Il Parlamento d'Israele è convocato per venerdì di Luca Giurato

Il Parlamento d'Israele è convocato per venerdì Il Parlamento d'Israele è convocato per venerdì Discuterà i punti dell'accordo presentato da Kissinger e le richieste siriane di modifica (Israele non le considera importanti) (Dal nostro inviato speciale) Gerusalemme, 21 maggio. Kissinger compie domenica prossima 51 anni, e ieri notte, appena rientrato da Damasco, ha detto ad un giornalista che il più bel regalo che Assad e Golda Meir possano fargli è l'accordo definitivo per il Golan. Era in vena di battute, e il suo ottimo umore ha contagiato sia la delegazione americana sia quella di Israele, guidata da Abba Eban. Si è fatto serio solo per la dichiarazione ufficiale: «Ho avuto cinque ore di colloquio con il presidente Assad. Abbiamo fatto buoni progressi. Domani ritorno in Siria». Gli è stato ricordato che due giorni or sono, mentre prendeva il sole sui bordi della piscina del «King David», aveva annunciato ai cronisti, che erano riusciti a superara un servi¬ zio d'ordine implacabile, che avrebbe fatto altri quattro viaggi tra le due capitali prima di ripartire per Washington. «Saranno quattro, o solo due?». Non c'è stata risposta, ma l'impressione è che il Segretario di Stato continuerà sino a giovedì il suo andirivieni infaticabile. Venerdì, dovrebbe riunirsi il Parlamento per discutere i punti dell'accordo. I dettagli che ritardano l'annuncio ufficiale dell'intesa, raggiunta in pratica sabato scorso e perfezionata ieri, sono soprattutto di natura psicologica. Il piano Kissinger recepisce molti punti voluti dalla Siria, e questo crea problemi al governo di Gerusalemme, in un momento particolarmente difficile per la complessa situazione politica interna e per lo choc provoca- to dalla tragedia di Maalot. Contemporaneamente, com'è naturale in una trattativa tra due Paesi in guerra, recepisce molti punti voluti da Israele, e questo crea problemi ad Assad, che ha una situazione interna delicata e deve fare i conti con il suo ministro degli Esteri, che si oppone all'accordo. Assumendo a volte il ruolo di mediatore, a volte quello di arbitro, aiutato da una perseveranza e da una resistenza fisica eccezionali, «super K» ha giocato in questa partita tutte le sue carte ed è ormai certo che riuscirà ad arrestare, e quindi a capovolgere, il declino del suo mito, iniziato di colpo dopo il fallimento dell'ultima missione nell'Unione Sovietica. Kissinger è stato ieri notte per due ore in riunione con la delegazione israeliana; ha riferito del suo colloquio con Assad ed alla fine del «meeting» il ministro degli Esteri, Abba Eban, ha dichiarato: «La Siria ha fatto delle osservazioni sulla linea di separazione delle due forze nel Golan». Stamani, il Segretario di Stato ha lasciato il «King David» e si è recato nel quartiere residenziale di Recavia, alla presidenza del Consiglio. Ha avuto un lungo colloquio con Golda Meir, che ieri era stata impegnata per tutta la giornata in un dibattito in Parlamento sul terrorismo. Si sono lasciati con una lunga stratta di mano, mentre il ministro delle Informazioni, Shimon Peres, dichiarava: «Ritenidmo che le osservazioni della Siria siano di importanza secondaria; il governo non ha ritenuto di riunirsi per questo mbtivo». Gli è stato domandato quali sono le questioni ancora aperte: «Alcuni dettagli sulla zona-cuscinetto che sarà occupata dall'Onu e gli aspetti formali dell'incontro per la firma dell'accordo», ha risposto il ministro. Non si è parlato di altre due questioni aperte, quella dei prigionieri e quella del numero e della portata dei cannoni e dei mezzi corazzati che potranno, restare da una parte'e-dall'altra della zona cuscinetto. Per i prigionieri, Israele vuole la consegna prima dell'accordo per il Golan; i siriani, durante la esecuzione dell'accordo. La soluzione possibile sarà un compromesso: i feriti subito, gli altri dopo. Per gli armamenti, da parte israeliana è stato investito del problema il colonnello Dav Sion, genero di Dayan, che ha già partecipato ai negoziati di Ginevra e alla trattativa sul Km 101. Luca Giurato