Bloccata la partenza di 4 cileni rifugiati nell'ambasciata italiana
Bloccata la partenza di 4 cileni rifugiati nell'ambasciata italiana Bloccata la partenza di 4 cileni rifugiati nell'ambasciata italiana Sono stati obbligati a scendere dall'aereo sul quale s'erano imbarcati Santiago del Cile, 9 maggio. Quattro cittadini cileni che avevano chiesto asilo all'ambasciata italiana e che avevano ottenuto un salvacondotto per lasciare il Cile, sono stati obbligati stanotte a scendere dall'aereo che li doveva portare fuori dal Paese. Fonti dell'ambasciata italiana di Santiago hanno detto di « non conoscere la ragione di questa decisione » e che « verranno chiesti i necessari chiarimenti al ministero degli Esteri ». Un portavoce dell'ambasciasciata ha detto che le autorità, dopo che i rifugiati erano passati attraverso i normali controlli e già si trovavano sull'aereo che si muoveva verso il fondo della pi sta per decollare, hanno ordinato all'aereo di tornare indietro, ed hanno segnalato all'equipaggio che quattro dei passeggeri non potevano viaggiare. Il funzionario dell'ambasciata italiana ha precisato che gli incaricati del procedimento non hanno parlato in alcun momento di arresto dei quattro viaggiatori, ma hanno soltanto detto che essi dovevano tornare all'ambasciata italiana. Secondo alcune notizie, il motivo del rifiuto a lasciarli partire starebbe nel fatto che le imronte digitali dei rifugiati non corrispondevano a quelle dei rispettivi passaporti. Nello stesso aereo della compagnia Air France viaggiavano altri sei rifugiati dell'ambasciata italiana, altri quattro che si trovavano nell'ambasciata del Venezuela oltre a cinque della rappresentanza diplomatica francese, i quali non hanno avuto alcuna difficoltà ad abbandonare il Cile. I rifugiati che non sono potuti partire sono quattro. Inoltre la moglie di uno di loro è scesa dall'aereo di propria volontà. Nell'ambasciata italiana, subito dopo il colpo di Stato militare trovarono rifugio un totale di 221 persone, di cui 45 bambini. Attualmente restano 17 persone per le quali è stata differita la concessione dei salvacondotti e altre quattro persone che dispongono di salvacondotto e che abbandoneranno il Cile (Ansa)
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