Prime reazioni in Germania

Prime reazioni in Germania Prime reazioni in Germania i a o , a e e i i e i o - Berlino, 13 febbraio. Il portavoce della Wilhelstrasse, commentando oggi 11 comunicato conclusivo sulla conferenza dei « tre » ha detto, fra l'altro, che il documento, dopo il comportamento dell'Armata rossa nella parte orientale del Reich col quale si è posta fuori di ogni legge morale della guerra, non costituisce una sorpresa col piano di distruzione che contempi* nei riguardi della Germania. Nel documento, si osserva negli ambienti politici di Berlino, è espresso l'odio cieco e la volontà d'annientamento degli uomini che si sono riuniti per vendere la pelle dell'orso prima d'averlo ucciso. Per il resto 11 documento dimostra 11 trionfo illimitato di Stalin in ogni campo, ir. quanto egli viene ad essere creato, per così dire, luogotenente delle tre Potenze sul continente europeo, mentre l'esercito rosso viene ad assumere la parte del guardiano per il « mantenimento dell'ordine, della pace, del livello morale e della civiltà occidentale ». E' impossibile Immaginare qualcosa di più paradossale e di- più grottesco. I metodi in base ai quali i nemici della Germania pensano di egire nei confronti del popolo tedesco risultano indiscutibilmente dalla constatazione che a Mosca dovrebbe risiedere In permanenza una commissione per accertare i danni che la Germania avrebbe arrecato e per la elaborazione del piano delle relative riparazioni. Mosca in tal modo diventerebbe la grande centrale della schiavitù in cui verrebbe suggellato il destino di milioni di tedeschi Caratteristico viene qui considerato il fatto che le condizioni dell'asservimento tedesco dovrebbero venir rese note, nei loro particolari, soltanto quando la Germania avrà deposte le armi. Che ciò non avven-à mai, e che il popolo tedesco trarrà dal documento dell'odio nemico la sola conseguenza che esso deve difendersi con le armi fino all'estremo, viene posto nel massimo ril:evo negli ambienti competenti tedeschi. mpddtaCacngmt«B

Persone citate: Stalin

Luoghi citati: Berlino, Germania, Mosca