RICORDO di Ada Negri

RICORDO di Ada Negri RICORDO di Ada Negri Nd discreto 6 8}lente giar. ?in0 della villa ch,e la .W*' ava P«r gran parte dell ann°, là dove il Parco di Mona cede alla campagna brianola tiratala squadro dai fiari di gelsi, capitava di rado, anche a chi vi era come di incontrare la Poetes che yivevft rfti t ^ ' „ t ? : *™!!™ nella 8Ua stanza, in continuo travaglio spirituale, vigilata dalle inarrivabili premure dell'Amica per la quale sola aveva confidenza di effusioni e nella quale trovava pjena rispondènza di sentire. Eppure, chi di quel Sedino folto di verde e di ° , onlbre. Pf/cowe mille volte i piccoli viali dalla ghiaietta rutilante, non sa tornarvi con la memoria senza popò- lare il placido quadro con la figura di lei che si muove con passo calmo e quasi circospetto, ansiosa al tremolar d'un ramoscello per l'impulso d'un rigògolo che v'ha spiccato il volo; o chinata la bianca testa infantilmente curiosa sulla festuca spinta dall'invisibile fonnichetta; o intenta a Mlir ti» i caprifogli e le vitali» al chlosoo che t'affaccia alla campagna: questo rifugio ove fiorisce il glicine coi pesanti suol grappoli, nel maggio. Nella serenità di quella vil la, dove arrivava sempre stanca e ripartiva già sorri , , ,*7. fi dendo confortata al pensiero del ritorno, Ada Negri pare va avesse ritrovata, e com. , fi - • P°8ta> la 8Ua P*06 ^ca e SPX rituale; e pure schiva come era d'pgni convenzionalismo, fa questo solo godeva, quan , ? • & , » . do le 81 diceva, al primo m contro d'ogni soggiorno, che il volto già non era più quel j d u iuà . disteso e ? -jTL ? -i ***f^*~ , ammorbidito al silenzio e al verde del confortevole romi tolìo Sorrideva, allora, e i ' . . suoi occhi, sempre lummosis simi, davano una luce nuo Va, che si volgeva, intenzio- __ì_._i- _:..5_«_JLri „-_,„ nalmente riconoscente verso 1 Amica vicina, al cui braccio s'appoggiava come ancoran dosi a implorare protezione. Non era sempre silenziosa, |Ia. villa:.chè anzi un mondo 'di ospiti rumorosi frequenti serate la invadeva, e non po- r±2s£^2& e — poniamo — tra Ettore rsSbSSTdS^: pus» per la traduzione di Tacito, specie se s'accostasse . r j , o f sostegno del suo caposcuon la Paolo Buzzi, alle prese a e Bua volta col «Ricettario» di l APÌ"<>- Non si preparava a i . r± i o festa, Ada Negri, per quel- le serate, ma, quando ci si & trora> trt.1 diversi grupp/' - anche se s intratteneva solo a per breve tempo, non prefe- - scorreva di cose gravi: e sì - divertì un mondo quando — i doP° P°co fceinP0 da che «* - nato da una di quelle serate - di raduni artistico-letterari a „_ •„„_i. j; „„„-„„ i ___ i un giornale di cucina !-ven- ne imbastita la famosa carna pagna contro la pastasciutta II „°_„t_ j; • a. o accusata di... passatismo. Si a divertiva, e per ogni numero i- <Jel pnornale in preparazione, „uj„5. . i ■ - - J a chledeva le primizie, quanti .. prò e quanti contro nella sini- golar tenzone. Non vi par- r- (..„,•;, _„ , . r , o te_clP0: ma Per I™1 giornale à- che la animava — anche se 11 non riusciva a perdonare, e il o- . _ . , c '7. o- temerario autore non merite5, rebbe perdono, confessa, an- cora-ogsi: r tr°pp° ?astT°- ià comica interpretazione leot- pai-diana inventata per quelgli ]e coionne _ non ricU8Ò di ve . , ' , , tradurre quella gustosa let- è tera in cui M.me de Sévigné na racconta alla Signora di Gri- i- i • -1- 5 , V, i, gnan il suicidio del cuoco Vao- tei, interrompendo il lavoro se di altra traduzione alla quao- , ,. , * lo allora attendeva (della «Certosa di Parma», mi pa- l re) T la meti:coiosita che poneva a ogni ra sua °pera- Scrupolosa in tut-« to oltre ogni eccesso, era tor-ai- _ . . ? , , ,„ montata dal demone dell esat-no tezza quando 8criv€va Al. l'Amica che un giorno dolce-Ì -*» k °™a, per il tio- tol° di un « elzeviro » appena ha comparso: Michelangelo, r-he a ;i nrim. „„„ i. _._„„. I, ne " nonie non le Pareva troP' m- P° adatto per un gatto quae- l'era il soggetto del racconto,5iri8pose un poco desolata e unri- poco anche risentita: «Ma se e i si chiamava così!...». Perchè3: M»^» « chiamava il to gatto da lei descritto. E così ne, rimase contrariata, addolora e ,„ „„„„; „,. _j„ j.n no ta °iuasl> quando dalla per in 6ona incaricata di assumere mi api :>sita informazione presso V » i • j i-i a- • - — la direzione deli ufficio giar [dilli del municipio di Mila

Persone citate: Ada Negri, Paolo Buzzi, Tacito