Linea etnica di frontiera e regime internazionale del porto

Linea etnica di frontiera e regime internazionale del porto VENEZIA GIULIA E TRIESTE Linea etnica di frontiera e regime internazionale del porto Questi sono i criteri base fissati dal Consiglio dei Cinque per la soluzione del problema italo-jugoslavo Come De Gasperi ha esposto ella Conferenza la tesi italiana e lo spirito conciliativo che la informa à o a n o i a . e , i e e o o o e a e i o i n u , i i i eo oa e ei. ouo o srmn a a a è di a98 pni he le a ono iLondra, 19 settembre. Al termine dei lavori odierni del consiglio del Ministri degli esteri è stato diramato il seguente comunicato: « Il Consiglio del ministri degli esteri ha tenuto oggi due sedute che sono state entrambe dedicate all'esame del termini del trattato di pace con l'Italia. « Il Consiglio ha convenuto che I segretari debbano esaminare il problema della frontiera Italo-jugoslava e di Trieste e riferirne al Consiglio sulla base del seguenti criteri di riferimento: 1) Studiare una linea che sia di natura principalmente etnica e tale da lasciare il minor numero possibile di abitanti sotto l'amministrazione straniera tenendo presente che opportune Indagini verranno condotte sul luogo prima della delimitazione finale della frontiera. 2) Studiare le condizioni di un regime Internazionale II quale assicuri che 11 porto e gli impianti di Trieste possano venire, usati In condizioni di pa rltà da tutto II commercio Internazionale e dalla Jugoslavia, dall'Italia e dagli Stati dell'Europa centrale alla stessa guisa che negli altri porti franchi del mondo. « Il Consiglio si riunirà nuovamente domattina alle 11 ». Un comunicato italiano , L'Ambasciata italiana ha diramato il seguente comunicato: « In conformità, con le norme procedurali della Conferenza dei Ministri deyli Esteri, il Ministro deyli Esteri ita liana non è in grado di informare la stampa delle osservazioni che égli ha sottoposto alla conferenza. Egli crede tuttavia di poter esprimere in termini generali lo spirito ed i principii cui si ispira il punto di vista del Ooverno italiano sulla questione delle fron tiere orientali dell'Italia. De Gasperi ha ricordato ai cinque Ministri degli Esteri, che si sono radunati per assumere la storica responsabilità di una giusta soluzione, che 600 mila italiani Caduti nella prima guerra mondiale versarono il loro sangue non soltanto per la liberazione del Trentino e di Trieste, ma an che per contribuire alla liberazione delle altre nazionalità oppresse. « E' nello stesso spirito di solidarietà europea che l'Italia si dichiara ora pronta a gravi sacrifici, al fine di affrettare la ricostruzione di un mondo migliore e afferma an cora una volta il suo sincero desiderio di riprendere con la sua vicina Jugoslavia i lega mi di amicizia spezzati dalla aggressione totalitaria che la democrazia italiana ha sempre ripudiato e condannato. In questo spirito De Gasperi ha espresso il punto di vista italiano per una giusta soluzione cmaced e e e e i a l à i a n o a a a n a e che dorrebbe ridurre al minimo le minoranze nazionali da ambi i lati deUa nuova frontiera, tenendo conto della necessità diassicurare a Trieste ed atle altre città indiscutibilmente italiane Ldclla Venezia Giulia la possilmita di una vita pro*>pera-u#1mlUi-neoe*yìtàl di evitare la disintegrazione della vita economica della regione. « De Gasperi ha specialmente sottolineato la necessità di assicurare al porto di Trieste una funzione internazionale ed ha chiesto nello stesso tempo al Consiglio dei Ministri degli Esteri di adottare misure di emergenza per ovviare alle allarmanti conseguenze economiche e sociali derivanti dallo stato anormale delle cose in relazione alla presente linea di demarcazione. E' ben noto che anche nel passato De Gasperi ha suggerito la linea Wilson come una possibile base di discussione ». Lunghe discussioni Il problema di Trieste è stato oggetto — come appare chiaro dal comunicato — di attenta indagine nello tre riunioni di ieri ed in quelle odierne. Nella terza seduta della Eternata di ieri, che si è svol i in serata e si è prolungata sino alle ore 1,20, hanno esposto il loro parere i rappresentanti dei Dominions. Alla riunione hanno potuto assistere i delegati della Jugoslavia, ciò che Invece