Muti alla conquista della corona d'Albania

Muti alla conquista della corona d'Albania IL DIARIO DI CIANO Muti alla conquista della corona d'Albania Spedito a spargere il terrore, con l'ordine però di rispettare la regina e il bambino -- "Il duce furioso,, contro il gen. Guzzoni a e a i ^ e e ; ; e i e TV. APRILE 1939. 2 aprile 1989. — Muti » arrivato a Roma e mi .preparo a spedirlo a Tirana con una piccola squadra di uomini a sua immagine e somiglianza, per creare gli incidenti di giovedì sera, ss HMc nel frattempo non avrà latto la cortesia di capitolare. Gli ho dato libertà di azione, con l'ordina preciso di rispettare la Regina e il bambino, se sarà già nato. Suscitare il terrore durante la notte; all'alba buttarsi nei boschi nell'attesa dell'arrivo delle nostre truppe, cercando possibilmente di impedire a Zog la ritirata verso il Mati, ove potrebbe tentare una piccola resistenza. 5 aprile. — Due navi andranno a Valona e a Durazzo a ritirare gli italiani, che ormai sono seriamente minacciati dai banditi cui Zog ha commesso di spargere il terrore. Per ora "opinione pubblica internaste, naie è tranquilla: tanto tranquilla che io sospetto che non si siano resi conto dell'attrito tra noi e Zog e che pensino ad una chiamata di Zog. Veda, parecchie volte il Duce, che è calmo, spaventosamente calmo, e pia ohe mai convinto che nessuno vorrd intromettersi in questa, nostra vertenza oon l'Albania. Comunque ha deciso di marciare e marcerà anche se tutto il mondo si schierasse contro di lui. Lo ripete ad alta voce a Muti, che ha fatto una corsa a Tirana e che conferma l'impressiona che già abbiamo che Zog voglia resistere con le scarse forze che ha a sua disposizione. Poiché il Be chiede 24 ore per riflettere ancora, il Duce con telegramma autografo fissa lo scadere dell'ultimatum per le ore 12 di giovedì 6 aprile. Scetticismo del re All'alba d nato il figlio di Zog. Per quanto tempo sarà erede del regno d'Albania? 6 aprile. — 17 Duce telefona l'ordine di imbarco riservandosi di dare in serata quello di partenza. Ore 16. - 71 Duce, da me informato, dà ordine alla spedizione di salpare, riservandosi di comunicare le novità, se vi saranno, nel oorso della navigazione. Ore 19. - n 'He, con lettera autografa, prende atto della comunicazione fattagli ieri dal Duce, ma esprima il suo scetticismo, basandosi su ricordi storici di veneziani e aragonesi, circa la nostra possibilità di istallarci solidamente in Albania. Non ricorda, evidentemente, che i romani ci stettero benissimo. ' Ore 21. - Arriva un'ultima ptpècpSt. rngc4gldppltaempcram proposta albanese. Vorrebbero t trattare con Parianl. Non è possibile, tanto più che Parianti fè in Germania. Rispondiamo] che eventualmente mandino unyplcnipotenziario a Guzzoni. Torno a casa verso le 22,30. Sono stanco e non mi sento delitutto bene. \ . 7..aprile. T77 L'addetto .milita-[re, Gabrielli, che in questi gior-lni ha sempre tenuto un conte- gno molto ambiguo, telegrafciche Zog ha a sua disposizione 45.000 uomini. Sembra che esa- geri. Ciano, che si eia svegliato al- le 4 per leggere I telegrammi della notte, alle e parti in volo per Durazzo e Tirana. La ca- pitale albanese era calma: dal- l'alto lui vide la folla circolare tranquilla. Ma nel pomeriggio, a Roma, gli umori cambiarono; ed eccone I motivi: ìj»««j • • Rtd ll a i i a l , i a i e e a bsi e naea tj»««.„j. „ • • Ritardo nelle operazioni Guzzoni ha ricevuto i paria- mentari di Zog, e, invece di\proseguire l'azione, come il Du-\ ce aveva ordinato, ha sospeso tutto per 6 ore. Il Duce è Ju-\rioso : questo ritardo può ave-1re conseguenze gravissime. Noi\abbiamo bisogno di arrivare\alla capitale per fare la nostra manovra politica. Tramite Val- le, il Duce ordina di riprendere marcia, ma intanto una gior- nata è perduta e ciò permette alla solita schifosa stampaifrancese di dire che gli italiani sono stati battuti dagli, alba-nesi, lì giorno 8 Ciano raggiunge ia volo Tirana e appena arri- vato conferi con Valle, Jaco- moni e Guzzoni, 11 quale ultimo gli spiegò essere 11 ritardo do- vuto a difficoltà negli sbarchi, ai carburanti non adatti ed al- la mancanza di collegamenti, perchè i radlotelegrafluti chla- matl non erano in grado di as- sicurare il servizio. 