Una notte di angoscia per gli italiani dispersi I feriti sono venti

Una notte di angoscia per gli italiani dispersi I feriti sono venti LATTESA La tragedia è stata monitorata da Palazzo Chigi e dall'Unità di crisi della Farnesina dove per tutto il giorno si sono alternati i parenti in cerca di rassicurazioni Una notte di angoscia per gli italiani dispersi I feriti sono venti Il ministro degli Esteri Fini: «Difficile purtroppo rintracciare chi viaggiava senza tour operator». Il cordoglio del presidente Ciampi ai Paesi colpiti: «Potete contare sul nostro sostegno» Michela Tamburrino ROMA Una devastazione che arriva dal' mare, quello stesso che fino a ieri aveva favorito la fortuna turistica del Sud Est asiatico. Una devastazione arrivata intomo all'una, ora italiana, una conversione di orari indispensabile da fare visto che tanti erano i turisti che hanno voluto festeggiare il Natale nei vari paradisi delle vacanze e che invece hanno assistito all'«immane tragedia», come è stata definita dal Papa, dal presidente della RepubbUca Ciampi, dal ministro degli Esteri Fini e dal Presidente del Consiglio Berlusconi, in costante contatto tra loro. Una tragedia che è stata monitorata ora dopo ora dall'unità di crisi della Farnesina e da Palazzo Chigi, da dove il sottosegretario alla Presi¬ denza del consiglio, Gianni Letta, ha coordinato i lavori e i contatti con la Protezione Civile. E in serata il vicepremier Fini traccia il primo bilancio per quanto riguarda la situazione dei connazionali: venti feriti e parecchi dispersi che preoccupano la Farnesina. Il terrore di chi ha vissuto quei momenti terribili è rimbalzato in Italia, uguale, nell'angoscia dei parenti di quei turisti che da lì non davano notizie. Così davanti al cancello principale della Farnesina fin da ieri mattina e per tutta la notte si è alternato un costante flusso di persone in cerca di rassicurazioni. Tre i numeri verdi attivati dal ministero degli Esteri, perennemente occupati, l'unica via d'uscita sembrano essere gli sms con i quali i superstiti inviano stringati messaggi a casa. Ma è diffìcile poter rintracciare tutti gli itahani in vacanza in quelFarea vasta quanto l'Europa e solo a sera si riescono a sapere le prime notizie più precise. Il bilancio delio stato di salute dei nostri connazionali lo fornisce il ministro Fini dopo una riunione con i vertici dell'unità di crisi e con quelli della Protezione civile: «La situazione è in continua evoluzione ma possiamo dire con certezza che tra gli itahani ci sono tredici feriti a Phuket e sette a Male. Non pensiamo siano in situazioni tali da escludere il loro rientro all'interno del piano di evacuazione che abbiamo predisposto. Non ci risultano decessi e abbiamo alcuni dispersi tra coloro che viaggiavano senza l'organizzazione dei tour operator, dunque più difficili da rintracciare in un'area tanto vasta. Due aeromobili stanno già rientrando dalle Maldive con a bordo 560 italiani che arriveranno in nottata in Italia. Tra poche óre ne partiranno alteLda .Male, Colombo, Phuket. Abbfaino'cercato di concentrare le persone che vogliono tornare subito in Italia in tre zone; Sri Lanka, Phuket e Male. Saranno subito imbarcati sugli aerei per ripartire anche se non siamo in possesso degli elenchi uffìciah dei passeggeri. La situazione sul posto è molto confusa. Proprio per questo sconsigliamo ai turisti di partire per quell'area». Una confusione che rende difficile rintracciare i tanti dispersi che si concentrano soprattutto a Phuket e che rendono febbrile il lavoro alla Farnesina. Dice Firn: «Laggiù il clima è tutt'altro che tranquillo, vi sono connazionali di cui non si hanno notizie, alcuni potrebbero essere sfollati e quin¬ di è possibile che siano rintracciati nel corso della notte». Non è neanche chiaro il numero di itahani presenti nella zona della catastrofe, il ministro degli Esteri parla di diverse migliaia che non hanno contattato le ambasciate «e altri connazionali presenti per motivi di lavoro senza che ne sia infonnata la rappresentanza diplomatica». E neanche si escludono vittime, magari a bordo di una delle imbarcazioni travolte dall'onda anomala: «La situazione più preoccupante è queUa in Thailandia e a Phuket», conferma Fini, anche se il Governo assicura il rientro di quanti lo vorranno, entro oggi o domani. E visto che l'Italia garantisce anche gli aiuti umanitari coordinando gh interventi Uè, è certo che oggi pomeriggio partiranno due airbus delle Forze Armate, direzione Phuket e Colombo con i primi soccorsi destinati alla popolazione locale. Chiede aiuti immediati BS1" 1 la gente del Sud Est Asiatico Giovanni Paolo n che ieri all'Angelus ha rivolto un invito per una mobilitazione internazionale che soccorra quanti soffrono. Anche il presidente della Repubblica Ciampi invia messaggi di cordoglio ai paesi colpiti dalla catastrofe e assicura: «Potete contare sull'Italia». Al presidente della Repubblica dell'India Ciampi scrive: «Nello spirito di amicizia e collaborazione che unisce i nostri due paesi, l'Italia si sente vicina e solidale nei confronti della nazione indiana in questo tragico momento. Il suo paese può contare, già in queste ore, sul pieno sostegno e sull'impegno dell'Italia per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite». Hvicépremier precisa «La situazione sul posto è molto confusa per questo sconsigliamo di partire per quell'area Non possiamo escludere vittime sulle barche che sono state travolte dall'onda anomala» Due aerei già rientrati ■in nottata con 560 turisti La disperazione di una donna sopravvissuta alla devastazione in Sri Lanka Auto portate via dall'oceano sul lungomare di Madras, la capitale del Tamil Nadu, pesantemente colpita dall'acqua

Persone citate: Berlusconi, Ciampi, Gianni Letta, Giovanni Paolo, India Ciampi, Michela Tamburrino