Rivendicazioni legittime
Rivendicazioni legittime Rivendicazioni legittime I partigiani^ sono stati accettato disti di consegnare* ritornarsene t ' Non hanno^ch probabile cHe la riunione di so deìl'A&.PJ no a Torino,, di molte coso, litica, ma non sarebbero "f conosciuti. Sai portuno chi là nione li prB loro almeno si devono egèi ■oisio pre&tat mente in"" fi, assiti la restate della guerra incorporati co nell'esercito. ìelli che lo ro, hanno pinatamente ■ armi e di loro case. (to nulla. E' nenica nelre-congresiihe terranbcuperanno fgari di poguétti che (diritti misiunque opjbbhca opij e fissi per ito, che es\per il serùolontariajjnt milita- furante alla fine ebbero stati fyforo grado óra non se ne è fatto nulla} ma dovrebbe sembrar giusto che i partigiani fossero ammessi almeno a. taluni benefici di cui godevano i soldati regolari. Molti volontari della libertà tornando alle aziende da cui dipendevano hanno trovato i loro posti occupati, e spesso da gente che per essere sempre vissuto in buona armonia con i fascisti, aveva potuto sollecitarne i favori. Ora, è stabilito per legge che i richiamati devono essere rtomme.-ìsi negli impieghi da cui furono distolti per compiere il loro dovere; se questa disposizione non dovesse valere anche per i partigiani, i partigiani autentici, sarebbe una enorme ingiustizia. Per ora, non vale. E i genitori, le vedove, i figli dei caduti, non hanno diritto a pensione di sorta. Qui è anche il caso dei martiri volitici; la vedova di uno dai più grandi, di uno di quelli che nella vita aveva fatto più bene e che più generosamente si era sacrificato, vive delle sovvenzioni degli ornici. Un provvedimento legislativo che assicurasse alle famiglie dei volontari della libertà e dei martiri un trattamento almeno corrispondente a quello che tocca ai parenti dei militari coartiti in guerra, non sarebbe soltanto un atto di gratitudine, ma uno di giustizia. I partigiani possono sollecitarlo senza parere interessati, perchè non si tratta di loro vivi, ma dei compagni che lianno lasciato un po' dappertutto lungo la strada della resistenza, con le fotografie dei loro cari sotto la giubba insanguinata.
Luoghi citati: Torino
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