Berlusconi: un G8 straordinario per lo tsunami di G. Gal.

Berlusconi: un G8 straordinario per lo tsunami LEUROPA Lunga telefonata ieri tra Palazzo Chigi e il primo ministro britannico «L'Ue era contraria alle fosse comuni ma abbiamo capito che non c'erano alternative» Berlusconi: un G8 straordinario per lo tsunami Colin Powell: «Idea da prendere in considerazione». Blair scettico I leader valutano la possibilità di cancellare il debito o dilazionarlo Pianificati anche assistenza medica e fondi per la ricostruzione ROMA Berlusconi-Blair: mano tesa verso i Paesi devastati dal maremoto, con una sola divergenza d'opinione: il presidente del Consiglio italiano, sostenuto dagli americani, chiede la convocazione di un G8 straordinario. Il premier inglese non è d'accordo. Tra i due c'è stata ieri una lunga telefonata, nella quale i due hanno concordato un piano di soccorso per il Sud Est Asiatico: «Gh aiuti partano subito e siano divisi in tre fasi. Assistenza medica, cancellazione del debito, fondi per la la ricostruzione». Tra le ipotesi avanzata da Berlusconi e Blair la possibilità di cancellazione o il riscadenzamento del debito di quei Paesi verso gh Stati creditori. In una nota diffusa da palazzo Chigi si fa riferimento pure agh aiuti nella ricostruzione delle zone distrutte dal sisma. «È la più grande calamità dell'era moderna e assume proporzioni sempre più devastanti - ha ribadito il presidente del Consigho neUa conferenza stampa di fine anno - ciò comporta ima sfida globale alla solidarietà umana, perché non ci sono solo i morti (che alla fine saranno molti di più di quei centomila a cui ora si fa cenno) ma mihoni di sfollati ed economie di nazioni che non potranno più contare per molti anni sul turismo». Il tradizionale appuntamento con i giornalisti è stato «viziato daU'angoscia provocata da un vento catastrofico che non ci fa neppure contenti, orgoghosi o fieri dei risultati di un anno di governo che pure sono molto positivi». Silvio Berlusconi sposa l'idea, lanciata mercoledì tra gli altri dal sindaco di Poma Walter Veltroni, di convocare un G8 straordinario per affrontare la colossale emergenza in Asia. Il premier rivendica all'Italia il fatto di essere stato «il primo paese ad intervenire già la sera del 26 dicembre». Questo, però, naturalmente non basta: «Dovrà essere forte l'aiuto che i paesi del benessere devono dare a quelle sfortunatissime popolazioni». Berlusconi si appella innanzi tutto all'Europa, invitandola a essere protagonista e rispondere globalmente: «Serve l'impegno coUettivo e coordinato dall'Ue». Il presidente del Consigho ha valutato con Blair l'ipotesi di convocare una riunione del G8 «per coordinare gh aiuti a favore delle popolazioni colpite e per affrontare e risolvere la questione della riduzione del debito di questi paesi». Un'ipotesi che è piaciuta anche alla Casa Bianca: «E' un'idea da prendere in considerazione», ha commentato Powell, ma che lascia perplessi gh inglesi: «NeUa sua conversazione con il signor Berlusconi dice una fonte governativa britannica - il primo ministro Blair ha detto che si metterà in contatto con gh altri membri del GB per discutere della cooperazione che si potrebbe offrire all' Gnu. Ma riteniamo che i membri del G8 converranno che è giusto che l'Onu continui a mantenere la direzione nel coordinamento deUe iniziative di soccorso». Berlusconi interviene anche su altre questioni connesse alla tragedia. «C'era la nostra resistenza iniziale come Uè per quanto riguarda le inumazioni in fosse comuni - spiega - ma alla fine abbiamo dovuto prendere atto che non ci sono rimedi possibili nell'immediato diversi dalla cremazione e dalTinumazione cohettiva». E' stato anche affrontato il punto controverso delle adozioni. «Per i bambini rimasti senza genitori - dice il jremier - credo sia preferibile 'adozione diretta in Italia. Per i bambini che dovranno scontare la miseria giudico più opportuna l'adozione a distanza». Al centro della discussione resta il possibile ruolo delle nazioni maggiormente industrializzate. Secondo Berlusconi sarebbe comunque utile fare una riunione dei «Grandi Otto» (Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Russia e Stati Uniti) per potenziare gh sforzi di ciascuno. «Ricordo - sottolinea il premier - che l'Itaha sta dando l'esempio per la riduzione del debito e che il mio governo ha ridotto di 2 miliardi di euro il debito nei confronti dei Paesi più poveri. Si tratta di un'idea perché io la proposta la faccio solo sapendo che possa essere ricevuta dagli altri», [g. gal.]