Nel '73 beni perso la vita trenta operai dei cantieri

Nel '73 beni perso la vita trenta operai dei cantieri Nell'edilizia si continua a morire Nel '73 beni perso la vita trenta operai dei cantieri Il '74 registra un aumento - Lo rivela uno studio del sindacato Cisl Fiat: i lavoratori chiedono garanzie per lo sviluppo del settore nucleare in Piemonte - Nota della Maglioni Tedeschi - A Roma per la Moncenisio Mentre prosegue, con scioperi articolati di zona, l'agitazione dei lavoratori dell'edilizia, per il rinnovo del contratto integrativo, la segreteria provinciale del sindacato aderente alla Cisl sta preparando un documento-studio sugli infortuni nei cantieri di Torino c provincia. Una prima parte di questa indagine, curata personalmente dal segretario provinciale Fiammotto, è già completa e riguarda il 1973. L'anno scorso i morti sul lavoro sono stati 56, di cui 2 minori di 15 anni, 2 tra i 15 ed i 18 anni, 7 dal 19 ai 25, 29 dai 26 ai 45. Seguono 10 mcrti dai 46 ai 55 anni e 6 di età superiore ai 55. L'edilizia è il settore produttivo in cui la mortalità è stata più alta con 30 decessi nei cantieri. Di questi lavoratori 21 hanno perso la vita cadendo dall'alto. In 10 casi l'incidente è avvenuto per sfondamento di tetti e coperture in genere, non portanti. Gli altri infortuni sono stati causati da macchine operatrici, incendi ed esplosioni, investimenti da parte di carrelli, folgorazione, crollo di edifici in costruzione, crollo di impalcature, smottamenti di terra e avvelenamento da gas. Fiammotto aggiunge: « Nella maggioranza dei casi gli incidenti sul lavoro sono avvenuti per violazione alle norme di legge in materia di sicurezza ». Il segretario degli edili-Cisl annuncia che l'analisi proseguirà sui dati del 1974. « Non è ancora possibile — scrive — fare un'analisi attenta e concreta della situazione. Ma se si raffrontano i casi di infortuni mortali in edilizia avvenuti nel primo trimestre dell'anno in corso con quelli dello stesso periodo del 73 si nota che il numero dei morti nei cantieri è aumentato ». Fìat — Da due giorni è in corso al magazzino Ricambi un'agitazione per le qualifiche. E' promossa dai traslaturisti i quali chiedono una categoria superiore all'attuale. Ieri mattina un'ora di sciopero ha interessato tutto lo stabilimento. Da fonte aziendale si apprende che hanno aderito alla fermata 101 operai su 741. Sempre a proposito della Fiat è da registrare un incontro avvenuto ieri pomeriggio tra gli assessori al lavoro regionale Conti e comunale Fantino con la Federazione dei lavoratori metalmeccanici, rappresentata da Aloia. «I sindacati hanno esposto la loro preoccupazione — dice una nota — per quanto può avvenire nel settore nucleare, in conseguenza delle intese che la Fiat sta portando avanti con altri gruppi industriali e che comporterebbero il trasferimento da Torino di un importante nucleo progettativo. Le organizzazioni sindacali hanno sollecitato l'intervento della Regione e degli enti locali affinché vengano garantiti gli attuali livelli occupazionali e le prospettive di sviluppo in Piemonte di questo importante settore, anche alla luce di una più incisiva politica nel campo dell'energia nucleare ». « Gli assessori si sono riservati — termina la nota — di approfondire il problema, sia con la Fiat, sia a livello governativo ». Magnonl e Tedeschi — In questa azienda è in corso un'agitazione in difesa del posto di lavoro. Da parte industriale si precisa: « La Magnoni e Tedeschi (1200 dipendenti) ha presentato domanda di finanziamento in base alla legge tessile fin dal maggio '72. Permetterebbe il completamento del piano di ammodernamento tecnologico per mantenere gli attuali livelli di occupazione. Ciò è molto importante, perché le aziende della Magnoni e Tedeschi hanno sede in zone montane depresse ». I sindacati informano che ieri vi è stato un incontro all'Ufficio del lavoro con i dirigenti della ditta. « La società ha riconfermato che se non giungesse il finanziamento statale, dovrebbe ridurre il numero dei dipendenti ». I rappresentanti dei lavoratori hanno ripetuto che per loro « il problema dell'occupazione è pregiudiziale rispetto agli altri ». Seat, Sei, Leat — I sindacati dei poligrafici comunicano che in sfilvimmnbTpqueste aziende proseguono gli I i 1111 ! 11 111 ■ 111113111111M1111111M1 i I i 1 1! 111 ■ 111 scioperi articolati (alla tipografia Leat sono stati sospesi gli straordinari) per il contratto integrativo. Pozzo, Gros, Monti — Continua l'« assemblea permanente ». I lavoratori fanno turni di presenza in fabbrica. Le lavorazioni sono sospese. La protesta riguarda il mancato accordo sulla piattaforma di richieste presentata dai sindacalisti. Ospedale S. Anna — Il personale è sempre in agitazione per ottenere il miglioramento del servizio contro la « disorganizzazione completa in ogni settore ». Lunedì e martedì vi sarà un altro sciopero di 48 ore. « Solo i dipendenti addetti all'assistenza diretta delle ricoverate — è scritto in un comunicato — rinunciano volontariamente e responsabilmente allo sciopero per non provocare alle degenti danni più gravi di quelli che normalmente subiscono a causa dell'amministrazione ». Enel — Da tre mesi i lavoratori dell'Enel di Torino e prima cintura sono in agitazione con scioperi articolati, per ottenere: ricomposizione delle mansioni; assunzioni; sportelli nei quartieri di Torino ed un recapito in ogni Comune della cintura; sicurezza nel lavoro; potenziamento del centro telefonico per informazioni, i sindacati denunciano che i dirigenti dell'Enel li hanno ricevuti solo ieri. M-\ non vi è stato un accordo. Annunciano anche che « la lotta sarà inasprita. Martedì mattina si farà un corteo da via Bologna sino a via Bertola 40 sede della direzione ». Moncenisio — Il ministro dell'Industria Gullotti ha confermato al presidente della Giunta regionale aw. Oberto ed all'assessore al Lavoro Conti l'incontro a Roma per le ore 15 del 17 maggio. Il colloquio con il Governo riguarda la Moncenisio ed è stato chiesto dalla Regione per definire l'intervento dell'Egam (finanziaria statale) ed affrettare i tempi dell'operazione. Caesar — Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente con l'assessore al lavoro del Comune. Vogliono sollecitare un appoggio perché siano rispettati gli impegni presi dalla Gepi: riassunzione di 400 lavoratori (oggi sono soltanto 550) e reintegro di tutti quelli ancora a cassa integrazione.

Persone citate: Aloia, Caesar ? Cgil, Fiammotto, Gros, Gullotti, Magnoni, Oberto, Pozzo

Luoghi citati: Moncenisio, Piemonte, Roma, Torino