Gli attacchi canadesi arrestati nelle paludi ai margini del Reichswald
Gli attacchi canadesi arrestati nelle paludi ai margini del Reichswald Lungo le direttrici da Nijmegen a Cleve e Gennep Gli attacchi canadesi arrestati nelle paludi ai margini del Reichswald lenti combattimenti 'contro le truppe di De Gaulle che attaccavano giorno e notte, le nostre forze che ancora rimanevano sulla sponda occidentale dell'alto Reno sono state trasferite sulla sponda orientale con tutte le armi e i rifornimenti. Il ponte di Neuenburg è stato fatto saltare davanti al nemico incalzante. La battaglia attorno alla testa di ponte dell'Alta Alsazia, durata 21 giorni e nella quale le nostre truppe hanno combattuto valorosamente, sovente davanti ad un nemico dieci volte superiore di numero, è cosi terminata. Nel corso di questi combattimenti le nostre truppe hanno distrutto 200 carri armati nonché numerose autoblinde ed autocarri del nemico. Sulla costa toscana, nell'Italia centrale, continuano i combattimenti locali. Puntate esplorative nemiche sulle alture' ad oriente del Serchio sono fallite. Nella regione ad occidente di Mostar, nell'Erzegovina, continuano gli attacchi avversari. Sulla bassa Drina le nostre truppe, attraversato il fiume verso oriente, hanno strappato al nemico le alture a nord-ovest di Zvornik. A sud della Drava, truppe tedesche e formazioni di cosacchi, con la collaborazione di reparti croati, sono avanzate concentricamente dall'est e dall'ovest ed hanno espugnato la città di Virovltica. Nella giornata di ieri, formazioni di terroristi dell'aria americani hanno lanciato bombe su Magdeburgo, come pure su località della Turingia e della Westfalla. Sono stati causati danni a fabbricati e vittime, soprattutto a Weimar e Jena. Altri attacchi sono stati diretti contro città della Germania sud-orientale. Caccia bombardieri hanno compiuto azioni terroristiche nella Germania occidentale e sudoccidentale, mitragliando la popolazione civile. Continua il fuoto delle nostre arm> di rappresaglia su Londra. Fronte occid., 10 febbraio, pGli Alti Comandi che dalle todue parti del fronte occiden- ntate dirigono la serie di ope-^nra&iom 0el>%iche destinata, a quanto sembra, a culminare in una battaglia di gigante, sche proporzioni e di estrema violenza, ubbidiranno certo, nell'ordinare i thovimenti, a concetti operativi di vasta portata. Vista però attraverso i commenti o le previsioni fatti finora la situazione può essere definita con un aggettivo non molto Usato per un fronte: sconcertante. Effetti vomente gli avvenimenti, che dal 16 dicembre delVanno scorso si sono succeduti tra te pianure olandesi ed i monti dei Vosgi, hanno assunto un ritmo così serrato ed imxpre. visto da parere ossequenti più alla ricerca del « colpo di scena» che alle leggi detta strategia. Fino ad allora la guerra all'ovest- era Jtata «logica», dominata come era da un uni co tema: una parte numericamente superiore clic attac ca, un'altra meno numerosa ma più manovriera, che si di. fende, ritarda l'iurte, ne impedisce le estreme conseguenze, e assume gradatamente nuove posizioni. u « offensiva vn contropiede » di V\on Rundstedt, ha rovesciato le regole classiche di questo sanguinoso gioco bellico da allora la voce della logica sui fronte ovest è parsa soffocata dal tuono dei cannoni Nè la sorpresa e le perdite subite dagli alleati, che pure in un primo tempo sono state le cause dell'affievolirsi della pressione di Eisenhower contro le linee fortificate germaniche, sono ora sufficienti a chiarire una situazione « sconcertante ». E' infatti strano che le otto Armate anglo-americane non abbiano minimamente aumentato il ritmo dei loro attacchi nei giorni in cui l'offensiva russa tra la Vitetola e l'Oder li avrebbe facilitati, ritraen. dotte contemporaneamente in dubbio giovamento. E pure altrettanto «.curioso* è il temporeggiare di Eisenhower, nel dare il via all'offensiva che tutti si aspettano all'est della Mosa e nella regione di Aquisgrana, quando ogni giorno che passa permette al germanici nuovi perfezionamenti allo schieramento difensivo. indubbiamente nell'evolversi dèlia situazione pesano fattori politici palesi o segreti e fattori strategici sconosciuti, i quali in ogni caso rendono mgpcdsl'ddfdcdicasdbvpbsTi più impacciaito U piano d'at tocco degli alleati, si risolvo n° *» vantaggio per la li neare condotta difensiva ger- manica, tutta tesa a raggiungere il massimo utile di impedire penetrazioni decisive col minimo sforzo di truppe e di materiati. Nel quadro di questa considerazione vanno considerati l'abbandono della riva sinistra del Reno a nord di Millhaueen di fronte alle preponderanti forze degolliste e la manovra difensiva ad est di Nijmegen contro l'improvviso attacco dei reparti canadesi. Senza impegnarsi a fondo in questo settore i germanici contendono qui l'impeto degli attaccanti che si è esteso verso sud fino a Gennep. Anche se i tedeschi hanno dovuto sgomberare Kronenburg, resta pur sempre a loro vantaggio U fatto di aver impedito a Montgomery di far brecce profonde nei loro schieramento. Le truppe tedesche sono riuscite ad arrestare il nemico sulla linea Dueffelward- Donsbrueggen-Vrasaelt. I ten- l£«2Ì TE^SSl di J™TZe st«n<;o le strade Nijmegen. Cleve e Nijmegen-Gennep so- dno stati arrestati nel terreno dpaludoso a nord di Reichwald. vPih a sud, lungo la Mosa è continuato il concentramento Pdelle truppe di Montgomery, rLa parte di queste forze che eè passata all'attacco nelle vi- facinanze di Vossenach, a\ limi- ti oTiewfoJi deBa foresta dx dHùrtgen, è stata respinta dai cGermanici, i quali hanno sven- itato una puntata americana jad occidente di Btrkesdorf ed un'altra nelle vicinanze di aBergstein. Altri attacchi sta- vtunitensi da Schmidt in dire- tzxone est, come pure quelli sferrati contro Schleiden, so- sno falliti davanti atte posizio- ni deUa Wehrmacht. Nella zona dello Schneifel le forze tedesche hanno efficace- mente contrattaccato, liberati- do le località, di Spaimhlin, Gondenbrett e Niedermehlen.
Persone citate: De Gaulle, Eisenhower, Schmidt
Luoghi citati: Alsazia, Germania, Italia, Londra, Magdeburgo, Weimar
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