«Questa è la terza guerra mondiale» di M. Mei.

«Questa è la terza guerra mondiale» L'INTEGRALE DEL MESSAGGIO DI BIN LADEN «Questa è la terza guerra mondiale» corrispondente da NEW YORK E' lungo 33 pagine il testo integrale del messaggio audio in cui Osama bin Laden invita gli iracheni a disertare le urne e la pubblicazione del documento su alcuni siti Internet islamici svela che il leader di Al Qaeda è andato oltre l'orizzonte di Baghdad, parlando chiaramente di una «Terza Guerra Mondiale» in pieno svolgimento fra l'Occidente e l'Islam. «La questione più pressante oggi per ogni musulmano - recita un passo del testo - è la Terza Guerra Mondiale combattuta dall'alleanza dei crociati-sionisti contro l'Islam». Il termine «crociati-sionisti» è spesso usato da Al Qaeda per indicare la coalizione intemazionale intervenuta prima in Afghanistan e poi in Iraq. Il «principale terreno di battaglia» di questo «conflitto mondiale» è «in Iraq» ed i musulmani per Osama hanno la «molto rara e preziosa opportunità di liberarsi della dipendenza e della schiavitù occidentale» perché (d mezzi ed i metodi per combattere gli americani, alleati'degli ebrei, sono disponibili, a cominciare dalla Jihad in Iraq seguendo guide fidate, uccidendo loro ed i loro alleati, colpendo i loro interessi in tutto il mondo». In quello che assomiglia ad un vero e proprio manifesto per la guerra santa contro l'Occidente, Bin Laden da un lato identifica in.Abu Musab al-Zarqawi «l'È miro della Mesopotamia» guida della guerriglia in Iraq e dall'altro enumera i nemici dell'Islam nei «dirigenti apostati che collaborano con gli infedeli»: lyad Alla wi, premier ad interim iracheno, Hamid Karaai, presidente afghano, Hosni Mubarak, presidente egiziano, Fahd Abdel Aziz, re dell'ambia saudita, e Mahmud Abbas, ovvero il leader palestinese Abu Mazenfavorito nelle elezioni del 9 gennaio. La richiesta ai ({musulmani fedeli di Allah» è di eliminare questi «nemici» come anche di boicottare il voto iracheno e quello palestinese perché sono «Paesi sotto occupazione». Nel caso di Abu Mazen si tratta di un «agente infedele, di fede Baha'i, portato lì dopo aver sprecato dieci anni nel complotto di Oslo perché faccia concessioni, domi llntifada, opprima la Jihad e la resistenza». «Dovete continuare gli attentati suicidi - continua il nastro di cui la tv al-Jazeera ha annunciato per prima l'esistenza, confermando die i grappi terroristi la usano come canale di comunicazione - perché queste operazioni hanno contribuito considerevolmente a terrorizzare il nemico, a seminare confusione nei suoi ranghi ed a far fallire i suoi piani». Per spronare i miliziani delle cellule di Al Qaeda a colpire, Bin Laden descrive un'America indebohta, in difficoltà: «La debolezza del nemico è manifesta, sono stati obbligati a varare un programma finanziario d'urgenza ed hanno numerosi problemi economici, il loro dollaro scende in continuazione ed il loro deficit ha battuto tutti i record ed inoltre Bush ha firmato una legge per destinare altri 800 mihoni di dollari» all'intervento in Iraq. Pur essendo l'uomo più ricercato del mondo, Bin Laden si dimostra molto aggiornato sui fatti correnti nella chiara intenzione di far capire ai seguaci che è ancora saldamente alla guida di Al Qaeda. Oltre alla Jihad, Osama chiede di donare fondi per continuare «la guerra agli infedeli». «Contento è colui che prende parte a questa guerra con il suo corpo o conia sua ricchezza» recita un passaggio, aggiungendo subito dopo che «le spese di Al Qaeda in Iraq sommano a 200 mila euro la settimana, senza contare i costi di altri gruppi». Alla fine del documento c'è un raro accenno alle perdite subite ed il riferimento è al numero due di Al Qaeda, l'egiziano Ayman al-Zawahiri: «Gli hanno ucciso in Afghanistan la moglie, la figlia e l'unico figho». Ovvero, è lui che più di altri ha diritto a chiedere vendetta contro l'America edi suoi alleati. [m. mei.]