9 aprile. — .Rientro a Roma per conferire e riferire al Du- ce. TI Duce è felice. Circa lanuova forma costituzionale del- l'Albania, il Duce ha preparato un progetto di reggenza, chenon mi sembra buono. Glielo dico ed espongo le mie idee : creare subito un Consiglio diGoverno, indira una Oostituen-te per il 12 aprile, farle votareuna decisione ohe sancisca l'u-nfone personale dei due Paesi,conferendo al Re Vittorio Ema-nuele III la corona d'AlbaniaAIn massima approva. Nel po-meriggio redigo il documentae lo discuto con alcuni giuristied altri professionisti del ca-vlllo, quali Buti, Vifetti, ecc.... 10 aprile. — Esaminiamo conil Duce il progetto redatto ieri,e salvo alcune varianti di for-ma è approvato. 11 12 aprile Ciano fu nuova-mente a Tirana, dove presecontatto con il nuovo Governoalbanese. Ritornò a Roma 11giorno 13 e consigliò Mussoliniad istituire un Sottosegretaria-to per gli affari albanesi, affi-dandolo a Ben ini. Il 14 preparòIl suo discorso per la Camerache Mussolini definì uno depiù bei discorsi fatti In Parlamento, e fissò con 11 ministroai Jugoslavia un incontro aVenezia con Marcovlck, ministro degli esteri Jugoslavo, per11 giorno 22: Nella stessa gior-nata arrivò Goerlng, che presealloggio a Villa Madama. L'in-domani arrivarono gli albanesiche furono ricevuti il 15 a Pa-lazzo Venezia e il 16 a PalazzoReale. Goerlng riparti per laGermania 11 17, lasciando Vlmpressione che la Polonia costitulsse un pericolo per la pace o a a a i . e v n l i i o a e a e e e al e a. di e en o ... , , 1 . Ungheresi e jugoslavi d18 aprile. - Riceviamo gli Yungheresi alla stazione. Tèleki\&(presidente del Consiglio) fa tanche al Duce una buona' tL Wpressione. Czaky (ministro de- Sali Esteri) è quello che è: un cSiccolo uomo molto *wM&so e, cosa preoccupante, un de- baie fisico e morale ohe vuole loquio nel pomeriggio. Niente di trascendentale. Csaky espo-\nne minuziosamente la situaste- ne e cerca di dare alle sue pa- rote un sapore antitedesco. So- prattutto batte sul tasto dellaiSlovacchia: spera — meglio, siiillude — che la Germania netpossa far cortese dono a Bu- dapest. Non riassumo più a lungo lai conversazione che non mette molto conto. Il Duce l'ha descritta cosi: <Mancava soloìun litro di vino sulla tavola!t.ì19 aprile. — Continuano leiconversazioni più, 0 meno inu-ìtili con gli ungheresi. Csaky è sempre più, prolisso ed inutile nelle sue argomentazioni. Ha latspecialità di sfondare le portelaperte: « Prende una lunga rin-icorsa — dice Mussolini — per saltare una paglia*. Colloquio con Perth (amba-\sciatore inglese). Fanno guai- che difficoltà per le credenziaUicol titolo di Re d'Albania. Po-\lemizzo vivamente con Perth, sostenendo che il cambio di di- nastia * un fatto di carattere interno, nel quale nessuno ha diritto di interloquire. 21 aprile. — Nei pomeriggio riunione dei ministri per /isao- re il bilancio del Sottosegreta- riato per l'Albania. E' stato de-\finito in 430 milioni. Sono oon-\tento. Benché abbia molto prò- testato, sono convinto che è una cifra che permette di svolgere un'azione su larga scala. Collo- quio con Viola per mettere le basi di un mio viaggio in Bpa-\gna, prima di quello che faràGoering. Farebbe pessima im-pressione augii italiani se Goe- ring vi andasse prima di noi. A P. Venezia, saluto di Perth. Il Duce lo ha trattato con mol-ta cortesia: in fondo, ormai gli piaceva. E' stato deciso di accettare le credenziali del suo successore senza il titolo di Be d'Albania perchè il gradimento fu chiesto in precedenza, 22 aprile. — A Venezia per yl'arrivo di Markovich. Marko vich mi fa una buona impres sione. Uomo gentile, misurato, modesto. Ha tutte le caratteri\ etiche del diplomatico di car[riera. Il primo colloquio è a tildato bene. T7hó "trovalo subito ragionevole, mentre Indelli, con iun allarmismo fuor di posto, aveva fatto credere ad una ce citazione jugoslava che non c'era e che, se c'era in qualche zona dell'opinione pubblica, non aveva affatto raggiunto gli ambienti responsabili, Nel complesso, la visita ha dato ottimi risultati. Il comu nicato diramato alla fine del colloquio è molto piaciuto ai no stri giornalisti, e molto dlsplaìciuto a quelli franco-britannici. Il che vale a riprova della sua 6on{a Tornato'a Roma, riferir sco al Duce che è molto soddi\sfatto. \ Jacomoni, in seguito a mio ordine, ha firmato l'accordo per \la parità dei diritti