Il Congresso comunista inaugurato da Palmiro Togliatti

Il Congresso comunista inaugurato da Palmiro Togliatti Il Congresso comunista inaugurato da Palmiro Togliatti La relazione del Segretario della Federazione - 70 mila iscritti nella Provincia - Le difficoltà che il partito incontra per il proselitismo nella campagna - La Nazione e i reduci di guerra Ieri mattina, verso le 9, nel t Salone del nnTusorvntnrÌA in I : l Conservatorio in piazza Bodoni, si è iniziato il secondo congresso provinciale del partito comunista. H vasto locale era gremito: sul palco addobbato di scarlatto, spiccavano, tra fasci di bandiere rosse e tricolori, i ritratti di Marx, di Lenin, di Stalin e di Gramsci Presenziavano il segretario della federazione torinese, Grassi, il sindaco Roveda, Flecchia della Camera del Lavoro, ed alcuni capipartigiani di formazioni garibaldine. Dopo aver deciso di inviare al Cimitero una delegazione per portare corone di fiori sulle tombe dei volontari della libertà, Grassi dava inizio alla lettura di una relazione ufficiale, annunciando anzitutto che il numero degli iscritti al partito comunista nella provincia di Torino oltrepassa i 70 mila. E' passato poi a discutere dei C.L.N. Tali organismi, temprati al fuoco della lotta clandestina — ha detto Grassi — devono, per il bene della nazione, continuare, svilupparsi, divenire gli artefici della ricostruzione. Il segretario della federazione comunista ha poi toccato un tasto delicato: quello della posizione del partito nei confronti delle commissioni di epurazione. « Si notano da un certo tempo fatti incresciosi che si riassumono nel tentativo di escludere dalle commissioni stesse membri comunisti. E questo perchè? Non siamo forse noi comunisti animati da un senso di giustizia pari a quella che anima gli appartenenti ad altri partiti ? ». Dopo aver auspicato la fusione del comunismo e del socialismo onde creare un grande partito unico di massa, Grassi ha trattato della questione del disarmo. « Il partito sta facendo ogni energico sforzo perchè i suoi iscritti depongano le ai-mi e rifuggano dalla violenza. Speriamo che la nostra opera sia affian cata da quella degli altri partiti ». Egli ha poi parlato dei Consigli di gestione, chiedendo, a nome di tutti i lavoratori, per la maggiore prosperità del Paese, la più sollecita na- rmcrp11m i r i il i i 11 m il ri ri il 111 ri i ri i ti 11111 iti 1111 m i j 11 il i i ti m zionalizzazione delle princlpa- li i«J»«i>!ir- ofnti. n*l *»n«- li industrie. E' stato poi trat tato lo spinoso problema dei reduci: fra le più vive acclamazioni, Grassi ha dichiarato che occorre veramente aiutare coi fatti e non con le sole parole questi nostri infelici fratelli: ed ha proposto che le maestranze oggi occupate nei vari stabilimenti riducano le ore di lavoro per lasciar posto anche ai reduci. Infine, mentre sul palco prendeva posto Vello Spano, direttore dell'* Unità » di Roma, l'oratore ha sottolineato che, per quel che riguarda il problema degli alloggi, il partito comunista occupa, in tutta Torino, ben pochi locali: occorrerebbe condurre invece un'inchiesta su certi palazzi e ville padronal ove le stanze e le sale vuote si contano numerosissime. Da ultimo, a conclusione della mattinata, Grassi ha parlato delle difficoltà non lievi che il partito comunista in-' contra per affermarsi nelle campagne. La seduta del pomeriggio si è aperta con l'arrivo di Palmiro Togliatti: il capo del P. C. I. è stato salutato, al suo ingresso, da un'entusiastica e prolungata ovazione. Egli ha preso posto accanto al segretario Grassi, ascoltando attentamente le decine e decine di congressisti che si sono succeduti sul palco per discutere problemi inerenti alla vita del partito, dopo che il sig. Scotti, della federazione lombarda, aveva portato all'assemblea il saluto dei 108 mila iscrìtti della provincia di Milano e dopo che il collega « Ulisse », calorosamente applaudito, aveva spiegato i fini e i progetti del foglio comunista torinese, sollecitando l compagni lettori a voler aderire alla sottoscrizione aperta in favore del giornale stesso. Dalle esposizioni, spesso vivaci ed acute, dei diversi oratori, son risultati essenzialmente due punti fondamentali: necessita di intensificata propaganda nella provincia ove la corrente comunista stenta non poco a farsi- strada: e definizione del partito come partito nazionale in quanto tutela gli interessi del lavoratori italiani e si adopera per la ricostruzione e la rinascita della patria martoriata dai nazifascisti.

Persone citate: Flecchia, Gramsci, Lenin, Marx, Palmiro Togliatti, Roveda, Stalin

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino