Soddisfacente gettito dell'Iva a gennaio '74 di Emilio Pucci

Soddisfacente gettito dell'Iva a gennaio '74 Superate le previsioni dello Stato Soddisfacente gettito dell'Iva a gennaio '74 Gli incassi sono 500 miliardi (457 preventivati) (Nostro servizio particolare) Roma, 14 maggio. Per la prima volta dalla istituzione dell'imposta sul valore aggiunto (l'Iva, che entrò in vigore all'inizio del 1973), nello scorso gennaio il gettito di questo tributo ha superato le previsioni. Rispetto alla cifra preventivata nel bilancio statale — 457,49 miliardi di lire, pari a un dodicesimo dell'importo annuale calcolato per l'Iva sugli scambi interni e sulle importazioni nell'intero 1974 — c'è stata una eccedenza di 43,02 miliardi, pari al 9,40 per cento in più. Complessivamente gli incassi Iva del primo mese dell'anno sono ammontati a 500,51 miliardi di lire. Analizzando le due entrate dell'imposta indiretta, si nota però che anche in gennaio è rimasto, sia pure ridotto rispetto alle medie mensili del 1973, il « buco » del gettito Iva negli scambi interni. Sono stati incassati 306,31 miliardi contro previsioni per 349,16 miliardi: i) divario negativo è di 42,85 miliardi, il 12,27 per cento in meno. Si deve rilevare comunque che 306,31 miliardi costituiscono un considerevole incasso, tenendo anche presente che il gettito del dicembre 1973 fu di 186 miliardi e che su quest'ultima cifra si è attestata la media mensile degli accertamenti nello scorso anno. Questa ingente somma a gennaio si deve attribuire alle particolari scadenze fissate per il versamento dell'Iva al fisco da parte degli operatori commerciali e delle imprese che l'hanno riscossa dai contribuenti. Resta il fatto che si è ancora in presenza di una discreta fascia di eva¬ sione che da tempo il ministero delle Finanze sta combattendo. Una vera « esplosione » del gettito si è invece avuta per l'Iva sulle importazioni: gli introiti del fisco nel primo mese dell'anno sono stati di 194,20 miliardi di lire, con un aumento di 85,87 miliardi sugli introiti previsti dal bilancio dello Stato, pari al 79,29 per cento in più. L'eccezionale incremento è da attribuire a due fenomeni concomitanti e cioè alla pratica impossibilità di evadere l'imposta prevista per le importazioni e al forte incremento degli acquisti che si sono fatti all'estero. Il forte aumento dei prezzi internazionali ha accentuato il fenomeno. I data complessivi di gennaio sono, tutto sommato, più che soddisfacenti considerando anche che il gettito sulle importazioni comporta degli squilibri su quello degli scambi interni. Questo perché l'imposta sulle importazioni si detrae dall'imposta risultante dalla cifra di affari che emerge dagli scambi interni. Emilio Pucci

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