non è stato possi bile ai rappresentanti dell'Ita Uà dato che la Jugoslavia è considerata come una delle Nazioni .Unite, ciò che non è ancora per l'Italia. Quando infine gli stanchi ministri sono rientrati in automobile ai loro domicilii nelle prime ore del mattino nutrivano la speranza di aver sgombrato il terreno dalle principali difficoltà. L'atteggiamento della dele gazione italiana e la comuni cazione ufficiale diramata dal l'Ambasciata d'Italia hanno avuta un'ampia eco di simpa tla e di consensi nel circoli politici e nella stampa di Londra. Le prospettive di una pronta compilazione del trattato di pace per l'Italia sono diminuite oggi nonostante l'accor do base dei cinque ministri degli esteri sulla questione della frontiera italo-jugoslava. H Consiglio del Cinque è sembrato disposto ad accettare il principio che Trieste rimanga Italiana, ma che gran parte dell'Istria e le isole dalmate vengano poste sotto la sovranità della Jugoslavia. Si ritiene che questa parte del futuro trattato sarà sottoposta ai delegati dei ministri degli esteri per la determinazione della nuova frontiera. Le Colonie Le proposte finali per il trattato di pace per l'Italia dovranno essere sottoposte dal primi al ministri degli esteri delle cinque grandi potenze e quindi all'assemblea dedle Nazioni Unite. Ciò preclude ogni speranza per una pronta ste¬ slntldlnnmhl sura del trattato di pace con l'Italia. I primi argomenti che saranno ora discussi sono quelli dei trattati con i paesi balcanici, la questione delle isole del Dodecanneso ed una proposta per la amministrazione internazionale Uelle vie fluviali europee. L'avvenire dell'impèro coloniale italiano è stato nuovamente discusso ed i delegati hanno ricevuto l'incarico di e laborare proposte sulla base del piano americano per sottoporre le colonie italiane all'amministrazione fiduciaria internazionale. La giornata di ieri ha se gnato forse una svolta nella storia moderna del Mediterraneo. Le studiate dichiarazion di Molotoff alla stampa, anche se generiche, hanno posto la candidatura dell'Unione sovietica a un « posto al sole » nel Mediterraneo. La richiesta russa ha orofondamente colpito 1' opinione pubblica inglese che è sempre vigile e ipersensibile su tutto quello che potrebbe turbare lo equilibrio mediterraneo. Nel circol politici britannici, in seguito alle dichiarazioni fatte ieri da Molotoff, si esprime l'opinione che è venuto il momento di uscire dall'ambiguità e di invitare-il jappre-. sentante soviètico ad esporre chiaramente 11 punto di vista del suo Governo, sia sulla quest'one giuliana che sull'altra delle colonie italiane. Da fonte autorevole francese J< International News Service » apprende che la sola ri chiesta territonale che ia Francia intende avanzare nei confronti dell'Italia alla conferenza dei cinque Ministri degli esteri riguarda Tenda e Briga e non la Valle d'Aosta. Dalla medesima fonte si è tenuto a sottolineare che Bidault, rappresentante della Francis», è venuto nella decisione di sostenere completamente l'Italia nelle ques'.ioni coloniali in seno al consiglio. . ... „ _, _,. . . si chiede /I Tempo. Ci dirà la Russia sovietica non è perialistà e, per cortesia, .svino magari disposti a prestar-gli fede, ma come mai ia Rus- sia sovietica non vuole accogliere neppure la proposta lanciata da Togliatti di accordare alle nostre colonie l'autogovernò? Il caso è oscuro e vi è motivo di essere perplessi ». Quasi aspettasse un quesito del genero, Togliatti oggi riprende la parola nellUnità con una tesi diversa e nuova: egli dice che i comunisti considerano « la questione per noi più importante, che è quella del Mediterraneo, non secondo la scemenza « imperiale » del fascismo, ma secondo la vecchia tradizione italiana, per cui quanto maggiore sarà il numero degli Stati interessati al regolamento di questa questione, tanto maggiori saranno per noi le garanzie di indipendenza »' Intende con ciò essere bene che la Russia si prenda le nostre colonie per diventare cosi Potenza interessata alle questioni del Mediterraneo ? Il Ministro della Giustizia è contrario a che l'Italia venga inclusa in qualsiasi sfera di influenza, però non contempla l'ipotesi che questo avvenga anche al di fuori della nostra volontà.

Persone citate: De Gasperi, Togliatti