civili e po1 litici degli italiani e deali albai\nesi. La cosa è molto importane\te e, di fatto, vale già quanto a l'annessione, - 11 t r„.M t ili Forzano e 11 * tesart * " rorzano - 21 aprile. — Vado a teatro e ove si dà il Cesare di Forzano, ai Anche il Duce assiste alla rei etta: lui stesso ha collaborato -tal lavoro ed alcuni anni or se no, tramite mio, mandò a Fore zano la divisione in scene del- l'opera. La quale è francamen- te brutta: senza ingegno e seno za tecnica. Non interessa e nep- pure diverte. E poi l'adulazione , e un'arte che si deve praticare - con misura. Forzano, invece, la , misura l'ha dimenticata del tut- Ito e i risultati sono stati con- troproclucenti. 25 aprile. — Francois Poncet a I (ambasciatore francese) prende - lo spunto dalla firma di un acatcordo commerciale per parlarl- mi delle relazioni italo-francesi. o Egli dice di essere 'stato inforetmato da Perth di quanto il Duo ce ha dotto circa i negoziati co : mine la ti con Baudoin e poi indiìterrotti. Vuole far sapere che n- su tale base il Governo frane cese è sempro pronto a dl3cuu- tere. Faccio le ampie riserve i, ma, a sua richiesta, aggiungo a-iche non ritengo vi sia niente aAdi mutato nello nostre direttive o- politich i. Gli domando a mia ai volta se debbo considerare queti sta sua apertura come ufficiale, a- Egli mi dioe di averla fatta autorizzato dal suo Governo. n 26 aprile. — Riferisco telefoi, «inamente al Duce il colloquio r- con Francois Poncet. Non sem \bra attribuirgli troppo peso. a- Dice: « Co 1»inique non intendo e cominciare i negoziati con la o Francia se non dopo la firma 11 del trattato con la Germania*. ni 27 aprile. — Da Berlino ina- /ormano ohe il Fuhrer nel diffi- scorso di domani denuncerà il rò Patto navale con l'Inghilterra a, nonché il Patto di amicizia con el Ila Polonia. Ciò è molto grave. a- La situazione, che in questi ulro timi giorni aveva avuto una in a negabile schiarita, pud tornare i- ad essere molto torbida da er un'ora all'altra. Il Duce, cui ho r- trasmesso i'in/ormazione alla se Bocca delle Caminate, ha telen- /onato per avere maggiori parsi, ticolari, ma anch'egli non naa- sconde la sua preoccupazione zo per la denuncia del patto con la la Polonia. Quella che concerm- ne invece il patto con la Gran ti- \ Bretagna appare molto meno e.iallarmante. . All'indomani Hitler tenne un vi discorso che durò due ore e gli Yfnt' m!nu" menojncenki\&<ÌLS^S^tjSìSSS!Ì fa tas8e- Esaminando la sltuazloL WflP» *g*Mg*** de- SS«JPESLr2Ktì?Krt un contro la Germania che sta. sul- M&JMSSffi de- „,'„'?.J£n!! ^ ole ra «"Possibile». te 29 aprile. — Consiglio dei Afipo-\nlstri: si approvano alcune dete- elsioni per incrementare la poa- tenza delle forze armate. Delle So- quali, tranne la Alari mi, il Dullaice « decisamente scontento. Ba siila sensazione — ed ha ragione net— che al di là della facciata, u- più 0 meno curata, vi sia ben poco. Anch'io la penso cosi. lai 30 aprile. — Anche stamani tte il Duce è furioso per la fotoha grafia del presentafarm fatto oloìdai granatieri della compagnia !t.ìd'onore all'arrivo del generale leiBrauchitsch. Ha ragione, pernu-ìchò è difficile vedere alcunché y è di più malfatto. Trova in ciò ile un indizio dei disordine che re latgna nell'esercito, nello spirito rtele nella materia. Lo spiega diin-icendo che una volta l'esercito per « demanio della monarchia », aveva soprattutto la funzione ba-\di una polizia sussidiaria per ai- la tutela dell'ordine pubblico: aUioggi, invece, il compito premiPo-\nente è di fare la guerra. Ciò th, disorienta molti ufficiali, di- Primo colloquio con Gafencu ere (ministro degli esteri romeno). ha E' un uomo simpatico, un po' timido, abbastanza acuto. Fac- gio eterno il cosiddetto giro d'orizao- zonte. Non nascondo il nostro ta- disappunto per aver la Romade-\nia accettato la garanzia brion-\tannica. A che potrebbe pratirò- eamente servire se Ungheria e una Bulgaria attaccassero'! ere Gafencu parla anche delle llo- nostre relazioni con la Francia, le è al corrente del mio ultimo pa-\colloquio con Francois Poncet. aràiDice che la tendenza Bonnet im-\sarebbe per la conciliazione, oe- quella Leger per attendere che i. noi si prenda l'iniziativa. Atth. tenderanno a lungo..... mol-\ w„.,. „ , .. „. __, gli *W « TtoChj- ac| tSLSSi Nuova Starna suo «Tempo».