Fascismo; perché la nostalgia?

Fascismo; perché la nostalgia? Fascismo; perché la nostalgia? Un seminario dell' stituto storico Salvemini per capire il fascino tenace dei miti negativi PERCHE' il mito, anche il più negativo e drammatico come quello fascista, può affascinare chi non ha vissuto la tragedia sulla pror pria pelle? Perché la forza della storia e degli eventi documentati non riescono a far comprendere, a chiunque si accosti alla lettura dei fatti, ciò che ha distrutto quel tempo sbagliato? Per cercare di capire ecco un seminario gratuito organizzato dall'Istituto di Studi Storici Salvemini in accordo con il Servizio istruzione della Provincia dedicato alla «Permanenza del mito fascista nella società post moderna». E' dedicato in particolare agli insegnanti che potranno utilizzare il lavoro svolto con i loro studenti in classe. Conduttore e oratore sarà lo storico Claudio Vercelli che spiega: «Il percorso si basa non solo sulla riflessione, ma anche sulle immagini. Si parlerà di storia e filosofia, sociologia, semiologia, pittura e arti figurative. Nell'intento di ripercorrere come la persistenza del fascino del fascismo resti solido in alcune categorie mentali e subculturali nella società contemporanea». Il laboratorio affiancherà ogni incontro e potrà valersi cu film e documentari, che serviranno come opportunità di lettura critica. Tra gli altri, alcuni capolavori, come la trilogia di «Guerre stellari», «Mishima», «Biade Runner», «Aguire furore di Dio», «Il tamburo di latta». I nove incontri si svolgeranno di martedì dalle 15 alle 18 (eccetto i due di febbraio che saranno di mercoledì e giovedì alla stessa ora) nella sede della Provincia in via Gaudenzio Ferrari 1. Ne è previsto un decimo, conclusivo, la cui data verrà stabilita coni partecipanti. CALENDARIO. 11 gennaio «Lageometria del potere: Leni Rienfenstahl»; 25 gennaio «La ricerca della purezza e il mito del Paradiso perduto»; 16 febbraio «Il corpo della nazione e quello degli individui»; 24 febbraio «La razza e la società tedesca»; 15 marzo «La comunità di stirpe e il suo rinnovamento»; 22 marzo «Un popolo, un Reich e un Fuhrer»; 12 aprile «Una nazione in movimento»; 3 maggio «La neolingua del totalitarismo»; 17 maggio «Frammenti di un passato che non passa». Info e iscrizioni: Istituto di Studi Storici Salvemini, tei. 011/835223; fax 011/8124456; email vercelli@istitutosalvemini.it. Oppure Servizio istruzione e Servizi didattici della Provincia, Giancarlo Dellosta 011/8613646. Maria Valabrega appuntamenti | torinosette 47

Persone citate: Claudio Vercelli, Giancarlo Dellosta, Leni Rienfenstahl, Maria Valabrega, Mishima, Salvemini