'indipendenza, stile Rhodesia, si va facendo sempre più strada fra i portoghesi bianchi, fra i quali non mancano coloro le cui famiglie si stabilirono nelle colonie nello stesso periodo in cui Cristoforo Colombo scoprì l'America, per cui si sentono più angolani e mozambicani che portoghesi. A Lisbona, intanto, la giunta militare è stata per la prima volta oggetto di un attacco da parte del partito comunista, e del partito socialista, i cui leaders, Alvaro Cunhal e Mario Soares, fanno parte dello stesso .governo creato da Spinola cinque giorni or sono. L'estrema sinistra ed i gruppuscoli, che ufficialmente i comunisti sconfessano, protestano per il fatto che l'ammiraglio Americo Thomas, ex presidente della Repubblica, accompagnato dalla moglie e dalla figlia, ed il professor Marcelo Cantano, ex primo ministro, siano stati liberati dallo «stato di arresto» e trasportati a Sao Paulo, dove le autorità brasiliane hanno loro accordato l'asilo politico, dopo lunghe trattative con Lisbona. Roberto Traili
Persone citate: Alvaro Cunhal, Americo Thomas, Caetano Lisbona, Cristoforo Colombo, Mario Soares, Spinola
Luoghi citati: America, Angola, Capo Verde, Lisbona, Portogallo, Praia, Sao Paulo
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