Vacanze rimborsate o mete alternative per chi non è partito

Vacanze rimborsate o mete alternative per chi non è partito T0UR0PERAT0R Le zone su cui l'Unità di crisi della Farnesina emette lo «sconsiglio» ufficiale diventano «off limits» Il presidente dell'Astoi: «Entro pochi giorni chiederemo di togliere il divieto per le Maldive» Vacanze rimborsate o mete alternative per chi non è partito Gli operatori turistici assicurano risarcimenti completi per tutti «Ma non è possibile chiedere danni per il soggiorno rovinato» Chi torna prima può ottenere il pagamento dei giorni non goduti Francesco Spini MILANO La valigia ora è a casa, svuotata di bermuda e t-shirt. Centinaia di turisti, svanito il sogno di stappare champagne alle Maldive, in Sri Lanka, sulle spiagge thailandesi o sulle coste meridionali dell'India si chiedono che fare del proprio biglietto. Qualcuno ci ha già provato due giorni fa in aeroporto, a poche ore dalla catastrofe, insieme alla folla che assediava i banchi di disorientate hostess alle prese con i delusi deUe Maldive che reclamavano a gran voce il rimborso. Lo avranno? «Lo avranno», risponde Giuseppe Boscoscuro, presidente dell'Astoi, associazione che riunisce i tour operator italiani. Lo avranno perché «una zona su cui l'Unità di crisi della Farnesina emette lo "sconsiglio" ufficiale - prosegue Boscoscuro diventa "off limits". E nessun operatore può inviare turisti là, è illegale». Almeno fino a quando persisteranno le condizioni di inagibihtà. In questo periodo il chente ha tre possibilità rivolgendosi direttamente in agenzia: «Può accettare im'eventuale meta alternativa che l'operatore è in grado di offrire. Oppure può rimandare il viaggio ad una data che ritiene più comoda, anche se il tour operator ha facoltà di imporre un limite temporale all'utilizzo del "buono"». L'ultima chance è quella del «rimborso completo di quanto pagato, anche se ovviamente non si possono chiedere i danni per la vacanza rovinata». Tutto ciò è valido solo fino a quando resta il «no» del ministero degh Esteri per le destinazioni indicate sul biglietto. E se in Thailandia, in Sri Lanka e in altri Paesi «che stanno vivendo un enorme dramma umano» lo «sconsiglio» potrebbe rimanere ancora a lungo, anche solo per l'allarme sanitario lanciato ieri dall'Oms, alle Maldive non sarà così. «Nel giro di pochi giorni chiederemo alla Farnesina di toghere il divieto, in modo da riprendere il flusso turistico - dice Boscoscuro -. Da là non ci sono stati comunicati né morti né dispersi. I turisti italiani stanno vivendo un momento difficile, ma stanno rientrando grazie al ponte aereo predisposto dall'Unità di crisi con la nostra collaborazione. Entro la giornata di oggi dovrebbe terminare il rimpatrio. Poi verrà fatta una mappatura dei villaggi, per capire quali possono essere agibili in pochi giorni e quah invece dovranno attendere mesi prima di accoghere nuovamente dei turisti». L'ultimo problema da risolvere è quello deUe comunicazioni. «Al momento non è possibile raggiungere le isole dah'aeroporto di Male con gh idrovolanti, impegnati solo per le emergenze. Inoltre i terminal e le boe apposite sono stati distrutti dal maremoto. Ma le barche funzionano regolarmente». Rimossi tali ostacoli per le Maldive sarà di nuovo tutto ok. E allora non si potrà più rinunciare per la semplice paura: varrà il contratto con tutte le penah previste. «Finito lo "sconsiglio" della Farnesina, la destinazione è aperta - dice Boscoscuro -, quindi non è possibile chiedere alcunché». Clu invece toma prima, passato lo choc di un ritomo rocambolesco, può passare all'incasso «per i giorni non goduti, ma solo per le notti d'albergo e di villaggio, non per l'aereo». Gh operatori - alle prese con ima botta che peserà sul loro giro d'affari dai 70 agh 80 milioni di euro - si adeguano alla linea. Il gruppo Alpitour (che comprende anche nomi quah Francorosso, Bravo Club, Karambola) per le partenze fino al primo gennaio prevede le tre soluzioni eh ripiego: meta alternativa (con restituzione in contanti dell'eccedenza), ottenere il congelamento della somma per un viaggio da farsi entro il 30 aprile (anche qui con eventuale rimborso parziale) o rimborso totale, senza penah. In Thailandia tutto questo vale solo per le località di Phi Phi Island, Phuket, Krabi, Trang, Khan Lak. Nulla per quanto riguarda altre mete battute dal turismo come Bangkok, per cui le partenze sono tuttora regolari. Una linea seguita anche dal gruppo Ventagho. Con alcuni distinguo: Ventagho offre le tre vie d'uscita solo per chi aveva partenze fino ad oggi, con i viaggi Caleidoscopio (stesso grappo) si spinge fino al 2 gennaio, mentre Best Tours limita la data al 30 dicembre. In questa guerra di date c'è chi si spinge oltre. Valtur non solo paga tutto e subito a chi sarebbe dovuto partire tra il 26 e il 27 dicembre, ma offre anche a chi ha prenotato pacchetti successivi (fino al 23-24 gennaio) soluzioni alternative o il rimborso totale. Devono fare in fretta i chenti di Kuoni Gastaldi: chi segnala la volontà di non partire entro il 30 dicembre potrà ottenere rimborsi senza penah per viaggi in calendario fino al 31 gennaio. E ancora. Club Med rimborsa tutte le partenze fino al 10 gennaio per i suoi vihaggi di-Kani e Fani alle Maldive e di Phuket in Thailandia. Inoltre lascia la scelta di rinviare il viaggio fino al 31 ottobre 2005 o di cambiare meta, rimborsando la differenza se il nuovo viaggio è meno costoso, contribuendo fino a 200 euro per persona se invece il salasso sarà maggiore. Veratour, che alle Maldive ha un solo villaggio («pur essendo a soli 20 minuti di barca da Male non ha avuto un graffio», assicura il direttore commerciale, Stefano Pompili), ha già risolto tutto. In queste ore sta rispedendo gh 85 ospiti a casa. Loro hanno terminato la loro canonica settimana di vacanza, quindi la società rimborserà solo chi doveva partire tra domenica e ieri ed è pronta a riaprire tutto per la settimana dell'Epifania. Precipitoso rientro dalle Maldive per un gruppo di turisti italiani

Persone citate: Best Tours, Boscoscuro, Fani, Francesco Spini, Gastaldi, Giuseppe Boscoscuro, Khan Lak, Stefano Pompili