Tass:critiche a Kissinger

Tass:critiche a Kissinger Tass:critiche a Kissinger Per Mosca l'unica soluzione è il ritiro "totale e incondizionato" delle truppe israeliane (Dal nostro corrispondente) Mosca, 9 maggio. Commentando stasera, per la prima volta, il comunicato sugli incontri ciprioti tra Kissinger e Gromyko, l'agenzia ufficiale Tass critica la stampa occidentale, accusandola di «esagerare l'importanza del disimpegno delle truppe» israeliane e siriane sul Golan, «di farlo passare come il solo mezzo per trovare una soluzione a tutti i problemi complicati che si pongono oggi ai popoli arabi». «Questa interpretazione — prosegue la Tass, il cui commento è firmato da uno dei suoi osservatori politici, secondo grado di ufficialità nella liturgia giornalistica sovietica — fa soltanto il giuoco degli estremisti d'Israele, che sfruttano ogni sorta di disinganno per rafforzare la loro posizione nei territori occupati». Secondo l'agenzia ufficiale sovietica, la soluzione della crisi mediorientale può essere raggiunta soltanto con il ritiro «totale e incondizionato delle truppe israeliane dai territori occupati» e qualsiasi tentativo di disconoscere questo principio «racchiude in sé il rischio di una nuova esplosione e mette in pericolo la pace e la sicurezza nel Medio Oriente e nel mondo». Il commento — che si conclude con una nuova affermazione del «sostegno incondizionato» dell'Urss alla causa araba e quindi alle tesi esposte sul ritiro delle truppe israeliane — appare di grande importanza nel contesto della missione di Kissinger ancora in corso. Esso viene interpretato dagli osservatori moscoviti come un «siluro» lanciato da Mosca al tentativo del segretario di Stato americano di risolvere la crisi mediorientale, o, quantomeno, come una conferma delle difficoltà di conciliare i diversi interessi in giuoco. Analizzando questo commento alla luce delle dichia¬ razioni rilasciate oggi stesso dal portavoce di Kissinger («Abbiamo fatto dei progressi, ma in coscienza non siamo ancora vicini ad un accordo»), sembra evidente che la missione del segretario di Stato americano non ha dato ancora i risultati sperati a causa dell'intransigenza siriana. Ma il commento sembra suggerire anche che questa intransigenza non è stata per nulla attenuata da Gromyko durante i suoi incontri di domenica e lunedì con i dirigenti siriani, e ciò propone un dubbio ancora più grave: alla prova dei fatti, gli impegni assunti dallo stesso Gromyko con Kissinger a Ginevra non sono stati mantenuti? Cioè, l'Unione Sovietica ha dato quel contributo promesso agli Stati Uniti? Il commento di stasera sembra dare una risposta negativa a questi interrogativi, gettando un'ombra sui rapporti sovieto-americani, che parevano essere tornati alla gloria dei momenti migliori dopo i recenti incontri bilaterali tra Kissinger e Gromyko. p. g.

Luoghi citati: Ginevra, Israele, Medio Oriente, Mosca, Stati Uniti, Unione Sovietica, Urss